Break Even Point

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Break Even Point
« on: November 15, 2011, 18:53:05 pm »
+4
Il "Punto di Pareggio",  il momento di sblocco, quando inizi a menare.



Apro questa discussione, su richiesta, per spiegare in maniera spannometrica questo piccolo concetto della pratica.
Faremo un esempio con la lotta ma vale il medesimo per qualsiasi disciplina,non solo marziale.



La prima volta che ci troviamo a lottare andiamo ad istinto,mettendoci tutta la foga e la forza di cui disponiamo e diciamo che "batterci richiede un grado di difficolta' 20"

Successivamente iniziamo a studiare una disciplina, iniziamo ad imparare come mettere il corpo,cosa fare,cosa sta facendo l'altro,come usare i movimenti e il peso, timing e tecnica.

Sappiamo un sacco di cose in piu' rispetto a prima, ma quando arriviamo allo sparring....ecco che il nostro "grado di difficolta'" e' sceso a un misero 5; siamo addirittura piu' scarsi di prima!

Come e' possibile?

Siccome abbiamo un sacco di nuove informazioni ora il numero di fattori da tenere sotto controllo e' aumentato a dismisura, ci preoccupiamo di come siamo messi,di cosa sta facendo l'avversario, pensiamo a cosa fare,cerchiamo di ricordarci quella mossa o quell'altra...e bam! abbiamo perso.
All'inizio andavamo col pilota automatico ora dobbiamo occuparci di tutto e questo ci rende piu' lenti e imprecisi.


Sulle prime puo' essere scoraggiante, ma piano piano riusciamo a controllare maggiormente tutte le cose, i movimenti diventano piu' accurati ed automatici e la nostra abilita' lentamente cresce.


Fino al giorno in cui il nostro "grado di difficolta'" arriva a 21.

Di per se' non e' rilevante come numero, e' solo una cifra che stava crescendo ed e' destinata a crescere ancora.


Ma qui assistiamo a un bel fenomeno.
Di colpo inizi a battere con costanza gli amici con cui ti allenavi e che non hanno praticato tale disciplina.
A batterli sempre.
E,da quel giorno, non potra' che migliorare.

Ecco quello e' il Break Even  ;)
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Re:Break Even Point
« Reply #1 on: November 15, 2011, 18:54:43 pm »
0
Direi che mi sono fermato al 5. :'(
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
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Offline Rangio

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Re:Break Even Point
« Reply #2 on: November 15, 2011, 19:25:09 pm »
+1
"Prima che affrontassi lo studio di un'arte marziale per me un pugno era solo un pugno e un calcio era solo un calcio. Dopo aver iniziato a praticarla un pugno non era più soltanto un pugno e un calcio non era più soltanto un calcio. Ora che la conosco un pugno è solo un pugno e un calcio è solo un calcio"

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Offline Bingo Bongo

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Re:Break Even Point
« Reply #3 on: November 15, 2011, 21:20:12 pm »
0
Questo è un topic che mi piace! Finalmente un pò di pratica  :)

Quali possono essere le routine di allenamento o specifici allenamenti per ridurrre il tempo per raggiungere il Break Even?
Ci sono praticanti di AM (e non nascondiamocelo soprattutto tradizionali) che dopo 2 anni di pratica il livello 20 (diciamo quello che avevano prima di iniziare) non l'hanno ancora raggiunto.
Non voglio risposte tipo: una volta si allenavano 8 ore al giorno e quindi rendere automatiche le risposte alle innumerevoli variabili che avevano in testa, iniziando un allenamento marziale, era più facile.
Fra MT è Karate c'è un comun denominatore che è il corpo. Voglio sapere nel 2011 come si può fare per ridurre il gap. Io penso che il nostro obiettivo per ridurre il gap deve essere il corpo e non la tecnica.

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Offline Pallozoid

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Re:Break Even Point
« Reply #4 on: November 15, 2011, 21:51:32 pm »
0
Grazie Mad.
E' un argomento che mi sta a cuore. A me è successo in concomitanza con l'abbandono di ciò che facevo.Col primo karate,ad un certo punto,mi sono accorto che avevo metabolizzato,e abbandonai perchè non era quello che volevo. Idem,col tkd.
Quando questo "b.e.p." avviene? Dobbiamo parlarne in termini di anni? Numeri? Quantità?


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Offline Rangio

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Re:Break Even Point
« Reply #5 on: November 15, 2011, 22:06:28 pm »
+2
-Scremare all'indispensabile e tanta pratica. Come? Alla nausea automatizzando il corpo e liberandolo dal pensiero di ciò che si fa facendolo e basta.

- Però così si arriva alla pratica mnemonica dove ad un attacco corrisponde una difesa... e se l'attacco non è come ce lo aspettiamo?, se l'avversario è più di uno, se siamo in un vicolo piuttosto che in uno spazio aperto, etc.?

- Beh certo bisogna essere pronti ad ogni situazione e ampliare gli scenari possibili allenando le variabili più probabili..

- Ma allora scusa si deve studiare l'arte in toto, altro che scremare.

- Bisogna vedere che obietivo hai: se vuoi che il tuo grado di difesa sia 100 ti alleni per il 100, se ti accontenti di 10 impari quelle due o tre cose e stop.

- Sì, ma come?

- E che ne so, mica sono un istruttore, io...

- Io non voglio farmi trovare con le braghe calate, non mi interessa il discorso di 100 o 10.

- Cioè?

- Cioè pratico perchè mi piace e riscontro in quello che alleno una buona utilità nella difesa personale.

- Ah, tu vuoi imparare a difenderti sempre, comunque e ovunque?

- Sarebbe auspicabile, quindi?

- Chiuditi in casa e attento agli spigoli vivi..

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Offline Bingo Bongo

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Re:Break Even Point
« Reply #6 on: November 15, 2011, 22:27:43 pm »
0
-Scremare all'indispensabile e tanta pratica. Come? Alla nausea automatizzando il corpo e liberandolo dal pensiero di ciò che si fa facendolo e basta.

- Però così si arriva alla pratica mnemonica dove ad un attacco corrisponde una difesa... e se l'attacco non è come ce lo aspettiamo?, se l'avversario è più di uno, se siamo in un vicolo piuttosto che in uno spazio aperto, etc.?

- Beh certo bisogna essere pronti ad ogni situazione e ampliare gli scenari possibili allenando le variabili più probabili..

- Ma allora scusa si deve studiare l'arte in toto, altro che scremare.

- Bisogna vedere che obietivo hai: se vuoi che il tuo grado di difesa sia 100 ti alleni per il 100, se ti accontenti di 10 impari quelle due o tre cose e stop.

- Sì, ma come?

- E che ne so, mica sono un istruttore, io...

- Io non voglio farmi trovare con le braghe calate, non mi interessa il discorso di 100 o 10.

- Cioè?

- Cioè pratico perchè mi piace e riscontro in quello che alleno una buona utilità nella difesa personale.

- Ah, tu vuoi imparare a difenderti sempre, comunque e ovunque?

- Sarebbe auspicabile, quindi?

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La tua schizofrenia lascia intravedere spazi di lucidità :)
Il tuo post ha degli aspetti seri come è serio il topic soprattutto vista la "fuga" di praticanti di stili tradizionali (frustati e delusi) verso gli SDC (e scusate se dopo 23 pagine di post del topic di Dorje uso ancora la distinzione  :) ).
Forse dobbiamo cambiare la prospettiva e chiderci se invece delle troppe veriabili che aumentano il gap non dovremmo chiderci che cosa stiamo togliendo a un nuovo praticante quando entra in palestra per praticare un'AM?
Forse non sono le variabili aggiunte, ma quelle tolte che aumentano il gap. L'istinto? l'intenzione? La volontà? la fantasia? la rabbia? Faccio degli esempi perché sto provando a capire da tempo e sto cercando da tempo soluzioni perché l'argomento non vale solo per i novizi vale per tutti. Vale per quelli che hanno come prospettiva per ritenersi dei combattenti dai 20 ai 30 anni di pratica.
Io sono convinto che una soluzione ci sia  :)

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Break Even Point
« Reply #7 on: November 16, 2011, 01:12:38 am »
0
Il break even per me e' molto soggettivo,pero' il modo migliore per raggiungerlo e' molto semplice:

Mettersi alla prova ogni volta che si presenta l'occasione.



E non parlo solo di arti marziali  :)
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Offline Rangio

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Re:Break Even Point
« Reply #8 on: November 16, 2011, 09:43:04 am »
+4
Anni fa si aprì una discussione simile in palestra.
A dispetto del se lui fa questo tu allora fai questo, l'istruttore provò sulla nostra pelle il fatto che sembra che tutto funzioni quando a fare sparring si sfidino due praticanti con lo stesso background marziale, che usano le medesime tecniche codificate, che sanno portare gli attacchi e gli angoli puliti allo stesso modo etc.
Mettendoci davanti a qualcuno che arrivava per la prima volta e che colpiva (più che altro smanazzava) ad minchiam portando calci a raglio, angoli di attacco "sporchi" etc., alcuni erano preparati ad essere attaccati da qualcuno senza tecnica che semplicemente faceva ciò che l'istinto gli diceva, altri si trovarono in seria difficoltà: "ma cazzo non vale, che razza di pugno era quello!!"

Così caddero molte certezze e si comprese meglio perché quando arrivava un nuovo praticante non veniva "smontato", ma si adattava la tecnica al suo modo di combattere istintivo... va da sé che alcune cose andavano ovviamente correte (postura, footwork, difesa da….., etc.) ma la sostanza era non sprogrammare l'istinto, bensì integrarlo.

Rimane che alla domanda di Mad non ho una risposta, sarebbe facile liquidarla con un "non lo so come succede ma se ti sbatti e ti confronti ogni volta prima o poi succede", ma lo spirito del 3D impone una riflessione più profonda entrando nel merito.

Seguo con grande interesse.
« Last Edit: November 16, 2011, 09:45:02 am by Rangio UbuntuSelfDefense »
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Re:Break Even Point
« Reply #9 on: November 16, 2011, 17:22:25 pm »
+1
non sprogrammare l'istinto, bensì integrarlo.
Esatto. Se sostituiamo l'istinto "costringendo" l'allievo a premeditare la tecnica ci sarà un periodo più o meno lungo entro il quale non avrà il vantaggio né dell'istinto né della tecnica.
Non solo, ma in molti casi l'esperienza illuderà il praticante che il gap sia colmato fino a quando non si troverà di fronte a un problema nei confronti del quale non abbia una soluzione già provata.
Ora, come fare a evitare che l'allievo perda questa capacità? Per quanto mi riguarda evitando di creare "diversità" fra ciò che fa per istinto e ciò che farà per tecnica. Deve capire di avere un corpo non attraverso la tecnica, ma a prescindere da essa. Deve saper esprimere energia senza uno schema predefinito. Lo stile deve essere l'esplicazione dei principi attraverso l'intenzione.
Mi rendo conto che da un punto di vista pratico la frase precedente è un po criptica, ma se invece dei principi farò allenare la tecnica quest'ultima diventerà essa stessa il principio ed è molto pericoloso. Ed è il gap. Questo vale per sempre. Per tutto il periodo di pratica della nostra vita, secondo me.



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Joker

Re:Break Even Point
« Reply #10 on: November 16, 2011, 17:27:42 pm »
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seguo con interesse[1]  :)
 1.  ovviamente sono fermo al 5, ma non lo dico affatto per modestia

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Offline beppegg

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Re:Break Even Point
« Reply #11 on: November 16, 2011, 17:32:02 pm »
0
Thread interessante!
Dio c'è, ma non sei tu: Rilassati!!!!

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Offline Ebony Girls Lover

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Re:Break Even Point
« Reply #12 on: November 17, 2011, 06:40:06 am »
0
Seguo con interesse.
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre

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Re:Break Even Point
« Reply #13 on: November 24, 2011, 03:16:37 am »
0
Grazie Mad.
E' un argomento che mi sta a cuore. A me è successo in concomitanza con l'abbandono di ciò che facevo.Col primo karate,ad un certo punto,mi sono accorto che avevo metabolizzato,e abbandonai perchè non era quello che volevo. Idem,col tkd.
Quando questo "b.e.p." avviene? Dobbiamo parlarne in termini di anni? Numeri? Quantità?

il mio coach di pallacanestro ( con diploma isef ) diceva che per formare un giocatore che facesse le cose che dice mad trasposte nello sport ci volevano più o meno 5 anni  proprio per dare la cervello e al corpo il tempo di metabolizzare gli insegnamenti

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Break Even Point
« Reply #14 on: November 24, 2011, 17:28:33 pm »
0
Grazie Mad.
E' un argomento che mi sta a cuore. A me è successo in concomitanza con l'abbandono di ciò che facevo.Col primo karate,ad un certo punto,mi sono accorto che avevo metabolizzato,e abbandonai perchè non era quello che volevo. Idem,col tkd.
Quando questo "b.e.p." avviene? Dobbiamo parlarne in termini di anni? Numeri? Quantità?

il mio coach di pallacanestro ( con diploma isef ) diceva che per formare un giocatore che facesse le cose che dice mad trasposte nello sport ci volevano più o meno 5 anni  proprio per dare la cervello e al corpo il tempo di metabolizzare gli insegnamenti


Io nella thai ho visto e vedo coi ragazzini i primi risultati concreti tra i 6 mesi e l'anno.

Se hanno gia' fatto am anche drammaticamente meno.

poi chiaro che il percorso e' lunghissimo,e ci sono ancora un miliardo di cose da sistemare, ma non parliamo della metabolizzazione perfetta ma solo del punto di svolta  :)
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se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti