Ryujin, ho una situazione simile anch'io da un bel po' di mesi ormai!
Per fortuna dal canto mio non ho avuto infortuni fisici. Per quelli posso solo dirti di rimetterti in sesto e cercare di non forzare troppo i tempi per evitare ricadute. Un mio amico non si aveva riguardato dagli sforzi a sufficienza un ginocchio, gli è uscita la rotula dalla sede, aggravando ancora la situazione.
In campo marziale ritengo i periodi di crisi, dati dall'impossibilità di allenarsi regolarmente per vicissitudini personali, l'unico ambito in cui mi sento davvero un esperto!
Oltre a una pausa breve di 6 mesi da teenager che prendo con poca considerazione (mi ero stufato di una disciplina e ho poi ricominciato con un'altra), ne ho sulla groppa almeno altre tre (nella più lunga parliamo di almeno 5 anni di inattività).
Il logoramento psicofisico penso di conoscerlo piuttosto bene:
- oltre al fatto di essere pigro di mio, presumo tu ti riferisca allo scazzo apatico per allenarti o andare a lezione con l'eventuale calcolo economico (quando non andavo regolarmente per le lezioni collettive l'amico che insegna non ha mai accettato nulla da me ma comunque dovevo farmi 120 km in macchina, a seconda delle diverse sedi 30-50 km circa di provinciale + 90-70 di autostrada oppure essere più o meno in zona per altro e trovare il modo di riuscire ad andare comunque a un allenamento: tanti giri per un paio d'ore di allenamento saltuario e di conseguenza poco produttivo);
- poi c'è la frustrazione di rendersi conto di non migliorare se non addirittura di vedersi peggiorare da una volta all'altra per mancanza di regolarità con un compagno, magari dall'esterno lo notano meno ma ti senti comunque imballato, sai quel che devi fare ma da un lato il collegamento mente-corpo non è reattivo oppure ti senti proprio in ritardo col corpo, oppure per difesa inconscia dell'autostima è più difficile accorgersene ma il cervello diventa più lento a elaborare le percezioni, in pratica hai difficoltà a fare anche cose semplici che prima facevi a occhi chiusi, un attacco che con regolarità riuscivi addirittura ad anticipare ti ritrovi a evitarlo d'emergenza o lo subisci.
Più stai fermo e cominci a pensare, più la carogna sulla schiena cresce e pesa!
Come si affronta?
A muso duro! Non hai voglia ma lo fai lo stesso! Hai paura e pensi di aver poche possibilità di farcela? Te ne freghi e combatti il “mostro”! Hai paura di cadere? Pazienza, se cadi ti rialzerai perchè devi tenere botta e la terrai!
Per quanto contagiato dalla “malattia” delle am e dal sentire proprio la mancanza psicofisica del gioco combattivo, le difficoltà legate all'hobby marziale non mi intimorisce. E' una battaglia semplice!
La guerra a lungo termine e senza esclusione di colpi, spesso più subdola, con i lupi vestiti da pecore che ci girano intorno è quella su tutto il resto, per la qualità della vita. L'incertezza è data dalla probabilità che qualche bastonata possa arrivare quando meno te l'aspetti e senza che ci puoi fare molto perchè alcuni fattori dipendono in minima parte da noi stessi.
Più che nascere con la camicia, come faceva cenno una canzone, per la vita servirebbero le istruzioni per l'uso!