La paura?
Di paura me ne intedo. L'ho provata e l'ho fatta provare; l'ho vista nella mie mani e nelle mani e negli occhi degli altri.
Mi dicevano che era una cosa buona perché la paura permetteva di valutare bene una situazione di
pericolo nel combattimento. Mi diceveno che la troppa sicurezza fa sottovalutare il contesto, la stiutazione e le conseguenze. Mi dicevano anche che se la paura era una cosa buona la troppa paura mi avrebbe bloccato, mi avrebbe fatto sopravvalutare la situazione, il contesto e le conseguenze.
Allora cercai il giusto equilibrio che si traduceva sempre in allenamenti estenuanti dove sbavavo letteralmente come un cavallo durante gli sparring perché non mi fermavo fino a quasi lo svenimento.
Mi faceva sentire sicuro di me. Però poi avevo lo stesso paura e allora ancora più allenamenti.
Paura strana la mia perché in quel periodo andare in palestra era un modo per sfogare la mia
rabbia sugli altri in modo legale.
Poi col tempo la rabbia è diminuita, ma la paura è rimasta la stessa e anche quando è dimunita, grazie all'eperienza nelle risse, non sono mai stato capace di capire se fosse la paura che mi avevano insegnato a considerare buona o fosse semplicemente paura e basta.
Mi ricordo le prime volte dove l'instinto di uscirne sano e salvo superava di gran lunga la mia capacità di applicare le tecniche allenate in palestra. Solo quelle che avevo fatto mie venivano fuori in modo corretto e al momento opportuno, ma non mi sentivo sicuro nonostante ogni giorno di allenamento in più mi illudevano di esserlo.
Poi la rabbia era passata del tutto, la sicurezza aumentata e la paura sempre lì pronta a farsi sentire.
Allora ho cominciato a pensare a quella frase tanto cara ai saggi dove si dice "il più grande nemico di te stesso sei tu". Una frase che mi affascinava e che non capivo.
Poi l'ho capita perché la vita restituisce sempre tutto, nel bene e nel male, con gli interessi.
E ho compreso che le Arti Marziali non sono un mese di palestra, un anno o tutta la vita.
Le Arti Marziali sono sempre un giorno solo. Le Arti Marziali sono fare la cosa giusta oggi. Non in palestra, ma nella vita.
Oggi non mi preoccupo più di sentirmi sicuro o della mia paura. Non mi preoccupo più del mio nemico, ma solo di fare oggi la cosa giusta. Adesso non sono più la mia sicurezza e la mia paura a combattere perché non me ne preoccupo più. Entrambe non fanno più parte di me. Non sono più responsabile della mia sicurezza e della mia paura. Sono solo responabile di fare la cosa giusta.
Ho capito perché bisogna accettare di aver già perso. Perché solo in questo modo non è più un problema. Non è più una preoccupazione. Non è più un'utopia da raggiungere, la sicurezza, o un problema da eliminare, la paura.
Oggi mi sento bene con me stesso perché non mi sento più responsabile della mia sicurezza e della mia paura.
Volevo condividere questa gioia con tutti coloro che amano le Arti Marziali e che delle Arti Marziali non possono più fare a meno.