No no, aspettate!
La guerra non esaurisce i casi di necessità per difendersi a mani nude. O meglio ancora, voi avete considerato l'ambito di applicazione delle battaglie, delle carneficine. Ma c'è molto di più: risse (in pace e in guerra), combattimento "close quarter", assassinii, scorribande dei briganti, eccetera...!! Se qualcuno di voi conosce il daito-ryu, quello è un ottimo esempio: molte tecniche dello stile sono pensate per difendersi in una situazione "domestica", quando per esempio si è inginocchiati nella tipica posizione seiza giapponese; idem iaido. E naturalmente ci sono anche i duelli e le esibizioni, come dice West Wind.
Indubbiamente la codifica di uno stile viene effettuata in tempo di pace, quando chi ha maturato sufficiente esperienza ha modo di riflettere e creare lo stile; tali conoscenze verranno poi applicate nella successiva occasione di scontro. Senza andare troppo indietro, per quel poco che so funziona così ancora oggi: ho letto che i metodi di addestramento e le tattiche dell'esercito statunitense in Iraq in parte si basavano sulle esperienze maturate in Vietnam...
PS: quindi è vero questo:
Se non dico una colossale boiata la maggior parte delle aa.mm. venne codificata in tempo di pace... o no?
Occorre fare una precisazione.
Le tecniche in Suwariwaza, ossia da posizione inginocchiata, hanno una radice e una motivazione precisa e ben connotata.
Quella posizione era imposta, a chiunque, dal "padrone di casa" che fosse nobile o meno, ogni qualvolta aveva ospiti, per cortesia o per ragioni differenti.
La motivazione era quella per cui, da quella posizione, sarebbe stato scomodo e più difficile aggredire, questo perchè parliamo di tempi in cui la vita valeva davvero poco, si uccideva con estrema semplicità e, in Giappone era consuetudine, si tradiva parecchio, quindi l'agguato, l'omicidio su commissione, a tradimento, erano abbastanza frequenti.
Ovviamente, nasceva nel contempo, la necessità di studiare il modo per difendersi da quella posizione (anche se il padrone di casa stava più sovente seduto che non inginocchiato) studiando tecniche appunto in Suwariwaza, così come per chi aveva in mente di uccidere, dovendo stare inginocchiato, si rafforzava la necessità di studiare modi per farlo anche da quella posizione.
Per cui, quel tipo di studio non centra con questioni di aggressione domestica in senso stretto, semmai centra di più con un formalismo tipico di quel popolo.
Però è vero che il Daito e non solo, studia parecchie situazioni "ordinarie", in spazi stretti, nel vicolo, nel chaos.
Persino nel Karate Shotokan, andando a sbirciare un po più dentro, vediamo che una certa distanza di combattimento, è frutto di una precisa scelta di Gigo Funakoshi, perchè meglio si adattava a lui e perchè semplicemente gli piaceva di più (lui detestava il corpo a corpo) ma le parti a distanza più ravvicinata ci sono, occorre solo approfondirle di più, magari rivolgendosi all'esterno del Karate, ma ci sono.