Apro questa discussione sia a seguito di alcune richieste che mi son state fatte, sia perché è un argomento che a cicli regolari rientra nelle discussioni. Lo apro qui perché una gran parte del succo del discorso coinvolge la performance atletica e la biomeccanica dei movimenti.
Le domande tipiche a cui dovrebbe rispondere questa discussione sono:
- "ma fare [inserire sport o attività fisica] può migliorare la mia pratica del [arte marziale o sdc o sist. di dp] ?"
- "vorrei migliorare la mia preparazione fisica: fare [inserire sport o attività fisica] serve?"
- "io pratico [arte marziale o sdc o sist. di dp], ma mi piace anche [altra arte marziale o sdc o sist. di dp o sport diverso]: posso farli assieme o entrano in conflitto?"
- "mi hanno consigliato di fare [arte marziale o sdc o sist. di dp] perché si integra bene con [altra arte marziale o sdc o sist. di dp]: è vero?"
Ora, non vorrei fare il solito papiro, ma lasciare che le domande e il topic si sviluppino.
Però ci tenevo a chiarire due concetti:
1) nello sport esistono qualità specifiche e qualità aspecifiche.
Premesso il fatto che va valutato caso per caso per poter rispondere correttamente, in generale è possibile dire che, salvo casi particolari, la pratica (con frequenza sufficiente per essere allenante) di uno sport può dare benefici ai fini della pratica di un altro, per quel che riguarda le capacità aspecifiche.
Potrebbe dare benefici anche a quelle specifiche se i due sport possedessero caratteristiche similari dal punto di vista della tipologia di sforzo fisico prevalente e della biomeccanica dei movimenti. Come potrebbe essere l'opposto.
2) nella preparazione fisica e tecnica degli sport, sembra banale, ma il lavoro è tarato in funzione degli obiettivi.
Questo significa che se voglio mantenermi in forma e la mia pratica marziale prevede 2 allenamenti di 1 ora a settimana, fare altre 2 sedute di nuoto probabilmente, una volta accertato che tale sport non entra in conflitto con l'AM che si pratica (sia come biomeccanica che come sforzi), potranno comunque migliorare il mio tenore fisico generale. A patto di poter ed essere in grado di calibrare le sedute tenendo conto che ora pratico 2 sport, quasi sicuramente non inframezzati da giornate di riposo.
Se però devo preparare un match europeo, e le mie sedute della data AM sono 6 a settimana per 4 ore a settimana, avrà poco senso in generale programmare 3 sessioni di nuoto blando, o fare 1 giornata di spinning, o andare mezza giornata a scalare.
Dico in generale, poiché per atleti top esistono anche programmazioni funzionali a favorire il recupero più rapido tra una sessione dura e un'altra, ma questo presuppone un livello di pratica notevole, per cui probabilmente tale atleta ha un preparatore tecnico e atletico dedicato.
3) oltre un certo limite, per il miglioramento della propria pratica è indispensabile il miglioramento specifico.
Quindi, ne discende che sottrarre tempo al miglioramento del gesto tecnico o della preparazione fisica specifica, per praticare qualcos'altro che probabilmente non si potrà mai praticare con la stessa dedizione con cui si fa il primo, non apporterà benefici ma anzi peggiorerà la pratica del primo.
4) esistono sport che posseggono gesti, sforzi e routine che non entrano in conflitto tra loro. Altri che sono perlopiù "neutri", altri però la cui pratica simultanea può peggiorare sia uno che l'altro.
5) L'approccio e la componente mentale dietro la pratica simultanea di più sport è importantissima, specie se si compete in uno di quegli sport.
Sarebbe molto interessante che chi ha avuto esperienze significative in merito magari intervenisse.
Comunque in un prossimo post vi racconterò le mie.