Si segue la moda dello sport moderno, anche nella specializzazione. Ad esempio nel judo si comincia a dire: “Quali sono le tecniche veramente efficaci? Ce ne sono poche: uchimata, osotogari, questa, quell’altra. Allora delle 40 tecniche di base del judo solo 3 o 4 sono importanti, studiamo quelle 3 o 4. Poi abbiamo cominciato a specializzarci su una tecnica sola: una, una una, quella deve diventare la tua tecnica, così succede che per tutto il giorno uno fa una sola tecnica. Da un certo punto di vista può andare bene, con questa tecnica posso proiettare anche il campione del Giappone di judo, però tutto questo snatura e impoverisce il patrimonio tecnico delle arti marziali.
« Risposta #1 inserita:: Marzo 14, 2014, 00:31:16 »
Non sono d'accordo. Se parliamo di "sport" come intento agonistico le tecniche "efficaci" lo sono in funzione del singolo praticante. Il bagaglio minimo di un combattente dovrebbe essere una tecnica per direzione. Facendo un esempio molto grossolano araigoshi, osotogari, ouchigari, seoinage a sinistra. Dette queste, vogliamo non mettere un kouchigari e un sodetsurikomigoshi per risolvere eventuali situaziuoni sulle prese? Abbiamo risolto la situazione destro-destro. Aggiungiamo la situazione destro-sinistro e come minimo dobbiamo metterci un taniotoshi ed un minimo di accenno di taiotoshi. Imprescindibili un buon deashibarai e okuriashibarai e un gaeshi funzionale per gli attacchi a destra (taniotoshi di nuovo e/o uranage ). Così solo per avere una base solida conto non meno di una dozzina di tecniche che si eseguono a menadito seguendo qualunque direzione di spostamento. Poi ci sarebbe da tirar di mezzo il newaza. (Palese che specializzare quelle tecniche non significa non essere almeno in grado di eseguire dignitosamente le altre.) Fatta la base solida, anzi solidissima, si può iniziare ad aggiungere, specializzare e circostanziare. Il problema è, semmai, quanti sono in grado di dare una base tecnica simile e hanno le capacità didattiche per farlo? Al solito, non si tratta di sport ( o di qualunque altra attività si voglia tirar in mezzo ) ma solo di cose fatte male. Il punto è il lavorare bene, con una base tecnica solida non esiste atleta di alto livello, che magari vediamo eseguire in gara sempre la stessa mezza dozzina di tecniche, che poi non sia in grado di eseguire anche tutto il resto del gokyo (cosa che ovviamente non capita se il lavoro tecnico è carente ). Il problema, al solito, è la didattica e chi la "distribuisce" (italica situazione, al solito ).