Non è solo l'autoreferenzialità, che comunque è dilagante.
E' anche il fatto, secondo me, che gli allievi cerchino sempre di eleggere il loro mentore a qualcosa sempre di più degli altri. La corsa al titolo per suddittanza probabilmente. Qualcosa tipo "il mio non è
solo un sensei, ma qualcosa di più".
Quindi ci sarà sempre il pirlotto che avrà l'idea di appellarsi al maestro con una carica più altisonante (che il buon maestro non avrà mai preteso), e naturalmente gli altri, per non essere da meno e nel timore di non essere abbastanza rispettosi, seguono, in una spirale viziosa.
Invece, diavolo, secondo me chi si vede riconosciuto come "colui che viene prima", ha già un importantissima carica di massimo prestigio, è colui che si prende carico di formare delle persone, un
magister[1]. Non c'è nulla che possa essere al di sopra.
Il sensei stesso, quando si appellerà ad un suo superiore, lo chiamerà a sua volta sensei, ed è già sufficiente ad indicare la grandezza del secondo anche tra gli altri.
Sarà un caso, ma anche nel film Kuro Obi, Giryu, Takuan e quello sfigato chiamano il maestro semplicemente
sensei. Anche in uno degli espisodi di Karate Kid, i giapponesi vicini di casa che chiamano l'aiuto del vecchietto non ricordo per cosa, si appellano a lui con Miyagi sensei.
Io ancora mi imbarazzo e mi incazzo quando mi chiamano inavvertitamente maestro........
Non ne vedo il motivo... Tu sei la persona che organizza il corso, il responsabile che gestisce le lezioni, il referente che siede di fronte alla classe, colui del quale si fidano e a cui chiedono quando non sanno. Non importa se ritieni che ci siano persone più in gamba di te, in quel momento alla Funakoshi sei tu che ti prendi cura dei tuoi allievi, non Fugazza, Naito o Shirai, dunque più di chiunque altro sei il loro
sensei ehm..
Purtroppo è un fenomeno trasversale, che tocca addirittura l'Okinawa Karate, e naturalmente arriva fino alle scuole giapponesi.
Ovviamente io non sono nessuno per dire a questo o quel gruppo come devono comportarsi, ma tengo a sottolineare l'importanza troppo sottovalutata del termine sensei, ingiustamente inflazionatosi.