Io credo che si debba dare a cesare quel che è di cesare: leggendo la sezione DP e gli interventi di alcuni (John in primis), ritengo che tanto del lavoro di difesa personale stia in aspetti che nelle AM non sono contemplati (o non hanno grossa importanza), vale a dire cose come la prevenzione, l'analisi di situazioni reali, la presenza di ostacoli allo svilupparsi di un certo tipo di combattimento, la gestione dello stress, le tecniche per evitare il degenerare di una situazione potenzialmente molto pericolosa, etc.
E questo lo dice una persona che per sua stessa ammissione ha sempre detto che non "crede" nella dp (io). E che molto probabilmente dice questo perché (me lo fece notare proprio John quando descrissi tempo fa una situazione che mi capitò) naturalmente è portato a fare un certo tipo di analisi e inconsciamente sapere già più o meno come fare (si spera).
Ma un conto è dire di aver alcune qualità, un conto è una persona che le studia costantemente.
Però ci tenevo a dire un'altra cosa, che mi è capitato di dire anche sabato scorso durante la consueta lezione di jkd (era presente anche Happosai, che può confermare).
Vale a dire l'importanza dello sparring, che è (o dovrebbe) essere un elemento importante dell'arte marziale.
A che serve fare sparring ai fini della dp? In fondo in strada mica ci si affronta tipo duello o ring, no? Mica si combatte per 10 minuti?
E' vero, però lo sparring ha una caratteristica: proprio perché di norma dura un tot di tempo notevolmente più lungo rispetto a uno scontro reale, e vede 2 opponenti che cercano in tutti i modi di prevalere e si ostacolano a vicenda, ricrea una casistica molto ampia di situazioni differenti, alcune delle quali potrebbero capitare, sia per distanza, che per posizione, che per uso dei colpi, che per difficoltà, che per impatti.
Ci mancherebbe, è sempre una simulazione non esaustiva e limitata a 2 persone che si fronteggiano (non ci sono tavolini, muri, persone, impedimenti fisici, anche se sono elementi che comunque si potrebbero simulare), però se suddividiamo idealmente uno sparring di 7-8 minuti in micro-momenti, tanti di questi potrebbero rappresentare una situazione di attacco o difesa che potrebbero capitare.
Di sicuro, aldilà delle caratteristiche intrinseche della mia arte, preferisco questo al praticare e vedere le solite scenette in cui c'è un ipotetico aggressore che parte da lontano, da fermo, con gesti caricatissimi ed eclatanti, con già preconfezionata l'idea di stopparsi e rimanere in balia del contrattacco non appena viene portato.