Faccio il "vecchiaccio di merda" per un secondo
Una cosa che mi da proprio noia di un certo modo di fare kumite, tipica del Point, è proprio il saltellamento.
Non è assolutamente una posizione contro una certa mobilità o aerobicità, piuttosto è perchè ci vedo una degenerazione.
Quando un certo modo di combattere ha iniziato a prendere piede (io ero li ed è qui che faccio il vecchiaccio) aveva delle motivazioni enormemente più "odierne" e "moderne" di quanto non abbia ora, il tentativo era di inserire più spettacolarità e dinamismo nel Kumite, a favore di un maggior divertimento/coinvolgimento del pubblico.
Inizialmente, dallo stare fermi come rocce, si è iniziato a buttare l'occhio e l'interesse al modo di muoversi dei pugili, Alì era il riferimento principe, insieme a gente come Rey Shugar Leonard.
Quella serie di finte e contro finte, quel non dare punti di riferimento, aveva una logica, un senso tecnico.
Quello che vedo oggi, in realtà non ha più nulla di quelle intenzioni, vedo solo dei tizi che "rimbalzano" come avessero delle molle sotto i piedi.
La cosa mi fa pensare che, oltre al dispendio di fiato, non ci sia molto altro.
A questo punto mi viene naturale pensare che, si sia finito per fare così perchè "si fa così", senza capire o chiedersi, come su troppi altri aspetti, a cosa diavolo serva fare così, come si debba fare per renderlo utile ed efficace, che tipo di lavoro ci sia dietro.
Beh io penso che, l'origine dei saltelli, in realtà fosse già una forma di apertura ad "altro" del Karate, apertura che non si è concretizzata per miopia e ignoranza.