si rischia l'OT clamoroso ma magari ne esce qualcosa di buono, chi sarebbero questi insegnanti o atleti che prescindono a prescindere?
Fabio Ciolli,ad esempio.
lo ha dichiarato anche in un intervista riportata nel forum.
anche il suo allievo caiman,che scrive qui nel forum,conferma questa idea.
puoi essere d accordo o meno.ma non puoi cancellare il fatto che l idea c e'. e non mi interessa neanche entrare nel merito del,se e' giusta o sbagliata.
lo ha dichiarato anche in un intervista riportata nel forum.
anche il suo allievo caiman,che scrive qui nel forum,conferma questa idea.
puoi essere d accordo o meno.ma non puoi cancellare il fatto che l idea c e'. e non mi interessa neanche entrare nel merito del,se e' giusta o sbagliata.
fine OT
io non son d'accordo ma non sono un addetto ai lavori, sul fatto che l'idea ci sia è ok mi linki l'intervista se la ritrovi anche in pm, gracias
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Come sempre MMA Mania.it continua a dar voce ai maggiori personaggi italiani che gravitano attorno al mondo delle MMA. Questa volta ci è capitata l’occasione di incontrare Fabio Ciolli, uno dei maggiori personaggi del panorama romano, noto anche a livello nazionale. Questo è quanto uscito dall’interessante conversazione con lui..
Ciao Fabio, per gli appassionati di MMA, specialmente nel circuito romano, non hai bisogno di presentazioni, ma diamo modo a tutti di sapere chi sei e di cosa ti occupi.
Salve a tutti i lettori di MMA Mania.it. Mi chiamo Fabio Ciolli, sono il direttore tecnico dell’Hung Mun Studio, competo di MMA e sono a capo di un mio team di atleti. Ho conseguito la cintura viola di BJJ con Federico Tisi, che reputo uno dei migliori insegnanti italiani per tecnica e didattica nel campo del Jiu Jitsu con Kimono. Sono membro della squadra dei Vigili del Fuoco di Lotta Libera. Collaboro con i ragazzi della Roma Fight Club che si occupano di Thai e K-1, in particolar modo con Daniele Biagioli, attuale capitano della Nazionale di Thai Boxe. Per le mie conoscenze specifiche sulle MMA devo ringraziare Alessio Sakara ed il mio amico Lorenzo Borgomeo che mi hanno fatto apprezzare le differenze ormai sensibili di approccio alle MMA moderne. Sono un allenatore di Grappling della FILA. Sono stato da poco insignito, spero di meritarmelo, dal presidente della FIGR Saverio Longo della carica di Direttore Tecnico della neonata branca del Combat Grappling, in seno appunto alla FILA.
Come è nata la passione per le arti marziali e come è evoluta nelle MMA?
Come quasi tutti quelli della mia generazione ho cominciato con le arti marziali tradizionali, anche se cercavo un approccio più realistico al combattimento. Come tanti fui folgorato dalla visione delle prime VHS dell’UFC, erano nate le MMA “La Tomba delle Arti Marziali”, come le definì un mio amico. Quello che funziona rimane, il superfluo viene accantonato. I tradizionalismi destinati o ad evolversi o ad estinguersi. Questo approccio mi appassionò subito. Decisi di colmare l’aspetto più “esotico” del combattimento, la lotta a terra. Mi cominciai ad allenare in Tribe e lì conobbi uno dei miei più grandi amici, Lorenzo Borgomeo, un passato prestigioso da Thai Boxer anche lui attratto da quello strano mondo che era la lotta a terra. Dopo un po’ Borgomeo cominciò a preparare il suo esordio nelle MMA professionistiche e scelse me come sparring partner. Ci allenavamo tutti i giorni, più volte al giorno. Ricordo la sua vittoria come una cosa esaltante. Dissi a me stesso che era giunto anche per me il momento di esordire. Ad oggi continuo a combattere e preparo i ragazzi della mia squadra al meglio delle mie capacità anche grazie al suo aiuto oltreoceano.
Credi che l’Italia arriverà mai ai livelli di altri paesi, almeno europei, vista l’espansione che sta avvenendo anche qui?
Io distinguerei fra chi le MMA le guarda e chi le pratica. Da un punto di vista mediatico penso di sì, l’interessamento di PPV come Dalhia e Sky alle MMA è sintomatico di quanto il fenomeno sia in espansione. Dal punto di vista dei praticanti serve un substrato di dilettanti e la voglia di qualche promoter di investire sulle giovani leve. Soprattutto ci vuole un atteggiamento positivo e propositivo. Anche io vedo in giro molti allenatori improvvisati, molti promoter improvvisati, sono consapevole però che la qualità paghi sempre. E’ inutile lamentarsi e poi non proporre l’alternativa. Ripeto, circuiti per dilettanti e per le nuove leve possono essere la soluzione, dobbiamo dare fiducia ai nostri per colmare il gap con gli altri paesi.
Il presidente dell’ UFC Dana White ha dichiarato che ormai le MMA sono un nuovo sport a tutti gli effetti e non un’unione di più discipline. Ti trovi d’accordo con questa affermazione o credi che il Cross Training di discipline singole possa ancora funzionare?
No, ormai si parla di Stand Up per le MMA, che tiene conto delle proiezioni, di Wrestling per le MMA che tiene conto dei colpi, di Grappling per le MMA che tiene conto del GnP. Negli States non si approccia più la disciplina come il connubio di più specialità, ognuno avrà la sua strategia preferita ma fare Boxe per poi integrarla è ritenuto un approccio un pò datato. Nessun team di rilievo lo adotta. In paesi come il nostro in cui la preparazione specifica ancora è in fase embrionale potrebbe ancora andare bene. Allenare un aspetto specifico di una disciplina singola, pura, nella migliore delle ipotesi può essermi inutile, nella peggiore può danneggiarmi. Personalmente non penso sia il modo migliore per portare a casa il risultato. Badate bene io non parlo mai di tecniche sbagliate ma sono consapevole di come le tecniche e l’approccio al combattimento mutino col mutare del regolamento.
Molti maestri o comunque esponenti delle MMA e degli sport da combattimento che abbiamo intervistato sottolineano l’importanza delle discipline lottatorie (Judo, Wrestiling, BJJ) nelle MMA: secondo te è questo l’aspetto predominante nella pratica delle MMA moderne?
Ad oggi lo stile (aspetto) dominante nelle MMA è il Wrestling, se si è un minimo competenti in materia questo appare ovvio. Basta vedere i detentori delle varie cinture, su cinque divisioni di peso nell’UFC, tre sono appannaggio di atleti con un Wrestling superiore. Edgar ha legittimato il suo titolo grazie alla Lotta Olimpica, St Pierre fa pendere l’ago della bilancia a suo favore durante i match grazie ad essa sia in attacco che in difesa, Koscheck, il prossimo contender, è anch’egli un ottimo wrestler, in una categoria dominata per un lunghissimo periodo da Hughes, altro wrestler. Lesnar nei massimi ha avuto i suoi problemi contro un altro ottimo lottatore come Carwin ed ora dovrà vedersela con un altro top wrestler come Velasquez. Nei medi Sonnen è arrivato ad un soffio dal titolo grazie ad un game plan basato sulle proiezioni e sulla continua pressione. Ben Askrem e Warren hanno la cintura del Bellator, entrambi world class. Melendez quella dello Strikeforce dei pesi leggeri dopo aver annullato il Jiu Jitsu guy Aoki. Il Wrestling rimane ad oggi la pietra angolare di un match di MMA sia in fase offensiva che difensiva. Se un atleta ha un buon Ground Game deve implementare il suo Wrestling per portare a terra l’avversario, se vuole improntare il match sullo Stand Up avrà bisogno di un ottimo Wrestling in fase difensiva. Vedo molta gente preoccupata di cosa succederà a terra sottovalutando il fatto che ogni match di MMA inizia in piedi.
« Risposta #18 inserita:: Febbraio 16, 2011, 14:14:54 »
In che maniera, in quale disciplina specifica e con che spirito dovrebbe allenarsi oggi una nuova leva delle MMA?
Semplice, nelle MMA! Leggo ultimamente dichiarazioni un pò cristallizzate a quelle che erano le protoMMA, roba di almeno una decina di anni fa. Ora le cose sono diverse, specie in paesi come gli USA. E’ ovvio come un ragazzo che debba competere di MMA debba allenarsi nelle MMA. Ancora non ho visto nessuno allenarsi nel Calcio per sostenere una partita di Rugby, per quanto i due sport possano avere punti in comune. Le MMA sono l’espressione di un dato regolamento. Al mutare del regolamento mutano le capacità tecnico-tattiche da mettere in campo. Prendere uno sport puro, allenarlo con le sue peculiarità, automatizzarlo per poi virare a seguito del cambiamento di regolamento secondo me è semplicemente anacronistico, dispendioso in termini di tempo e soprattutto rischioso. Quindi per me chi ha intenzione di competere nelle MMA deve allenarsi nelle MMA, a patto che alle spalle abbia una struttura consolidata, formata da un Head Coach che coordina vari direttori tecnici settorializzati per le loro competenze e sincronizzati. Servono istruttori di BJJ, Wrestling, Thai Boxe e Pugilato che capiscano, perché gli vengono spiegate, le esigenze di un atleta di MMA e che quindi modulino gli allenamenti sulle capacità e la predisposizione dell’atleta e non sul proprio retroterra tecnico e le proprie preferenze. All’obiezione che ad oggi i migliori di categoria provengono da uno stile “puro” rispondo molto semplicemente che il movimento MMA anche in USA nonostante la crescita tecnica esponenziale è ancora molto giovane, il primo UFC è datato novembre 1993. E’ normale che un atleta di 30 anni provenga da uno dei fatidici quattro sistemi di combattimento e che abbia integrato poi con altro. Semplicemente prima non c’erano le MMA! Ma se guardiamo alle nuove leve? Il trend sta cambiando in maniera vertiginosa. La prima generazione di MMA fighters puri si sta affacciando alla scena dei circuiti che contano. Ventenni in grado di proiettare, scambiare in piedi e finalizzare sono ormai una realtà. Gente come Rory MacDonald sono la nuova realtà dell’UFC. 20 anni, sotto contratto con l’UFC, sempre e solo fatto MMA, nessun titolo nel Wrestling, nessun titolo negli stili di striking, mai messo un kimono in vita sua. Nonostante questo ha al suo attivo 10 vittorie, 6 per Submission, 4 per KO! Atleti versatili in grado di coprire ogni aspetto del combattimento e mutare strategia in base alle loro capacità e a quelle dell’avversario. Non saranno bravi a proiettare come un All American di Wrestling? Sicuro, stanno facendo un altro sport! Chi obietta che così si scende verso un livellamento in basso delle capacità tecniche, è pari a chi critica il pugilato di un Petrosyan solo perchè non lo ritiene ortodosso secondo i canoni estetico tecnici della Boxe dimenticando semplicemente che Petrosyan fa K-1. L’importanza di poter mutare strategia e di non essere un atleta monodimensionale hanno un peso troppo importante nelle moderne MMA. Tutto questo discorso è suffragato dai risultati sul campo che i giovani MMA fighters stanno cominciando a riscuotere. Nella ancor giovanissima realtà italiana, nel mio piccolo, posso dire di allenare un team di atleti di MMA, che si allena di MMA, compete di MMA e che hanno al loro attivo l’80% delle vittorie fra match dilettantistici e professionistici. Come consideri il sempre maggior passaggio alle MMA, da parte di atleti rinomati in altre discipline? In particolare: cosa ne pensi dei vari lottatori di BJJ che decidono di cimentarsi in poco tempo nelle MMA?
La considero una cosa molto positiva. Le MMA possono offrire ad oggi borse allettanti per molti atleti professionisti di diverse estrazioni. Il passaggio dal BJJ alle MMA c’è sempre stato e sempre ci sarà. Il BJJ è uno sport atipico, ad alti livelli possiamo parlare di veri e propri professionisti che investono sulla loro preparazione fisica e tecnica ma che di fatto non ricevono una borsa. Gli unici soldi arrivano dagli sponsor, dai seminari che poi dovranno organizzarsi e dalla pubblicità che potrebbe portare a competere alcuni di loro nelle MMA professionistiche. Ad oggi uno che vince un mondiale di Jiu Jitsu è come un Super-Dilettante, si allena come un professionista con mille sacrifici, ma non riceve nessuna borsa. In questo modo oltretutto si blocca tutto il movimento di appassionati che non hanno la possibilità di fare risultato e di allenarsi tanto quanto un professionista. Una soluzione possibile sarebbe quella di creare circuiti professionistici separati da quelli dilettantistici. Dei tentativi in tal senso sono già in atto. E’ anche vero che il livello di specializzazione anche nel BJJ col Kimono è tale ad oggi che alcuni della nuova generazione difficilmente riusciranno ad inserirsi in un contesto MMA, immersi come sono in una dimensione ormai iperspecialistica come quella del Gi, a meno che non decidano di stravolgere il loro gioco. Un esempio su tutti l’ultimo match di Jacarè per il titolo Strikeforce che, pur esprimendo uno dei migliori Jiu Jitsu dei circuiti che contano, ha impostato 5 round in piedi.
Un po in tutta Italia, negli ultimi periodi si vedono nascere sempre piu corsi di MMA, Vale Tudo o Grappling, dove prima vivevano in pianta stabile “semplici” corsi di Boxe, di Lotta Libera o di Judo. A detta di molti bisogna diffidare di questi corsi, ma non essendoci una federazione che puo tutelare e organizzare tutto il movimento, quali sono i parametri, a tuo giudizio, per capire se quel dato corso è solamente una pallida imitazione di un qualcosa già affermato da anni oltreoceano?
Semplice, le MMA fino a prova contraria sono uno sport. Uno sport che può essere praticato a diversi livelli, ma pur sempre uno sport con delle competizioni. Non è detto che tutti debbano competere. Appare strano però che nessuno in un team o in una scuola lo faccia. Andreste ad imparare a giocare a calcio in una squadra che di fatto non partecipa a nessun campionato? Certo c’è chi gioca in serie A, chi in Champions e chi in interregionale…ma prima o poi tutti fanno la partita. Un buon team secondo me deve avere, ripeto: un coordinatore, dei consulenti tecnici specializzati, un team di competitori ed un sano gruppo di appassionati. Deve avvalersi anche di palestre “gemellate” specializzate nella Lotta, nello Stand Up e nella fase al suolo così da poter proporre nuovi sparring sempre competitivi. Altro fattore che fa la differenza è se l’istruttore è un istruttore professionista e può dedicarsi completamente all’insegnamento o fa altro nella vita, anche se alcuni istruttori “part-time”possono arrivare ad ottenere anche dei buoni risultati attraverso la passione e dedizione. Ormai reperire informazioni su Internet è facile. Con questi parametri appare molto semplice distinguere chi si improvvisa da chi è preparato. Riassumendo io diffiderei da un team sportivo che non compete mai.
Una voce che si sente molto spesso tra i fighters o tra gli appassionati di lunga data è che le MMA non sono per tutti. Sei d’accordo?
No. E’ un discorso di consapevolezza. Le MMA sono per tutti a patto che l’allievo sia consapevole di quello che sta facendo. Ho la presunzione di non creare Fighters, ma di creare persone più consapevoli di loro stesse. Non tutti hanno come obiettivo quello di entrare in una gabbia. Per alcuni è importante semplicemente divertirsi, basta che siano consapevoli di questo. Anche qui per non illudere la gente è molto semplice, basta avere un corso agonisti. Il semplice appassionato che viene 3-4 volte a settimana ad allenarsi non potrà illudersi di poter combattere, perché l’ora dopo vedrà entrare chi si prepara per il match, vedrà la differenza di approccio mentale e di attitudine dei suoi compagni e sarà posto di fronte ad una scelta: “Voglio fare anche io questo? Voglio impegnarmi così tanto? Voglio prendere colpi?” La risposta che darà a sé stesso fugherà ogni illusione. Potrà mentire agli altri sulle sue reali intenzioni ma non a sé stesso. Se non è con gli agonisti a sudare e soffrire, se non si mette a disposizione della squadra è perché lo ha scelto, perché magari il suo obiettivo è dimagrire e non combattere. Ripeto le MMA come disciplina possono farla tutti. I corsi, se tenuti da gente preparata, possono frequentarli tutti. Competere no. E’ per pochi. L’importante è non illudere la gente ed essere chiari su questo punto.
« Risposta #19 inserita:: Febbraio 16, 2011, 14:15:15 »
Ci puoi dire qualche cosa in piu, essendo tu il commissario tecnico della FIGR, sulla recente introduzione del Combat Grappling e sul movimento del Grappling in Italia?
Il Grappling in Italia sta avendo un vero e proprio boom, prevedibile a dire il vero. Noto molte analogie con il boom delle MMA, infatti il grappling offre un regolamento trasversale accattivante per tutti i vari esponenti di arti lottatorie che possono cimentarsi appunto in un terreno neutro e comune che non avvantaggia nessuno. I numeri del Grappling parlano chiaro. Nei tornei confluiscono, altra analogia con le MMA, praticanti di altri stili di lotta che adottano questo regolamento, oltre alla nuova generazione partita direttamente con questo approccio. L’organizzazione FILA alle spalle poi è una garanzia. Il Combat Grappling è il nuovo settore per le MMA dilettantistiche della FILA. Si tratta di un regolamento scevro dalle tecniche più pericolose (cervicali, leve in torsione al ginocchio, slam, gomiti, soccer kick) in cui si adottano anche le protezioni (caschetto e paratibie, oltre naturalmente ai guantini). Ritengo che questo sia l’unico modo per dare l’opportunità ai giovani di crescere in questo sport. Chi parla fuori dal tempo di uno svilire uno sport dimentica evidentemente che i tre paesi in cui le MMA hanno avuto uno sviluppo maggiore sono appunto USA, UK e Giappone. In ognuno di questi tre paesi sono attive leghe dilettantistiche con regolamenti meno permissivi e ranking. Lo Shooto Japan è l’esempio forse più organizzato con addirittura quattro classi intermedie e l’adozione di protezioni. Questo permette agli atleti di affrontare avversari del loro livello ed esperienza, secondo regole via via più simili a quelle delle MMA professionistiche. Vorrei ricordare infine ai detrattori del Combat come sia un malcostume tutto italiano criticare qualcosa che ad oggi deve ancora partire (i primi europei si terranno a fine settembre in Polonia) e come il sistema della divisione in classi dilettantistiche negli sport da combattimento sia già largamente in uso per discipline come il K-1, la Thai, la Kick, il Sanda e la Boxe, dando ottimi risultati e facendo crescere i vari movimenti. Ben vengano circuiti dilettantistici di MMA come il combat grappling e come il prossimo progetto di Alessio Sakara.
A tuo modo di vedere, nell’intero mondo delle MMA oltreoceano, chi ha il miglior Grappling/BJJ messo al servizio delle MMA? Chi il miglior Pugilato? Chi la miglior Kickboxing e chi le migliori proiezioni?
La domanda è formulata bene. Mi si chiede chi ha il miglior stile specifico “messo al servizio delle MMA”. Infatti se dovessimo dire semplicemente chi ha la migliore Boxe delle MMA il nome da fare probabilmente dovrebbe essere quello di Toney con tutti i suoi titoli e la sua esperienza nella Nobile Arte… abbiamo visto tutti però la fine che ha fatto. Quindi dobbiamo parlare di Stand Up per le MMA, di Wrestling per le MMA e di Ground Game per le MMA e dobbiamo capire come il giudicare con parametri estetici o stilistici, i sistemi che compongono (componevano?) le MMA sia fuorviante. Tornando alla tua domanda il miglior Grappling/Jiu-Jitsu secondo me lo hanno persone come BJ Penn, che non sacrificano la posizione in virtù di un tentativo di finalizzazione. Il GnP è una variabile troppo pesante per non fare delle considerazioni in merito. Perdere ad esempio una monta per un tentativo di Armlock è uno di quegli automatismi potenzialmente pericolosi che derivano da una pregressa pratica di uno stile senza colpi a terra. Nel Wrestling, come detto sopra, abbiamo l’imbarazzo della scelta. Un nome su tutti per concretezza è il solito GSP. Ha una percentuale altissima di Takedown portati a conclusione, pur avendo cominciato a fare Wrestling in età adulta e solo e unicamente per competere nelle MMA, altro esempio dell’evoluzione dello sport. Citerei anche Askrem, detentore della cinta del Bellator e membro della squadra olimpica del 2008. Calci e pugni Jose Aldo del WEC, esplosività e footwork eccezionali. Veramente elusivo ed incisivo nonostante la classe di peso leggera. Nella Boxe mi sento di dire che KJ Noons esprime veramente un pugilato di livello al servizio delle MMA. Infine citerei anche il nostro Legionario, non per piaggeria ma per aver visto direttamente con i miei occhi il livello di esplosività e pulizia tecnica che ha raggiunto da quando è entrato nelle fila dell’ATT. Molto più confidente e sicuro dei propri mezzi.
Ti ringraziamo per il tuo tempo Fabio e speriamo di ritrovarti quanto prima nelle nostre pagine e nel nostro forum. Se alcuni dei nostri lettori volessero conoscerti o venire a praticare insieme a te, dove ti possono trovare? Hai un sito internet?
Grazie a voi di MMA Mania.it per l’opportunità che mi avete concesso. Spero di aver fatto chiarezza su alcuni punti a me cari. La sede centrale dell’Hung Mun è a Roma. Altre scuole sono affiliate al nostro network e altre si stanno unendo al nostro progetto. Questo è il nostro sito www.hungmun.net Un saluto di nuovo!
Le MMA ormai,come dice piu di qualcuno,prescindono dalle componenti che all inizio le hanno partorite
Ciolli e il suo curriculum non dicono che le mma prescindono dalle componenti che l'han partorite Ma che l'allenamento nelle arti specifiche sia più dispendioso in fatto di tempo e soldi di un allenamento specifico nelle mma, allenamento che sarà tenuto da qualcuno o più di uno che provengono dalle arti di provenienza o che faccia già mma Qui concordo ma guarda che si parla di allenamento non di cosa compone le MMA
« Risposta #21 inserita:: Febbraio 16, 2011, 15:33:39 »
Quando parla della valutazione di un corso di MMA guardando se ci sono agonisti dice una cosa giusta ma sottovaluta un aspetto. Che esistono i famigerati corsi di MMA per la difesa personale dove maestri impreparati nascondono il fatto di non avere agonisti con l'obiettivo della DP. e così si sputtana il movimento. Non posso parlare a livello nazionale, ma nella mia zona quasi tutti i corsi di MMA sono così, fasulli e tenuti da persone che se finissero in una gabbia durerebbero tre secondi. E oltretutto danneggiano anche il movimento della DP, nella quale sono altrettanto incompetenti. Ma si sa che in Italia siamo perfetti a rovinare le cose.
Ciolli e il suo curriculum non dicono che le mma prescindono dalle componenti che l'han partorite Ma che l'allenamento nelle arti specifiche sia più dispendioso in fatto di tempo e soldi di un allenamento specifico nelle mma, allenamento che sarà tenuto da qualcuno o più di uno che provengono dalle arti di provenienza o che faccia già mma Qui concordo ma guarda che si parla di allenamento non di cosa compone le MMAgrazie per i link e scusa Sgt Hartman per l'ot ma ci son spunti interessanti anche in risposta al tuo post iniziale
Prego,cmq nell altra sezione abbiamo il suo interprete ufficiale,ecco perche' sono convinto della mia interpretazione,che in realta' e' la sua!
« Risposta #23 inserita:: Febbraio 16, 2011, 16:02:33 »
allora mi sa che ho equivocato io, un post come quello che hai scritto in un 3d come questo e in risposta ad un post esauriente come quello di rey, mi sembrava che volessi dire che nelle mma di oggi è inutile lotttare GR o Libera che sia, ora vedo che non è proprio così
Sul pensiero di Ciolli, tutto ottimo e bello ma è di roma lui se non sbaglio, dovrebbe venir a vedere cosa si nasconde dietro la dicitura corso di MMA nel resto d'Italia, si divertirebbe un botto
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allora mi sa che ho equivocato io, un post come quello che hai scritto in un 3d come questo e in risposta ad un post esauriente come quello di rey, mi sembrava che volessi dire che nelle mma di oggi è inutile lotttare GR o Libera che sia, ora vedo che non è proprio così
Sul pensiero di Ciolli, tutto ottimo e bello ma è di roma lui se non sbaglio, dovrebbe venir a vedere cosa si nasconde dietro la dicitura corso di MMA nel resto d'Italia, si divertirebbe un botto
questo e' un altro discorso.ma mi piace sottolineare che quello che scrive qui,io lo scrivevo almeno 3 anni prima di lui!
questo e' un altro discorso.ma mi piace sottolineare che quello che scrive qui,io lo scrivevo almeno 3 anni prima di lui!
ah ah ok, ma cosa c'entrava con la richiesta del Sergente? Sembrava che gli suggerissi di non fare ne GR ne Libera perchè nelle MMA moderne non servono
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ah ah ok, ma cosa c'entrava con la richiesta del Sergente? Sembrava che gli suggerissi di non fare ne GR ne Libera perchè nelle MMA moderne non servono
beh si parlava di arti marziali o sport utili in contesti MMA.ho portato un parere autorevole nonche' condiviso. e' un approccio datato il mix,nelle MMA moderne.esiste un pugilato MMA,un Wrestling MMA,ecc...ed e' giusto che sia cosi'.
mescolare le cose senza un filo conduttore non serve a nulla.naturalmente pero' ognuno puo fare per se il medesimo processo,prendendo alcune cose e scartandone altre.so di essere un po semplicista in quest affermazione,ma penso che ci capiamo
Ad oggi lo stile (aspetto) dominante nelle MMA è il Wrestling, se si è un minimo competenti in materia questo appare ovvio. Basta vedere i detentori delle varie cinture, su cinque divisioni di peso nell’UFC, tre sono appannaggio di atleti con un Wrestling superiore. Edgar ha legittimato il suo titolo grazie alla Lotta Olimpica, St Pierre fa pendere l’ago della bilancia a suo favore durante i match grazie ad essa sia in attacco che in difesa, Koscheck, il prossimo contender, è anch’egli un ottimo wrestler, in una categoria dominata per un lunghissimo periodo da Hughes, altro wrestler. Lesnar nei massimi ha avuto i suoi problemi contro un altro ottimo lottatore come Carwin ed ora dovrà vedersela con un altro top wrestler come Velasquez. Nei medi Sonnen è arrivato ad un soffio dal titolo grazie ad un game plan basato sulle proiezioni e sulla continua pressione. Ben Askren e Warren hanno la cintura del Bellator, entrambi world class. Melendez quella dello Strikeforce dei pesi leggeri dopo aver annullato il Jiu Jitsu guy Aoki. Il Wrestling rimane ad oggi la pietra angolare di un match di MMA sia in fase offensiva che difensiva. Se un atleta ha un buon Ground Game deve implementare il suo Wrestling per portare a terra l’avversario, se vuole improntare il match sullo Stand Up avrà bisogno di un ottimo Wrestling in fase difensiva. Vedo molta gente preoccupata di cosa succederà a terra sottovalutando il fatto che ogni match di MMA inizia in piedi.
Aggiungo Jon Jones, attualmente il miglior wrestler in UFC.
Il discorso, nel complesso, è interessante. Discipline come il Combat Grappling permettono di cimentarsi subito nell'ottica del combattimento totale con tutto ciò che ne consegue, di conseguenza mi sembra ovvio che nella maggior parte dei casi iniziare a fare MMA è il miglior trampolino di lancio per le MMA pro. In ogni modo ci sono le eccezzioni e credo che ci saranno anche in futuro.
Per quanto riguarda il Grappling noto con piacere che si stanno ripercorrendo le strade della lotta libera e greco-romana, nel senso che stiamo parlando di uno stile che racchiude al suo interno altri stili pur essendoci maestri, allenatori ed aspiranti allenatori di Grappling. La nascita degli stili di lotta oggetto della discussione è stata molto simile nei confronti delle varie lotte tradizionali.
beh si parlava di arti marziali o sport utili in contesti MMA.ho portato un parere autorevole nonche' condiviso. e' un approccio datato il mix,nelle MMA moderne.esiste un pugilato MMA,un Wrestling MMA,ecc...ed e' giusto che sia cosi'.
mescolare le cose senza un filo conduttore non serve a nulla.naturalmente pero' ognuno puo fare per se il medesimo processo,prendendo alcune cose e scartandone altre.so di essere un po semplicista in quest affermazione,ma penso che ci capiamo
Questo è vero ma ciò non toglie che allenarsi nelle singole discipline, parallelamente alla preparazione per le MMA "pure" ti consente di confrontarti "con i migliori" (fermo restando che dipende da dove e con chi ti alleni...) nelle varie aree del combattimento (lotta, grappling, thai ecc).
« Risposta #29 inserita:: Febbraio 16, 2011, 17:28:34 »
io credo che indichi il wrestling come fase dello scontro,fondamentale.non il wrestling in quanto sport a se'.un wrestling MMA appunto.
se invece si parte da un idea di mix,cmq la lotta e' una parte fondamentale da curare,ognuno con la modalita' che predilige.
il combattimento MMA non e' la somma delle singole componenti originali,e' oramai altro.
benche l MMArtist possa competere con praticamente chiunque,non e' il migliore nelle singole discipline cui potrebbe partecipare.il miglior striker MMA non necessariamente e' il miglior striker in senso thai.certamente puo essere molto temibile,pero'