Sono anni che ho una domanda nel sacco e ora la mia curiosità e arrivata al culmine. Come si fa? La maniera che mi e'stata insegnata la tecnica è alzare il braccio di uke e farli fare una spirale naturale per il suo braccio. Pivotare fino ad avere uke di fronte, che ora dovrebbe essere leggermente sbilanciato, ed abbassare le mani come un taglio verticale di spada. Ma hai seminari o nei video, vedo quei bei shihonage dove uke vola che è una meraviglia. Però guardando bene uke vola per proteggere il gomito perché il movimento a spirale viene interrotto e il braccio di uke viene portato lateralmente. Visto in tutti gli stili e fatto da shihan. Quindi qual è il vero shihonage? E se quello vero è dove richiede l'ukemi spettacolare, come va d'accordo col non creare danni ad uke (chi ti attacca per la strada non sa fare ukemi). Si deve interrompere la tecnica per non rompere il gomito?
« Risposta #1 inserita:: Aprile 14, 2014, 12:46:40 »
Per quanto mi ricordo (poco) il punto focale é che la conclusione (in fendente di katana) dev'essere non verticale verso il basso, ma piuttosto "in avanti"
In questo caso il movimento riesce abbastanza bene
Come in molte tecniche d'aikido, se praticate su un uke che resiste o non vuole/non sa cadere, o la tecnica non esce o uke si spacca un'articolazione
« Risposta #3 inserita:: Maggio 03, 2014, 21:42:05 »
verticale??? forse ho capito male io...
se fai shihonage in verticale non avrai mai il braccio in leva.....
il braccio di UKE dovrebbe essere quasi orizzontale in modo che scivoli da spalla a spalla restando sempre in leva.... giusto il fatto che quando chiudi poi il braccio , poi un bel Kaiten.... e li caduta grande o piccola poco importa... la tecnica ormai è fatta
« Risposta #5 inserita:: Maggio 06, 2014, 10:00:32 »
Secondo me, la caduta di Uke è irrilevante.
Io penso che una volta che la leva si è chiusa, la "proiezione" sia solo una delle possibili conclusioni.
Chiaro, puoi proiettare un Uke che sa cadere e cade, ma potresti non proiettare affatto e usare la leva per lesionare l'articolazione, oppure potresti usare la leva per tenerlo sotto controllo per qualche secondo, magari il tempo di spintonarlo addosso ad un altro "Uke" che sopraggiunga.
Ovviamente sono tutte conclusioni meno aikidoistiche di quanto piaccia, anche a me, ma sono tutte possibili e, una volta chiusa la leva, piuttosto facili.
« Risposta #8 inserita:: Maggio 07, 2014, 11:53:55 »
La caduta e' rilevante perche' riguarda il quesito posto; lo e' poi, perche' lo dice il nome stesso della tecnica. Ovvio che puoi limitarti ad un controllo.
La caduta e' rilevante perche' riguarda il quesito posto; lo e' poi, perche' lo dice il nome stesso della tecnica. Ovvio che puoi limitarti ad un controllo.
Hai ragione, la domanda riguarda la caduta e quindi sulla caduta bisogna rispondere.
Però no che non è ovvio che puoi limitarti ad un controllo, perchè esercitare il controllo attraverso la leva NON E' PER NIENTE un limitarsi.
E' anzi la necessaria premessa della caduta di Uke.
Non stiamo parlando di una spazzata o di una tecnica di lancio per spinta dell'anca, in cui Uke cade che lo voglia o no, Shionage semplicemente non fa questo effetto, Uke può non cadere, anche se la leva la chiudo perfetta e lo faccio con il massimo slancio, tirandolospingendolo con perfetto tempismo e tutta la forza necessaria. Solo che nel caso si rompe qualcosa se non cade.
La verità implicita in quasi tutte le forme di lotta è che le tecniche di caduta servono a permetterti di SCEGLIERE di cadere quando questo non è il peggio che potrebbe succederti o quando presenti che non potrai comunque evitarlo.
Perciò la risposta è che Uke cade, magari anche acrobaticamente volando, perchè se fai la leva in un certo modo, con una certa intensità, lo costringi a scegliere di cadere per non farsi male e perchè -in palestra, nella migliore delle ipotesi- lui è in grado di cadere SENZA farsi male.
Ecco, ho risposto. spero di non averlo fatto in maniera troppo sgradevole.
A un Aikidoka? Nah, non insegno a nuotare ai pesci.
Ma quella che ho scritto sopra è la sola risposta sensata che sono in grado di dare alla domanda "perchè non riesco a decidere io se Uke cadrà col volteggio acrobatico o no?" e si riassume nel lapidario "perchè la caduta di Uke è una contromossa alla tua leva, quindi è Uke che sceglie come cadere, non tu".
« Risposta #12 inserita:: Maggio 22, 2014, 17:40:15 »
Grazie per le risposte, ma credo la mia domanda sia stata capita male. Non volevo dire quale sia l'ukemi migliore, ma il corretto modo di effettua la tecnica. Sono riuscito a trovare questo video che mi aiuta. http://youtu.be/JgUhlOVVsxg All'inizio, quando la tecnica e fatta lentamente, la effettua come mi e stato insegnato. Il braccio di uke viene riportato dietro a uke prendendo il suo equilibrio e creando un certo arco della schiena verso il retro. Quando la tecnica diventa veloce (si vede bene al secondo 40), il braccio di uke non va più dietro, me nage arrivato a metà tira il braccio verso di se e li uke deve fare un bel volo per proteggere il gomito.
se lui è eretto e stabile non è una gran tecnica, a mio avviso il punto vero non è cosa fare nella fase finale ma come arrivare li
Fanchinna, sornione sornione, centra in pieno una delle piú misconosciute verità dell'aikido: quando tutto "ció che viene prima" é stato eseguito secondo i principi, la tecnica sgorga quasi ovviamente