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1140352 Messaggi in 46571 Discussioni da 34340 utenti
Ultimo utente: Aktarusq79
« Risposta #105 inserita:: Novembre 15, 2008, 18:52:13 »
Grazie amico Kether per i tuoi interventi sempre precisi e pieni di ottime informazioni! Ti meriti minimo una birra ^_____^ Se mai passi per Roma fammi sapere ok! Ehhehe ^_^
Volevo aggiungere questo: l'ente morale Aikikai di Italia non c'entra nulla con questa storia. Pertanto vi pregherei di non coinvolgere mai questa associazione che sinora si è sempre comportata in modo pulito. Grazie.
SG
pienamente d'accordo. il mio riferimento all'aikikai era per dire che, vista la qualifica di ente morale e gli alti fini che si propone come associazione, essendo una emanazione (anche se non l'unica) dell'honbu dojo ed essendo infine diretta da persone che hanno fatto la storia dell'aikido italiano, sarebbe auspicabile una loro presa di posizione considerando che ad aver fatto questo ignobile gesto è un loro rappresentante, se non sbaglio addirittura godan, cioè qualcuno che dopo aver ricevuto gradi tecnici ha ricevuto un grado conferito in virtù di qualità morali (sempre in ambito aikidoistico ovviamente). sarebbe bello che l'aikikai, come "madre" di questo gruppo/maestro impazzito rimettesse le cose a posto. molti potrebbero pensare che questo "lasciar fare" potrebbe essere anche intenzionale al fine di creare un precedente utilizzabile poi dall'aikikai italia stessa. questo non renderebbe giustizia nè all'aikikai d'italia, nè all'aikikai intenazionale che ne autorizza l'esistenza, nè ai tanti maestri e praticanti onesti che ne fanno parte. imho.
Penso che come per qualsiasi associazione o federazione, non sia compito (ne giusto) della struttura stessa rispondere ai comportamenti negativi dei suoi elementi. Piuttosto dovrebbe essere la comunità dei praticanti a lamentarsi ed a agire (come d'altronde stiamo facendo). In finale si sono permesse cose ben peggiori in giro per l'Italia come quelli che hanno gradi elevati provenendo da corsi Winzippati.
« Risposta #108 inserita:: Novembre 16, 2008, 13:27:07 »
Vedere maestri che cercano di brevettare marchi di nomi di arti marziali mi intristisce…..non è questa la “Via” giusta e secondo me è la cosa peggiore che possano fare di un “prodotto”che dovrebbe essere aperto a tutti……ma si sa ognuno è libero di scegliersi la propria “Via”. Non dovrebbe esserci mercimonio alla pratica dell’Arte qualsiasi essa sia…… Buona pratica a tutti
Volevo aggiungere questo: l'ente morale Aikikai di Italia non c'entra nulla con questa storia. Pertanto vi pregherei di non coinvolgere mai questa associazione che sinora si è sempre comportata in modo pulito. Grazie.
SG
pienamente d'accordo. il mio riferimento all'aikikai era per dire che, vista la qualifica di ente morale e gli alti fini che si propone come associazione, essendo una emanazione (anche se non l'unica) dell'honbu dojo ed essendo infine diretta da persone che hanno fatto la storia dell'aikido italiano, sarebbe auspicabile una loro presa di posizione considerando che ad aver fatto questo ignobile gesto è un loro rappresentante, se non sbaglio addirittura godan, cioè qualcuno che dopo aver ricevuto gradi tecnici ha ricevuto un grado conferito in virtù di qualità morali (sempre in ambito aikidoistico ovviamente). sarebbe bello che l'aikikai, come "madre" di questo gruppo/maestro impazzito rimettesse le cose a posto. molti potrebbero pensare che questo "lasciar fare" potrebbe essere anche intenzionale al fine di creare un precedente utilizzabile poi dall'aikikai italia stessa. questo non renderebbe giustizia nè all'aikikai d'italia, nè all'aikikai intenazionale che ne autorizza l'esistenza, nè ai tanti maestri e praticanti onesti che ne fanno parte. imho.
Penso che come per qualsiasi associazione o federazione, non sia compito (ne giusto) della struttura stessa rispondere ai comportamenti negativi dei suoi elementi. Piuttosto dovrebbe essere la comunità dei praticanti a lamentarsi ed a agire (come d'altronde stiamo facendo). In finale si sono permesse cose ben peggiori in giro per l'Italia come quelli che hanno gradi elevati provenendo da corsi Winzippati.
SG
P.S. un saluto caloroso a te e a tua moglie
ciao zato, in tanto grazie per il saluto che ricambiamo altrettanto calorosamente! per quanto riguarda il quote sopra, non voglio insistere all'infinito ma vorrei ricordare come anticamente far parte di una scuola (in questo caso l'aikikai) fosse prima che un onore una responsabilità. ogni azione, combattimento o questione pubblica e privata poteva infangare il nome della scuola e portare a punizioni, espulsioni o in tempi più barbari anche a soluzioni estreme. mi chiedo cosa significhi oggi al di là di un diploma scritto in caratteri di difficile comprensione e una copertura assicurativa annuale, cosa significhi davvero appartenere ad una scuola che nel caso specifico è denominata ente morale (perchè la teoria è bella, ma bisogna farla seguire dalla pratica). visto che è nella natura delle cose che il membro di un gruppo ne tradisca finalità e princìpi, credo sia altrettanto naturale che chi sta al vertice, oltre a dispensare gradi non tecnici come il godan (quindi gradi di cosa? serietà? moralità?) si prenda la responsabilità di controllare e dirigere, e in certi i casi aggiustare, le azioni dei loro iscritti e rappresentanti. che cosa significa proporsi come maestro di una tale federazione se poi non si può riscontrare nell'operato di tale maestro una comunione di intenti e azioni con quelle della federazione stessa? e che cosa significa da parte della federazione riconoscere un maestro come suo rappresentante se poi il tutto si riduce a quote annuali da versare tramite vaglia postale? io credo fermamente che qualcuno dovrebbe dare una tirata d'orecchie a questo signore e in primis dovrebbe farlo la federazione di cui si vanta di esser membro e maestro. oneri e onori, insomma, ma prima di tutto oneri. non escludo che non sia già stato redarguito per carità e non pretendo che ciò avvenga in pubblico, ma purtroppo non escludo neanche che ci siano tanti ponzio pilato che come al solito, non solo nell'aikikai, fanno parte della federazione/gruppo/associazione ma si adagiano sul "noi siamo la parte buona, poi ci sono le mele marce e non sta a noi occuparcene". con buona pace degli allievi che quando scelgono un maestro (purtroppo) lo scelgono anche in base alla scuola e federazione. del resto non credo che neanche tu amico mio permetteresti che in futuro un tuo allievo e rappresentante dell'IKAF facesse una simile idiozia senza fargliela scontare, in primis sul tatami!
« Risposta #111 inserita:: Novembre 17, 2008, 11:05:05 »
nulla da eccepire all'ottimo post di beno. dovrebbe essere cosi. quello che frega è il "dovrebbe". oggi, vado oltre al fatto specifico, purtroppo i tempi odierno sono molto diversi. oggi si aderisce a questa o a quella struttura per finalità diverse (anche nobili) dall'accettazione della "mission" (per usare un linguaggio manageriale) o dall'anima (per usare un'altro linguaggio) della struttura, quindi valori, modi di stare e di fare l'associazione (a partire dal proprio dojo), modi di rapportarsi con i compagni di avventura, sentirsi membri di una associazione e non singoli invidiosi, competitivi, falsi con il dojo vicino (anche della stessa federazione/ente/EPS) ecc. ecc.
e quindi cosa fare? personalmente ho risolto il problema untra selezionando i "compagni" di viaggio. e i miei compagni di viaggio (per essere tali ) devono darmi sensazioni forti di "tensione" morale, di voglia di praticare divertendosi, di reali appassionati (senza eccedere nel fanatismo) dell'arte. in poche parole non me ne fotte a quale struttura e/o federazione fanno parte, non mi interessa sul come mettono il mignolo del piede sinistro quando fanno ikkio, mi interessa vederli sorridere mentre praticano (anche virtualmente quando stiamo su questo forum) con me, e che insieme a me si scambiamo/interagiamo sensazioni e divertimento
nulla da eccepire all'ottimo post di beno. dovrebbe essere cosi. quello che frega è il "dovrebbe". oggi, vado oltre al fatto specifico, purtroppo i tempi odierno sono molto diversi. oggi si aderisce a questa o a quella struttura per finalità diverse (anche nobili) dall'accettazione della "mission" (per usare un linguaggio manageriale) o dall'anima (per usare un'altro linguaggio) della struttura, quindi valori, modi di stare e di fare l'associazione (a partire dal proprio dojo), modi di rapportarsi con i compagni di avventura, sentirsi membri di una associazione e non singoli invidiosi, competitivi, falsi con il dojo vicino (anche della stessa federazione/ente/EPS) ecc. ecc.
e quindi cosa fare? personalmente ho risolto il problema untra selezionando i "compagni" di viaggio. e i miei compagni di viaggio (per essere tali ) devono darmi sensazioni forti di "tensione" morale, di voglia di praticare divertendosi, di reali appassionati (senza eccedere nel fanatismo) dell'arte. in poche parole non me ne fotte a quale struttura e/o federazione fanno parte, non mi interessa sul come mettono il mignolo del piede sinistro quando fanno ikkio, mi interessa vederli sorridere mentre praticano (anche virtualmente quando stiamo su questo forum) con me, e che insieme a me si scambiamo/interagiamo sensazioni e divertimento
anche se non sono aikidoka, ma scarso karateka non posso che quotare l'intervento, che vale per il nostro mondo marziale (e non)
« Risposta #116 inserita:: Maggio 19, 2015, 18:30:46 »
[quote link=topic=37122.msg1153759724#msg1153759724 date=1226592660] Per questo ho invitato alla calma seppure comprendo il fervore. Quando vi è una forzatura, di qualsiasi tipo allora i nostri cuori se sono sinceri rispondono contro queste azioni.
Per quanto concerne i ragazzi di San Marino: sono impossibilitati a creare volantini etc etc. Una diffida è sempre una diffida. Ovviamente attendono (e attenderemo) con ansia il verdetto dell'ufficio brevetti. Rimane pur sempre però l'idea che vi siano azioni simili nate con l'intento di chiudere la bocca alla gente.
Pertanto qualcosa è stata fatta e non è giusto starsene in silenzio. Troppe cose già passano in silenzio senza poterle denunciare. Un'ingiustizia rimane sempre un'ingiustizia, da qualsiasi punto lo si guardi.
Per ciò che mi concerne chiederò a chi ha scritto tale post di cancellarlo così siete più felici.
Dr. Sung Gyun [/quote]
Come si è evoluta questa situazione, non ne ho più sentito parlare...