La differenza fra AM ed SdC mi sembra davvero banale e sono convinto che la maggior parte della discussione sia non solo
ampiamente dettata da bisogni o idee soggettive, ma in molti casi volutamente forzata ai fini di criticare le AMT e in particolare
quella parte delle AMT che si presentano come Marziali e che si dimostrano, a torto o a ragione, inefficaci in quei banchi
di prova utili a dimostrare l'efficacia di una disciplina.
Ecco, la Marzialità è proprio il punto sul quale va indirizzata la nostra attenzione.
Tutte le discipline da combattimento sono marziali o di derivazione marziale: cioè derivano dall'arte di dare la morte.
La capacità di dare la morte è stata affinata, prima delle armi da fuoco, attraverso il miglioramento dell'uso delle armi da taglio
o di percussione. Le armi da taglio hanno una connotazione specificatamente di offesa e ben si adattano a essere usate come
mezzo di offesa e quindi come mezzo principalmente di attacco.
Tutte le discipline orientali tradizionali derivano dall'uso delle armi da taglio o da percussione.
Il wushu tradizionale o, con un altro termine, il Kung Fu è prima di tutto abilità nell'uso delle armi.
Lo studio delle armi è lo studio principale durante le diverse dinastie, sia in cina che in giappone, e sono lo strumento di
offessa allenato e usato in guerra per uccidere. L'abilità (l'Arte), cioè il kung fu, nell'uso di queste armi fanno di queste discipline delle
discipline Marziali.
Il wushu nella sua versione tradizionale, lo shaolin e tutti i derivati, le discipline filippine, vietnamite,quelle tradizionali thailandesi, ecc...
fanno dell'allenamento all'uso delle armi da taglio o di percussione la parte principale della disciplina stessa.
Nella guerra e nelle faide le armi erano il mezzo principale di offesa.
In tutti i casi il contesto socio culturale, filosofico e religioso influenzano come supporto delle discipline marziali o
come formalizzazione delle discpline stesse.
Saltiamo un pò di passaggi e vediamo che la parte della disciplina che allena il combattimento disarmato tenta di trasferire
le qualità acquisite dalle armi alle mani nude e lo fa con marzialità. Questo è un punto fondamentale.
Tutti gli stili "esterni", es. choy lee fut, hung gar, ecc... non solo hanno nel loro bagaglio un ampio studio delle armi, ma
usano movenze tipiche dell'uso delle armi. I movimenti ampi e potenti del choy lee fut sono spesso eseguiti a 2 mani perché di derivazione
dell'uso delle doppie spade.
Saltiamo ancora dei passaggi: la spada per il taiji, la lancia per l'yquan, le sciabole a conna di cervo (o doppie mezze lune) nel bagua.
La marzialità è parte dell'allenamento. Non solo mentale, ma nel tentativo di sostituire l'arma con il corpo.
Il karate con "mano vuota" (non "mano nuda"!!!!) sottolinea che la mano è disarmata. Però non la si protegge con un guantone, ma la si allena
ancora con quello spirito e obiettivo marziale da cui deriva. La mano deve acquisire essa stessa quella forza, durezza che che viene a mancare
con il mancato uso delle armi da taglio.
La stessa marzialità che porta a spezzare mattoni. La stessa marzialità che porta a condizionare il corpo oltre il limite del normale allenamento atletico.
Il corpo deve diventare esso stesso un'arma. Ecco allora tutte quelle prove anche menatali che portano il combattente a farsi spezzare legni e pezzi di ghisa
sul corpo.La differenza fra AM ed SdC mi sembra davvero banale e sono convinto che la maggior parte della discussione sia non solo
ampiamente dettata da bisogni o idee soggettive, ma in molti casi volutamente forzata ai fini di criticare le AMT e in particolare
quella parte delle AMT che si presentano come Marziali e che si dimostrano, a torto o a ragione, inefficaci in quei banchi
di prova utili a dimostrare l'efficacia di una disciplina.
Ecco, la Marzialità è proprio il punto sul quale va indirizzata la nostra attenzione.
Tutte le discipline da combattimento sono marziali o di derivazione marziale: cioè derivano dall'arte di dare la morte.
La capacità di dare la morte è stata affinata, prima delle armi da fuoco, attraverso il miglioramento dell'uso delle armi da taglio
o di percussione. Le armi da taglio hanno una connotazione specificatamente di offesa e ben si adattano a essere usate come
mezzo di offesa e quindi come mezzo principalmente di attacco.
Tutte le discipline orientali tradizionali derivano dall'uso delle armi da taglio o da percussione.
Il wushu tradizionale o, con un altro termine, il Kung Fu è prima di tutto abilità nell'uso delle armi.
Lo studio delle armi è lo studio principale durante le diverse dinastie, sia in cina che in giappone, e sono lo strumento di
offessa allenato e usato in guerra per uccidere. L'abilità (l'Arte), cioè il kung fu, nell'uso di queste armi fanno di queste discipline delle
discipline Marziali.
Il wushu nella sua versione tradizionale, lo shaolin e tutti i derivati, le discipline filippine, vietnamite,quelle tradizionali thailandesi, ecc...
fanno dell'allenamento all'uso delle armi da taglio o di percussione la parte principale della disciplina stessa.
Nella guerra e nelle faide le armi erano il mezzo principale di offesa.
In tutti i casi il contesto socio culturale, filosofico e religioso influenzano come supporto delle discipline marziali o
come formalizzazione delle discpline stesse.
Saltiamo un pò di passaggi e vediamo che la parte della disciplina che allena il combattimento disarmato tenta di trasferire
le qualità acquisite dalle armi alle mani nude e lo fa con marzialità. Questo è un punto fondamentale.
Tutti gli stili "esterni", es. choy lee fut, hung gar, ecc... non solo hanno nel loro bagaglio un ampio studio delle armi, ma
usano movenze tipiche dell'uso delle armi. I movimenti ampi e potenti del choy lee fut sono spesso eseguiti a 2 mani perché di derivazione dell'uso delle doppie spade.
Saltiamo ancora dei passaggi: la spada per il taiji, la lancia per l'yquan, le sciabole a conna di cervo (o doppie mezze lune) nel bagua.
La marzialità è parte dell'allenamento. Non solo mentale, ma nel tentativo di sostituire l'arma con il corpo.
Il karate con "mano vuota" (non "mano nuda"!!!!) sottolinea che la mano è disarmata. Però non la si protegge con un guantone, ma la si allena ancora con quello spirito e obiettivo marziale da cui deriva. La mano deve acquisire essa stessa quella forza, durezza che che viene a mancare con il mancato uso delle armi da taglio.
La stessa marzialità che porta a spezzare mattoni. La stessa marzialità che porta a condizionare il corpo oltre il limite del normale allenamento atletico.
Il corpo deve diventare esso stesso un'arma. Ecco allora tutte quelle prove, anche marzialmente menatali, che portano il combattente a farsi spezzare legni e pezzi di ghisa sul corpo.
Bene, queste arti sono arti marziali. Il pugilato non è un'arte marziale. E' uno sport da combattimento dove l'allenamento è incentrato a un confronto regolamentato e le mani sono protette. Non è marziale, ma è un arte.
L'Arte è il punto in comune, non la marzialità.
L'ho fatta davvero breve. La storia ha già definito e indicato la differenza e non c'è UFC che tenga.
Bene, queste arti sono arti marziali. Il pugilato non è un'arte marziale. E' uno sport da combattimento dove l'allenamento è incentrato a un confronto regolamentato e le mani sono protette. Non è marziale, ma è un arte.
L'Arte è il punto in comune, non la marzialità.
L'ho fatta davvero breve. La storia ha già definito e indicato la differenza, della loro specifica derivazione marziale, dei loro specifici allenamenti alla marzialità. La "letalità" o la "marzialità" con cui una disciplina si approccia al combattimento, prima ancora che col corpo con la testa, fanno la differenza.
E attenzione che non sto facendo una questione di merito. Perché la questione di merito è OT.