La traccia indelebile

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Offline Andy

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Re:La traccia indelebile
« Reply #30 on: November 26, 2011, 17:08:46 pm »
+2
io sono molto ma molto più bello  :thsit:

sei geloso? vuoi considerazione? hai un vuoto affettivo?
mia cugina risolve con lo shopping sfrenato, prova anche tu. :P
Si prevedono graffianti battute di Iommi su come potrebbe lui risolvere il suo vuoto riempiendo contemporaneamente quello di tua cugina.  XD

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Offline Paguro49

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Re:La traccia indelebile
« Reply #31 on: November 26, 2011, 18:21:21 pm »
+1
Una cosa che mi piace scoprire spesso, tanto in me stesso quanto in altri, è che l'essere "blasfemi" del Karate, spesso si traduce solo nell'essere, a mio modo di intendere le AM, più tradizionali ancora.
Capita sovente che gli scambi, altro non siano che studio dei fondamnetali, magari applicati secondo differenti principi, ma pur sempre di fondamentali nella forma più ortodossa, penso al Mae Geri dell'ultima volta, piuttosto che al modo di far discendere certi gesti dalla spada.
La coasa in cui pesa la differenza, è nel fatto di praticare quel gesto, dopo averlo indagato, combattuto, sviscerato, messo in dubbio e....capito!
Cosa differente dall'assunzione per partito preso che inevitanbilmente porta a una lunga catena di copie delle copie, sempre meno conformi all'originale.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Offline Saburo Sakai

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Re:La traccia indelebile
« Reply #32 on: November 26, 2011, 19:49:02 pm »
+1
"Prima credevo che la colpa fosse sempre mia,che se le cose non funzionavano era perche' non mi allenavo abbastanza.

Poi ho avuto il coraggio di guardare in faccia la realta', di smettere di idoltrare lo stile e il maestro come se praticare un dato stile mi "facesse esse parte di esso" (e brillare di luce riflessa).
Ho avuto il coraggio di ammettere l'errore,di aver creduto alle cazzate e di averle difese.
Per troppo mi ero rifiutato di vedere,cercando una diversa spiegazione, opponendo alle esperienze altrui un "eh ma e' diverso da me! " , "bisognerebbe vedere cosa e come hai praticato..." e altre sullo stesso tono.

Allora mi sono chiesto, cambiando disciplina continuerei a non ottenere risultati,visto che sono io a sbagliare?

Basta fare la prova!

E a quanto pare non ero io!
"





Capisci dove voglio andare a parare saburo?  ;)


Sei tu il primo a portare trollaggi e certezze in un 3D, qui stavano pacificamente parlando altre persone delle loro esperienze  e speranze del karate e tu sei arrivato a insunare che "sono stati stupidi perche' bastava guardare/praticare piu' attentamente e avrebbero capito".


Tu chiagni e fotti  ;)

Purtroppo mi rendo conto del fatto che non riesco a spiegarmi o non c'è interesse a capirmi.

Io non ho mai idolatrato niente e nessuno, e non lo troverai in nessun mio messaggio.

Sono solo uno che ama approfondire, ma non scappa di fronte alle difficoltà.  :D

Fuggire e dare la colpa dei miei insuccessi "agli altri", "al destino", e cercare soluzioni più immediate o alla moda non è nella mia indole, né nel Karate né tantomeno nella vita.

Posso benissimo cambiare idea e dire che una cosa fa schifo e non c'avevo capito niente, ma prima voglio essere certo di non aver lasciato nulla di intentato.

Per me "assaggiare" dieci discipline da dopolavorista e non saperne fare bene nemmeno una non è segno di apertura mentale, né una base concreta che dia l'esperienza necessaria per poter valutare seriamente.
Io preferisco piuttosto farne una sola, ma farla bene.  ;)

Io non accuso NESSUNO di essere "stupido", sia chiaro e non lo voglio ripetere.  :nono:

Semmai certi giudizi dal mio punto di vista sono soltanto molto superficiali quando non sono supportati da una pratica seria e prolungata.

Leggo invece con molto interesse e rispetto le considerazioni, anche critiche, di chi dimostra di avere esperienza profonda della pratica, ma in altri casi non posso dire altrettanto.

P.S.

Un'altra cosa vorrei fosse CHIARA... se ero qui a trollare, non dicevo certe cose e non approfondivo certi aspetti, quindi pregasi valutare i contenuti al di là delle simpatie personali, anche quando queste risultano evidenti.

Grazie.
« Last Edit: November 28, 2011, 11:28:08 am by saburo sakai »
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline Dipper

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Re:La traccia indelebile
« Reply #33 on: November 26, 2011, 20:15:04 pm »
+1
Un appoggio a Saburo perchè al di la' di ogni considerazione tecnica, credo che la costanza sia una bella virtù, come dice anche la mia firma.
Mi aspetto che si colga l'invito e si spersonalizzi la discussione :=)
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Offline DJ scanner

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Re:La traccia indelebile
« Reply #34 on: November 26, 2011, 20:40:51 pm »
0
io sono molto ma molto più bello  :thsit:

sei geloso? vuoi considerazione? hai un vuoto affettivo?
mia cugina risolve con lo shopping sfrenato, prova anche tu. :P
Si prevedono graffianti battute di Iommi su come potrebbe lui risolvere il suo vuoto riempiendo contemporaneamente quello di tua cugina.  XD
MAGARI, mia cugina gira con certi debosciati :'(
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Offline Davide.c

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Re:La traccia indelebile
« Reply #35 on: November 26, 2011, 20:54:29 pm »
0
Una cosa che mi piace scoprire spesso, tanto in me stesso quanto in altri, è che l'essere "blasfemi" del Karate, spesso si traduce solo nell'essere, a mio modo di intendere le AM, più tradizionali ancora.

Concordo, e anche quando non si è più "tradizionali" della media almeno ci si comporta da persone normali, cosa che molti karateka (almeno messo il gi) sembrano davvero scordarsi :D :D :D :D
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"Strength is born in the deep silence of long-suffering hearts; not amid joy." - Sir Arthur Helps

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Offline Dipper

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Re:La traccia indelebile
« Reply #36 on: November 26, 2011, 21:38:09 pm »
+1
Una cosa che mi piace scoprire spesso, tanto in me stesso quanto in altri, è che l'essere "blasfemi" del Karate, spesso si traduce solo nell'essere, a mio modo di intendere le AM, più tradizionali ancora.
Capita sovente che gli scambi, altro non siano che studio dei fondamnetali, magari applicati secondo differenti principi, ma pur sempre di fondamentali nella forma più ortodossa, penso al Mae Geri dell'ultima volta, piuttosto che al modo di far discendere certi gesti dalla spada.
La coasa in cui pesa la differenza, è nel fatto di praticare quel gesto, dopo averlo indagato, combattuto, sviscerato, messo in dubbio e....capito!
Cosa differente dall'assunzione per partito preso che inevitanbilmente porta a una lunga catena di copie delle copie, sempre meno conformi all'originale.
Mi scuso se non riprendo i post in ordine cronologico, a volte col cell è difficile XD
Quoto tutto, ed è questo il modo che io ritengo più tradizionale in assoluto. La differenza tra il ripetere a pappagallo e ripetere consapevolmente di cui parlavo in un altro topic :thsit:
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