Re:Dei principi del Taicì nella realtà

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Offline Bingo Bongo

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Re:Dei principi del Taicì nella realtà
« Reply #60 on: November 21, 2011, 22:51:13 pm »
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Una domanda veloce x BingoBongo....ma quella roba li genera capacita' marziale di qualche tipo?
Serve perché devi abituare il tuo corpo a stare fermo se vuoi essere capace di muoverlo (dualismo tao).
Questo se vogliamo dirlo secondo i principi.
In soldoni abitua il tuo corpo a mantenere la posione corretta di anche, caviglie, polsi, spalle, spina dorsale, cervicale ecc...A respirare con l'addome e non con il torace. E tutte queste cose devono poi essere applicate in movimento durante il taijiquan. La postura Zhan Zhuang è la posizione durante la pratica del taijiquan (con tutte le necessarie modifiche perché è evidente che quando tiriamo un calcio non siamo più in zhan zhuang, ma la posizione delle ossa dovrà comunque essere corretta).
La posizione statica restituirà al tuo cervello sensazioni sull'equilibrio, su evantuali sbilanciamenti fra la parte destra e sinistra del tuo corpo. Ti permette di concentrarti sulle sensazioni interne.
Questo fa indirettamente una posizione che allena capacità necessarie alla pratica marziale.
Direttamente con una piccola variazione serve ad allenare nello specifico l'uso dell'energia interna (proprio quella di cui parlano le leggende orientali)  :)
Però di questa ne parlerò più avanti.

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insetto

Re:Dei principi del Taicì nella realtà
« Reply #61 on: November 22, 2011, 01:55:17 am »
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Serve perché devi abituare il tuo corpo a stare fermo se vuoi essere capace di muoverlo (dualismo tao).
Questo se vogliamo dirlo secondo i principi.

Ti do la mia interpretazione del dualismo immobilita' - movimento dei classici.
Nel Shisan Shi Ge (poema delle 13 posture) c'e' un pezzo che dice piu' o meno :

"Nella immobilita' c'e' fermento, nel movimento immobilita'."

In soldoni abitua il tuo corpo a mantenere la posione corretta di anche, caviglie, polsi, spalle, spina dorsale, cervicale ecc...A respirare con l'addome e non con il torace. E tutte queste cose devono poi essere applicate in movimento durante il taijiquan. La postura Zhan Zhuang è la posizione durante la pratica del taijiquan (con tutte le necessarie modifiche perché è evidente che quando tiriamo un calcio non siamo più in zhan zhuang, ma la posizione delle ossa dovrà comunque essere corretta).
La posizione statica restituirà al tuo cervello sensazioni sull'equilibrio, su evantuali sbilanciamenti fra la parte destra e sinistra del tuo corpo. Ti permette di concentrarti sulle sensazioni interne.
Questo fa indirettamente una posizione che allena capacità necessarie alla pratica marziale.

Una sorta di rieducazione posturale con finalita' propriocettive se non capisco male. Il tutto con una respirazione addominale.

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Offline Bingo Bongo

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Re:Dei principi del Taicì nella realtà
« Reply #62 on: November 22, 2011, 10:34:30 am »
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Ti do la mia interpretazione del dualismo immobilita' - movimento dei classici.
Nel Shisan Shi Ge (poema delle 13 posture) c'e' un pezzo che dice piu' o meno :

"Nella immobilita' c'e' fermento, nel movimento immobilita'."
Assolutamente.  :)

Quote
Una sorta di rieducazione posturale con finalita' propriocettive se non capisco male. Il tutto con una respirazione addominale.
L'allenamento della propriocezione è solo un effetto "collaterale" perché non è una posizione qualunque per allenare la propriocezione, ma  è la posizione corretta per allenare la postura (va bene "rieducazione posturale") al taijiquan. Quello che vorrei emergesse è che non c'è bisogno di fare altri esercizi. La potenza di questo esercizio sta nella sua semplicità (anche se all'inizio non è poi così tanto semplice...) come non è semplice nessun tipo di "rieducazione".
In questa posizione, se mantenuta correttamente, si può sentire il corpo agganciato al centro. E' questo il fine, ma è anche l'inizio (ancora dualità e tao  :) )


Aggiungo che in Zhan Zhuang con alcune varianti alle posizione delle braccia è possibile accumulare e indirizzare il Qi (per dirla all'orientale). Nel Qi Qong il fine è questo.


« Last Edit: November 22, 2011, 12:08:59 pm by Bingo Bongo »

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insetto

Re:Dei principi del Taicì nella realtà
« Reply #63 on: November 22, 2011, 13:10:01 pm »
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Aggiungo che in Zhan Zhuang con alcune varianti alle posizione delle braccia è possibile accumulare e indirizzare il Qi (per dirla all'orientale). Nel Qi Qong il fine è questo.

Sei quindi un sostenitore dell'esistenza di un unico Qi, sia che tale termine sia legato al QiGong, taijiquan, shaolin, flora e fauna o la medicina tradizionale cinese.
Corretto?

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Offline Bingo Bongo

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ui
« Reply #64 on: November 22, 2011, 14:29:56 pm »
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Aggiungo che in Zhan Zhuang con alcune varianti alle posizione delle braccia è possibile accumulare e indirizzare il Qi (per dirla all'orientale). Nel Qi Qong il fine è questo.

Sei quindi un sostenitore dell'esistenza di un unico Qi, sia che tale termine sia legato al QiGong, taijiquan, shaolin, flora e fauna o la medicina tradizionale cinese.
Corretto?
Diciamo che l'energia nelle varie discipline trova approfondimenti tali che porta poi a una distinzione e specificazioni ulteriori (come se si parlasse di obiettivi con esperti di fotografia, si aprono dei mondi...).
Personalmente ho una precisa idea di quale sia il Qi che devo allenare per i miei scopi: salute e combattimento. Questa idea è il frutto di una precisa sensazione di questa energia ed è questa sensazione che alleno, accresco e indirizzo.
Da un punto di vista filosofico ritengo che esista un'energia che va al di là di quella che la fisica potrà mai spiegare e questa energia non potrà mai essere spiegata dalla ragione. Però non è il Qi che invece considero un'energia "pratica" e che, come tutte le energie "pratiche", si trasforma e si consuma.
Io sono molto occidentale da questo punto di vista. Voglio toccare con mano e voglio risultati, per quanto riguarda il Qi, che non richiedano 50 anni di allenamenti altrimenti diventa come la pensione che ora che ce l'hai non ti serve più.
Quindi considero il Qi un'energia come quella prodotta dalle calorie, ecc...semplicemente non si conoscono, per ora, degli strumenti di misurazione obiettivi.
Nel Qi Qong, per come lo pratico io, accumulo e indirizzo questa energia "pratica"