Vabbé non quoto i vari punti che sono troppi
alloooora: partendo dal presupposto che è una posizione da noi praticata "poco", nel senso che la si usa nella forma (una volta a settimana? forse di meno) e nei primi 10 giorni di chi sao
[1] , che io sappia l'unica cosa universamente riconosciuta come dannosa è proprio lo spingere il bacino avanti, ma di quello abbiamo già detto.
Tuttavia, sbaglierò io, ma quando la assumo non mi pare di spostare il bacino avanti, e se ci provo, sono libero di ondeggiarlo -> l'anca non è bloccata in una data posizione.
A questo ci sono stato piuttosto attento, visto che la mia colonna vertebrale è sempre stata piuttosto rovinata
per quanto riguarda le gambe, in quella posizione la cosa da "allenare" è l'abitudine a spingere le ginocchia l'una verso l'altra, o meglio a tenere una certa tensione, come se ci fosse una calamita che attira le ginocchia tra loro, né troppo forte né troppo debole.
Questa abitudine ha ricaduta diretta sul combattimento. Lasciando perdere il resto,
uno dei principi
tattici del wing chun è il famoso cuneo/piramide/cono/comeLoSiVuolChiamare. Ovvero: le "strutture" disegnate dalle tecniche del praticante devono creare una forme cuneiforme, con lo scopo di "penetrare" la struttura difensiva avversaria e colpirlo all'interno. Sono strutture "penetrative" che accompagnano le strutture avversarie verso l'esterno mentre mantengono le nostre "armi" puntate sul bersaglio. Questo vale sia per le braccia che per le gambe, che devono comporre a loro volta un cuneo.
Essenziale per quest'ultimo punto è che le ginocchia stiano vicine, perché se non lo sono, il cuneo l'abbiamo capovolto, ovvero "entra nella nostra struttura" invece di penetrare quella avversaria:D
E' chiaro che tale struttura, o ti abitui a crearla e mantenerla in maniera inconscia, oppure nella concitazione del combattimento la perderai, e se perdi uno degli elementi tattici anche gli altri funzioneranno in maniera quantomento dubbia.
Adesso: nei movimenti della forma, sia la prima che la seconda (quelle che conosco) l'idea del cuneo è evidente in tutti i movimenti di braccia. Ma come addestrare la stessa
abitudine per le gambe, perlomeno in quei passaggi "statici"? Occorre addestrare le gambe a "stare vicine", quindi quella tensione tra le ginocchia di cui parlavo precedentemente.
se sto in piedi "dritto", e spingo le ginocchia l'una verso l'altra mantenendo la posizione "naturale", quindi con una forza applicata a 90° rispetto all'articolazione, a me personalmente le ginocchia fanno male. Fa molto meno male
[2] se accompagno la direzione della forza ruotando
le gambe[3] verso l'interno, in modo che la direzione della spinta sia più a favore di articolazione.
L'aspetto a "mamma mia gli hanno appena dato un calcio ai gioielli di famiglia" è, secondo me, soltanto un effetto collaterale.