« Risposta #5 inserita:: Aprile 24, 2014, 04:16:34 »
Era un mito, come attore in sè non lo avrei scritturato, ma per il mindo delle arti marziali ha aperto un genere.
Come attore cen'era un treno di migliori, uno a caso, Toshiro Mifune, pensando a uno che ha fatto qualcosa con arti marziali.
È il fetish tamarro che ha segnato la storia,
Alcuni passaggi delle sue coreografie viste con gli occhi di oggi sono vagamente comiche, ad esempio le sequenze di lotta a terra, con la leva di gambe stile "ti tiro sù come dù bucatini".
P.S. In" L'urlo di chen terrorizza anche l'occidente" bruce batte Chuck Norris, ma è da notare che lo comincia a menare solo dopo avergli strappato i peli del petto (moolto fetish), fiaccandolo come un moderno sansone, si perchè il potere di Chuck proviene dal coeffivente superfice-pelo
P.S. In" L'urlo di chen terrorizza anche l'occidente" bruce batte Chuck Norris, ma è da notare che lo comincia a menare solo dopo avergli strappato i peli del petto (moolto fetish), fiaccandolo come un moderno sansone, si perchè il potere di Chuck proviene dal coeffivente superfice-pelo
Piu che un mito era un genio. La filmografia di Bruce Lee in realta era come lui, molto complessa, non si può liquidare in due parole e lo stesso suo modo di recitare và studiato di conseguenza.
Per far Capire la complessità della cosa per esempio la scena in questione è volutamente fatta in quel modo, lo status symbol del periodo in cui gira l’urlo di Chen era proprio quello, chuck norris rappresentava il vincente, americano virile, e invincibile stereotipo del’attegiamento della stessa AMERICA nei confronti del resto del mondo sempre in quel periodo. I parametri estetici erano diversi da quelli di oggi, proprio nella folta peluria era identificata la virilità di contro chi era diverso (meno possente fisicamente, glabro, di carnagione non bianca) veniva rifiutato da quel tipo di societa, LEE gira la scena andando a colpire norris proprio nel punto simbolo rispetto a quanto detto prima con tutti i significati simbolici del caso. Il grande riscontro di pubblico derivava anche da quello che LEE voleva rappresentare incarnando la rivincita di chi spesso non poteva averla, una cosa rivoluzionaria per quel tempo espressa con i mezzi di comunicazione di massa. LEE è una legenda non a caso.
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« Risposta #9 inserita:: Maggio 23, 2014, 23:05:26 »
A me Bruce non ha mai appassionato come attore, l'ho apprezzato molto più come artista marziale e per ciò che ha elaborato. Ovvio che conosco i suoi films a memoria e periodicamente li rivedo ma a livello recitativo preferisco De Niro e Al Pacino.
« Risposta #10 inserita:: Maggio 24, 2014, 08:36:56 »
Zero su zero, come già detto, purtroppo ha incrementato i miti tamarri, ma con la recitazione non ha niente a che vedere. Parere di un amico, aiuto regista.
« Risposta #11 inserita:: Maggio 26, 2014, 17:52:41 »
Lo ripeto: Lee era il REGISTA dei suoi film.
Il che significa -tra le altre cose- che si circondava di attori che recitassero, riservandosi solo la parte che gli riusciva bene: l'azione.
Non si può proprio dire che avesse più espressioni di "miagolante" e "incavolato nero", ma quelle due espressioni bastavano, tanto non è che dovesse fare parti di concetto, aveva ruoli del tipo di quelli di un altro attore le cui espressioni erano "col sigaro" "senza il sigaro" e che doveva solo puntare una pistola di scena...
Soprattutto parlano le inquadrature, i movimenti di camera, gli accorgimenti per mostrare le mosse... Lee era poco interessato alla propria recitazione, gli premeva di più rendere efficaci le scene di azione; che in effetti lo sono ancora [anche quando tutto il resto...]. Emblematico è il suo progetto di Game of Death, che non mostra granchè a parte una ragionata successione di differenti combattimenti... a differenza di quello che poi HANNO FATTO di quel film... che è altro.
Eppure...
Ne "l'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente", proprio all'inizio, il protagonista entra in un ristorante e si accinge ad ordinare, salvo rendersi conto di potersi permettere giusto pane e coperto... l'espressione lì è perfetta, la reazione "opporcocane" è recitata e sentita.
Piccoli momenti anche ne "i tre dell'Operazione Drago", sulla nave, quando prende in giro il rissoso americano...
Punte di recitazione in forma di "dialogo/espressione" in una normalità in cui questa forma di recitazione era secondaria.
Two cents, ne?
^_^
« Ultima modifica: Maggio 26, 2014, 17:55:35 da Landarr »