Da un'altra discussione in cui si parlava di categorizzazioni tra AM e SDC si è iniziato a parlare anche di come misurare la marzialità..
risposta breve causa poco tempo.
In un paio di post precedenti ho accennato ad una scala da 0 a 10 per le discipline, dove 0 è am pura e 10 sdc puro; ovviamente 5 è una disciplina che sta a metà. Stilo una rapida lista che è opinione personalissima
0: stili interni cinesi, Daito-ryu aikijujutsu e scuole antiche marziali giapponesi, kenjutsu, sumo
1: karate di Okinawa, Krabi krabong, scherma tradizionale, kendo, iaido, stili viet, kalari
2: karate giapponese tradizionale (shotokan, shito, goju giapponese), jujitsu moderno, Silat, Kali, judo fatto tradizionale, stili esterni cinesi (senza sanda), taekwondo alla itf (si può fare pure wtf alla itf), hapkido, aikido
3: shuai jiao, pukulan, ninjutsu (bah, credo...), 1% del wing chun, capoeira d'Angola (la brasiliana non è nulla)
4: pankration, archeologia sperimentale, taekwondo alla wtf
5: kyokushin (se con kata)
6: muay thai, judo sportivo, bjj, jissen karate
7: daido kudo, sanda
8: scherma moderna, MMA
9: kickboxing "vecchia" (ex full contact karate)
10: boxe, lotta Olimpica, grappling, K1
Io ho un serissimo problema di definizione:
abbiamo il termine arte marziale.
Arte Attività dell'uomo basata sul possesso di una tecnica, su un sapere acquisito sia teoricamente che attraverso l'esperienza; in tal senso, coincide anche con un mestiere che richieda un'abilità specifica
Marziale che riguarda la guerra stessa
Quindi abbiamo in questo senso una definizione che implica una pratica ( ma proprio nel senso di pratica ) e che sia legata strettamente alla marzialità. Marzialità che implica razionalità, efficacia e massimo risultato con il minimo sforzo.
Detto questo, prendendo i detti punti :
- conservazione storica
Secondo la definizione data, è possibile ritenere come "sensatamente consservabile" qualunque retaggio che non sia piu attuale in termini culturali-di metodica di lavoro in quanto superati con gli anni/i secoli ?
Se invece parliamo solo di conservaziuone di rituali in quanto tali, ogni am ha un modo di salutarsi diverso ma ciò non implica altre distinzioni e siamo proprio sul folcloristico..
- visione del mondo
Come sopra.
Oltretutto, a parte eventuali retaggi cultural-religiosi particolari, quante perosne associano la propria pratica ad una commistione seria, consapevole e profonda di tali aspetti ?
- obiettivi della pratica
Se parliamo di marzialità è un conto, benessere fisico è un altro, ma praticare balletto è altra cosa. Chi ha orecchie per intendere..
- occhio nero
Non si scappa, niente sparring di alcun tipo = poca marzialità e molto balletto.
Per piacere non cominciamo con le eccezioni, i se ed i ma. Definizione generale.
- quanto la pratica è influenza da un regolamento
Qui credo che considerando una pratica svolta con l' ausilio di cervello si possan fare molti distinguo.
Io mi alleno con un regolamento ma non ho problemi a fare cose completamente diverse.
Ergo, secondo me con certe distinzioni, sofismi a parte, ci si quaglia poco.