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1140116 Messaggi in 46566 Discussioni da 34340 utenti
Ultimo utente: Aktarusq79
Non voglio creare flame o litigi di nessun genere ,tempo fa parlavo con un vecchio amico che non ci vedevamo da diverso tempo e mi parlava in modo entusiasta della sua pratica marziale ,dicendomi di avere trovato nell'Aikido la vera via, oltre ad aver fortificato il suo fisico aveva acquisito una sicurezza interiore ecc...alla fine gli ho ho semplicemente chiesto se durante gli allenamenti faceva delle sessioni di sparring a pieno contatto con delle protezioni e la sua risposta è stata che nell'Aikido non è contemplata tale metodologia di allenamento, domanda per gli esperti ma e vero?
« Risposta #2 inserita:: Novembre 08, 2013, 21:41:52 »
Quindi trattandosi di un'arte marziale che contempla anche la difesa personale ,non affonda le proprie radici nell'efficacia reale ma sulla fantasia...mi spiego meglio come puoi di saper parare un pugno se non hai mai ricevuto dei colpi portati alla massima potenza senza controllo? Ti illudi a tue spese
« Risposta #4 inserita:: Novembre 10, 2013, 00:34:19 »
Facciamo che mio nonno faceva il boia nella roma del papa, arriva finalmente la civiltà e va in pensione. però per sfizio al figlio che invece fa l'impiegato gli insegna a maneggiare l'ascia e gli fa fare ore di esercizi al giorno, bada non gli fa mai troncare una testa, perchè i tempi son cambiati, ma gli insegna per filo e per segno dove colpire e con quanta forza, ogni tanto per assicurarsi che abbia capito gli fa troncare un legno grosso due volte un collo. poi un giorno il boia muore. il figlio non vuole fare il boia, neanche emigrando in uno di quei paesi dove la pena di morte è ancora permessa, ma quando gli nasce un figlio gli spiace che l'arte di famiglia si perda, e gli insegna per filo e per segno tutto quello che gli ha insegnato il padre. Anzi dato che la scienza va avanti, perché particolarmente puntiglioso, gli fa fare pure un bel corso di anatomia, poi non contento prima di fargli tagliare il solito tronco grosso due volte la testa ci poggia un capello sopra e pretende che quello affetti in due il tronco tagliando pure longitudinalmente il capello. Adesso un bel (?) giorno la pena capitale torna di moda, il figlio dell'impiegato, che non ha alcuna propensione per la burocrazia, viene subito chiamato in servizio come boia. Sfiga vuole che il primo criminale della nuova era sia un genio della logica aristotelica di nome combattimento libero, l'ultimo trollazzo primo in simpatia. questi sale sul patibolo, squadra il boia fresco di nomina, e gli fa "hai mai tagliato una testa te?" l'altro sincero risponde "no mai", allora il criminale si spancia dal ridere "ma allora te credi che con un'arte di fantasia mi stacchi la testa dal collo?", e a mo di sfida da solo poggia la testa sul ceppo. al neo boia alla prima esecuzione già ci girano i cosiddetti per la battuta in pubblico, carica l'ascia e...........
« Risposta #9 inserita:: Novembre 10, 2013, 15:19:28 »
Citazione di: mark654
post con evidenti problemi di distacco dalla realtà
Il problema sorgerebbe quando "l' impiegato" non avendo mai preso in mano l'ascia da boia non sapendo che farne la prendesse al contrario e fosse convinto che per decapitare il condannato di dovesse pestarlo fortissimo sull' alluce, che è grossomodo il problema che affligge un sacco di boia odierni che fanno risalire le loro efficacissime discipline di taglio della testa alla roma papale.
Facciamo che mio nonno faceva il boia nella roma del papa, arriva finalmente la civiltà e va in pensione. però per sfizio al figlio che invece fa l'impiegato gli insegna a maneggiare l'ascia e gli fa fare ore di esercizi al giorno, bada non gli fa mai troncare una testa, perchè i tempi son cambiati, ma gli insegna per filo e per segno dove colpire e con quanta forza, ogni tanto per assicurarsi che abbia capito gli fa troncare un legno grosso due volte un collo. poi un giorno il boia muore. il figlio non vuole fare il boia, neanche emigrando in uno di quei paesi dove la pena di morte è ancora permessa, ma quando gli nasce un figlio gli spiace che l'arte di famiglia si perda, e gli insegna per filo e per segno tutto quello che gli ha insegnato il padre. Anzi dato che la scienza va avanti, perché particolarmente puntiglioso, gli fa fare pure un bel corso di anatomia, poi non contento prima di fargli tagliare il solito tronco grosso due volte la testa ci poggia un capello sopra e pretende che quello affetti in due il tronco tagliando pure longitudinalmente il capello. Adesso un bel (?) giorno la pena capitale torna di moda, il figlio dell'impiegato, che non ha alcuna propensione per la burocrazia, viene subito chiamato in servizio come boia. Sfiga vuole che il primo criminale della nuova era sia un genio della logica aristotelica di nome combattimento libero, l'ultimo trollazzo primo in simpatia. questi sale sul patibolo, squadra il boia fresco di nomina, e gli fa "hai mai tagliato una testa te?" l'altro sincero risponde "no mai", allora il criminale si spancia dal ridere "ma allora te credi che con un'arte di fantasia mi stacchi la testa dal collo?", e a mo di sfida da solo poggia la testa sul ceppo. al neo boia alla prima esecuzione già ci girano i cosiddetti per la battuta in pubblico, carica l'ascia e...........
Non so se ridere o piangere...ma propenderei per la seconda...
« Risposta #13 inserita:: Novembre 11, 2013, 00:22:42 »
Premetto che ho risposto per puro spirito di cazzeggio, in accordo con quello che era il solito ennesimo post provocatorio. E quindi non mi sono sprecato ad illustrare un esempio particolarmente ben argomentato, credo bastasse ad illustrare l'idea che una simulazione è formativa fino ad un certo grado quanto la situazione reale che ci si prepara ad affrontare. Non avremmo altrimenti piloti d'aerei o vigili del fuoco, per dire a caso due figure che completano il loro addestramento soprattutto tramite simulazioni. Se fossi stato serio mi sarei invece soffermato sulla totale mancanza di logica dell'affermazione di freecombat, che da per scontato, come molti del resto, che il metodo di allenamento sia assolutamente standard. Un metodo di allenamento che mi pare di capire non ha mai neanche osservato, per cui non ne comprende le logiche. Fatto sta che me ne strafrego di stargli a spiegare alcunché dato che non mi pare sia animato da alcuna curiosità quanto piuttosto abbia voglia di illuminarci che senza sparring a contatto pieno non potremo mai capireapprezzarebliblibla...yawn 'Notte Mark
« Risposta #14 inserita:: Novembre 11, 2013, 07:08:27 »
la risposta più sincera la ha data l'utente The Usual Suspect e questo basta a confermare quella che era la mia idea ,per il resto di tutte le boiate che hai scritto anch'io me ne strafrego saluti e buona pratica.......