Posso riabilitare questa parola così bistrattata che è lo SPORT?
Lo Sport è l'insieme di quelle attività, fisiche e mentali, compiute al fine di migliorare e mantenere in buona condizione l'intero apparato psico-fisico umano e di intrattenere chi le pratica o chi ne è spettatore.
Lo sport può essere praticato singolarmente o in gruppo (sport di squadra), senza fini competitivi oppure gareggiando contro altri sportivi. In quest'ultimo caso si parla di agonismo sportivo.
Fonte: ovunque.
Come si legge soprattutto nelle parti grassettate, i fini di un'arte marziale non sono dissimili.
Vi prego, basta contrapporre la nobiltà delle arti marziali allo sport come mera commercializzazione e ossessione per le medaglie
Basta anche confondere agonismo e sport.
Lo sport è bellissimo e intriso di alti valori: cura del corpo, sacrificio, collaborazione, dedizione...
Mi permetto di quotare questo bel post di Ryujin perché è incontestabile.
Nel 2012 (e forse non è mai successo al di là delle leggende) nessuno va in guerra con le mani nude, quindi facciamo tutti SPORT, inteso come descritto da Ryu.
Dove sta allora la ragione di esistere della distinzione di Arti Marziali da Sport di Combattimento ?
SECONDO ME non è una questione di migliore o peggiore, a solo di approccio. Gli sport motoristici sono uguali agli sport con la palla ? Per certi aspetti sì e per altri ovviamente no. E nessuno sogna di stare a discuterci per giornate, soprattutto nessuno sogna di convertire gli altri alla propria visione.
Forse, per inciso, è proprio questo che scatena le discussioni, il fatto che si senta l'esigenza di convincere gli altri, di illuminarli sulla via del sapere... prendendoli sistematicamente per il culo quando non si adeguano prontamente... cosa che penso tanto fastidiosa quanto illogica per lo svilupparsi di una ragionevole discussione.
Ma torniamo al tema: le Arti Marziali si distinguono, nella mia visione, dai comunemente detti SDC per una questione di approccio. Nelle AM la pratica, come già detto in passato, non si adegua ad un preciso regolamento ma prende in considerazione la più vasta gamma possibile di scontro a mani nude (e talvolta anche con armi da percussione o da taglio). Di conseguenza cambiano pure elementi tattici e strategici dell'impostazione dello scontro: dalla postura, alla distanza, al footwork, al concetto di fondo sulle modalità di affrontare un ipotetico avversario (dove magari si prevede nel caso delle AM anche la possibilità che non sia solo, e quindi questo influisca di gran lunga sull'atteggiamento più opportuno da tenere).
Inoltre una AM, se veramente tradizionale, dovrebbe essere capace di contenere al suo interno le modalità per potersi aggiornare senza perdere i suoi tratti distintivi, di assimilare e di mettere in pratica nuove strategie di combattimento e modalità di allenamento riconducendole però ai suoi principi dinamici e culturali di fondo.
Nello sport questo secondo quanto vedo non accade perché non ce ne è ovviamente la necessità. Semplicemente quando si vogliono sperimentare nuovi ambiti oltre certi limiti, nasce un nuovo sport mentre quello preesistente continua la propria strada specialistica.
Togliendo quindi i maestroni contaballe (mi sembrano ormai piuttosto in via di estinzione a dire il vero), e togliendo le pretese di "mortalità di tecniche segrete" di moderni samurai o ninja o quello che volete, il termine Arti Marziali continua secondo me ad avere tutta la ragione di esistere, e di differenziarsi dagli SDC, senza alcuna pretesa di superiorità (cosa che mi pare di leggere invece dai sostenitori della tesi opposta).
Se volete dire che, essendo il termine sport estremamente vasto e generico (ormai considerano sport pure il poker… vedete un po’ voi… e i tosatori di pecore hanno chiesto l’accesso alle Olimpiadi…), anche le Arti Marziali nel 2012 rientrano in tale macro-categoria, non ho problemi a dichiararmi d’accordo.
E tuttavia in tale ambito occupano di diritto un proprio spazio che le contraddistingue.
Questo ovviamente il mio pensiero, senza voler convertire nessuno ma sereno tanto da non essere convertibile.
D'altronde le gare le ho fatte per anni, mi sono tolto anche delle belle soddisfazioni, e mi alleno sempre con gli agonisti compreso uno appena convocato in Nazionale... quindi mi rendo conto della differenza di impostazione quando scindiamo l'aspetto più strettamente da "SDC" rispetto a quello più propriamente "Marziale".
Tra l'altro le due cose si possono per molti aspetti pure interfacciare, aiutandosi a vicenda nel progresso del praticante.