La guardia, secondo me, è un altro terreno fertile per gli equivoci.
La storia della non guardia (o posizione naturale) per gli esperti, non è una cazzata, ma non è legata all'attività ludica o sportiva.
Sto rilassato nella vita, non mi pongo come minaccia, non telefono le mie reali intenzioni al potenziale avversario eccetera.
Ma in palestra, in gara, la questione è diversa, quell'atteggiamento si può anche provare se lo si vuole allenare e testare (a proprio rischio ovviamente) ma il contesto cambia, perchè li, le intenzioni sono chiare e dichiarate, siamo li per combattere e stop, per di più sapendo anche come lo faremo, secondo quali comuni norme.
Quando Funakoshi diceva "la guardia per i principianti e la posizione naturale per gli esperti", dubito pensasse a campionati o agonismo.
Per il resto, la rilassatezza (quindi anche braccia e mani sciolte) è strumento importante per non autolimitare sia il movimento che la reattività, ma parliamo di scontri reali, dove inoltre, la non guardia, è condizione ovvia, salvo per chi cammina in strada con guardia da pugile....fino a che la neuro non interviene ovviamente