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Ultimo utente: Aktarusq79
« Risposta #16 inserita:: Gennaio 17, 2014, 14:30:25 »
benvenuto anche a te Dekkart, mi fa piacere aver movimentato il forum,di aneddoti ne ho molti ma non vorrei che fossero OT,dato che riguardano più la vita passata con il M°Bianchi che la tecnica in particolare. Per quanto riguarda la sfida di cui parli è avvenuta veramente,ma inizialmente doveva essere una dimostrazione di accademia,poi chi ci ospitava (non vorrei ricordare male ma mi sembra il M°Barioli) ha suggerito di fare incontrare alcuni nostri allievi con i suoi di Ju Do.Purtroppo le regole erano quelle dei Judoka per cui ai nostri era vietato usare le gambe per sforbiciare ed altro,in pratica non si potevano utilizzare tutte quelle tecniche cui ho accennato nel mio post iniziale,quindi l'arbitro continuava a fischiare.La conclusione è stata che noi abbiamo vinto solo un incontro e perchè il nostro allievo è caduto sopra l'avversario lasciandolo a terra senza fiato. Se il moderatore me lo concederà vi darò qualche notizia in più. Gianni
Ciao Roberto, sono Giacomo Priano probabilmente tu non ti ricordi di me, anch'io sono stato allievo di Devoto, ho iniziato nel 1969 insieme a mio fratello, credo che tu fossi già marrone o nera: ti ricorderai sicuramente di Salvatore Barbucci. Le considerazioni che hai fatto sul JJ le posso condividere sino ad un certo punto, perchè è proprio in quegli anni che è cominciato l'agonismo con la FIK e quindi le cose hanno cominciato a cambiare (in meglio o in peggio, non saprei). Io ho lasciato Devoto nel 1980 e ho iniziato a fare karate proprio con un allievo di Parisi, ma non ho trovato il karate adatto ai miei scopi (che tra parentesi erano quelli di poter applicare il jj con un avversario che ti prendesse a calci e pugni) e quindi sono passato al full contact (e poi alla kick boxe) che ho trovato migliore per alcune ragioni che adesso non sto a elencare. Mi spiego meglio; praticando jj per 10 anni, non ho avuto problemi a passare a discipline diverse quali il judo o la kick boxing, mentre invece gente che ho conosciuto e che aveva praticato karate o judo si trovava poi in difficoltà con discipline totalmente diverse da quella di origine. Ma, sottolineo, è un fatto puramente personale. D'altronde mi pare che proprio Bianchi sostenesse che i settori erano propedeutici allo studio della difesa personale. E quindi, se è personale, ognuno la vede a modo suo. Comunque, mi ha fatto piacere avere tue notizie e sapere che sei ancora in attività (ma le altre arti non sono mica le bocce, eh?)
Ciao Giacomo, certo che mi ricordo di te, ed è un piacere risentirti, e ricordo anche che eri molto forte!!! Un osso duro!!! Dopo tanti anni di karate, con anche qualche puntata agonistica, nel 2012 ho smesso per vari motivi, ma soprattutto perchè ero arrivato al "capolinea" e non provavo più stimoli. Qualche anno prima ho conosciuto il Maestro Didier Leclinche, maggiore della Gendarmeria di Mentone e comandante del PSIG ( sorta di NOCS francesi ). Si tratta di una persona estremamente piacevole ed equilibrata, con il quale mi sono trovato molto bene, in un'atmosfera sempre molto amichevole e rilassata, senza "inutili" marzialità e stress. Si pratica KOROHO . Si tratta di difesa personale ed è un compendio di molte discipline ( www.worldasianselfdefense.com ). Secondo me è molto valido, e soprattutto MI DIVERTO. Come vedi " non gioco a bocce!!!! ". Saluti a tutti. Roberto
« Ultima modifica: Gennaio 17, 2014, 15:06:00 da hiro »
benvenuto anche a te Dekkart, mi fa piacere aver movimentato il forum,di aneddoti ne ho molti ma non vorrei che fossero OT,dato che riguardano più la vita passata con il M°Bianchi che la tecnica in particolare. Per quanto riguarda la sfida di cui parli è avvenuta veramente,ma inizialmente doveva essere una dimostrazione di accademia,poi chi ci ospitava (non vorrei ricordare male ma mi sembra il M°Barioli) ha suggerito di fare incontrare alcuni nostri allievi con i suoi di Ju Do.Purtroppo le regole erano quelle dei Judoka per cui ai nostri era vietato usare le gambe per sforbiciare ed altro,in pratica non si potevano utilizzare tutte quelle tecniche cui ho accennato nel mio post iniziale,quindi l'arbitro continuava a fischiare.La conclusione è stata che noi abbiamo vinto solo un incontro e perchè il nostro allievo è caduto sopra l'avversario lasciandolo a terra senza fiato. Se il moderatore me lo concederà vi darò qualche notizia in più. Gianni
Grazie Nonno Gianni, penso che tutti siano interessati a tutti gli aneddoti sulla vita e sullo stile di Bianchi che è stato così importante per il ju jitsu in Italia. In mio attuale maesrtro di Judo e Ju jitsu, allievo di Tadashi Koike, mi aveva raccontato che all'epoca i judoka avevano paura delle forbici volanti, quindi il fatto che furono vietate non mi stupisce. Una cosa che mi incuriosisce è il regolamento dei combattimenti che ci hai illustrato. Immagino si finisse ben presto a terra, quasi una via di mezzo tra brazilian jj e MMA. Furono fatti dei tornei? Non c'è nessuno che sia ancora in grado di far rivivere il Metodo Bianchi autentico?
« Risposta #20 inserita:: Gennaio 19, 2014, 15:35:30 »
Alle volte nel combattimento partivamo dalla posizione in ginocchio afferrando bavero e manica del gi,e le regole erano quelle che ho descritto.Oggi come ho già detto a Hiro non mi risulta che venga praticato quello originale,proprio perchè i tempi sono cambiati e i vari maestri che si sono succeduti hanno dovuto adeguarsi ai nuovi regolamenti . La vita allora era più semplice dal punto di vista delle leggi,venivamo dal caos della guerra,mentre oggi se in caso di aggressione ti difendi troppo duramente finisci nei guai.Vi racconterò prossimamente alcuni aneddoti che vi faranno capire meglio come ci comportavamo. Gianni
« Risposta #21 inserita:: Gennaio 19, 2014, 17:25:25 »
Comunque nella palestra di salita Famagosta ho fatto in tempo ad andarci anche io. Ero agli inizi, forse cintura gialla e ci sono stato con Devoto ed altri suoi allievi. Non ricordo il motivo, ma credo che c'entrasse proprio lo studio di un regolamento di gara. Ovviamente Bianchi non c'era già più , mi pare che ci fossero i Comotto, padre e figlio. L'atmosfera era indubbiamente molto particolare, dava l'idea di uno di quei posti pieni di storia. Il tappeto, in particolare, sembrava che fosse stato coperto con un vecchio telone di camion, di quelli di una volta, per l'appunto di tela, ma lo avevamo dello stesso tipo alla CALGJ (cosa ci fosse sotto quei teloni non l'ho mai saputo, magari non c'era nulla) Dai Gianni, non hai capito che stiamo tutti aspettando qualche altro racconto?
Alle volte nel combattimento partivamo dalla posizione in ginocchio afferrando bavero e manica del gi,e le regole erano quelle che ho descritto.Oggi come ho già detto a Hiro non mi risulta che venga praticato quello originale,proprio perchè i tempi sono cambiati e i vari maestri che si sono succeduti hanno dovuto adeguarsi ai nuovi regolamenti . La vita allora era più semplice dal punto di vista delle leggi,venivamo dal caos della guerra,mentre oggi se in caso di aggressione ti difendi troppo duramente finisci nei guai.Vi racconterò prossimamente alcuni aneddoti che vi faranno capire meglio come ci comportavamo. Gianni
Io personalmente ho cominciato con la Kickboxing, per passare dobpo diversi anni al ju jitsu metodo Bianchi in fijilkam qui a Milano (fino alla cintura marrone), per passare infine al Judo e al Goshin Jutsu per la difesa personale. Con il senno di poi devo dire che il metodo Bianchi a me proposto era purtroppo statico, ingessato, non adattivo. Ho trovato la mia via nella sintesi delle varie esperienze ed il judo mi ha aperto gli occhi su tante situazioni. Ecco perchè penso che il ju jitsu del quale parli, sarebbe oggi molto interessante. C'è più informazione e richieste mirate rispetto ad un tempo. Da quello che racconti, il Metodo Bianchi non era solo accademia, oggi purtroppo spesso non è così.
« Risposta #23 inserita:: Gennaio 23, 2014, 00:46:19 »
Ciao a tutti, sono un utente appena iscritto! Sono un praticante di ju jitsu yoshin-ryu integrato anche con tecniche del metodo bianchi, approfitto del thread per chiedervi alcune cose; prima di tutto perché oggi il metodo bianchi viene così denigrato e snobbato ovvero considerato obsoleto? Io lo trovo appassionante e completo.
Ciao a tutti, sono un utente appena iscritto! Sono un praticante di ju jitsu yoshin-ryu integrato anche con tecniche del metodo bianchi, approfitto del thread per chiedervi alcune cose; prima di tutto perché oggi il metodo bianchi viene così denigrato e snobbato ovvero considerato obsoleto? Io lo trovo appassionante e completo.
Personalmente ti dico che quando ho studiato il Metodo Bianchi mi sono state presentate le tecniche di settore e le abbiamo ripetute allo sfinimento, ma mai calandole in un contesto reale, quasi sempre in collaborativo, con poco randori/sparring. Tralascio il discorso sull'efficacia e applicabilità di alcune tecniche, perchè si aprirebbe una discussione infinita. Il Metodo Bianchi ha sicuramente delle tecniche valide, ma spesso (sentendo anche altri commenti in altri post) è insaegnato in maniera rigida e non adattiva.
Personalmente ti dico che quando ho studiato il Metodo Bianchi mi sono state presentate le tecniche di settore e le abbiamo ripetute allo sfinimento, ma mai calandole in un contesto reale, quasi sempre in collaborativo, con poco randori/sparring. Tralascio il discorso sull'efficacia e applicabilità di alcune tecniche, perchè si aprirebbe una discussione infinita. Il Metodo Bianchi ha sicuramente delle tecniche valide, ma spesso (sentendo anche altri commenti in altri post) è insaegnato in maniera rigida e non adattiva.
tu come faresti ad adattare un programma tecnico per renderlo applicabile?
« Risposta #26 inserita:: Gennaio 23, 2014, 09:56:14 »
Applicare il princio di una tecnica ad altri possibili attacchi di uke (quindi diversi da quelli previsti dalla tecnica canonica). Provare ad applicare i principi delle tecniche in situazioni non collaborative, anche per testarle e: verificare se ben si adatta con le caratteristiche di tori (sentire propria la tecnica) e capire cosa fare se la tecnica non riesce (in questo ad esempio ho sempre apprezzato l'idea dei concatenamenti del Bianchi)
« Risposta #27 inserita:: Gennaio 23, 2014, 18:30:17 »
So che molte palestre di ju jitsu metodo bianchi integrano anche gli atemi del karate shotokan compreso la mia, ma da dove è nata questa cosa? Non credo che il M° Bianchi abbia avuto il tempo anche di imparare lo shotokan... Inoltre a me piacerebbe molto conoscere i nomi giapponesi delle rispettive tecniche di settore, a parte alcune del settore B che sono simili a quelle di judo(seoi nage,o'goshi ecc.)
So che molte palestre di ju jitsu metodo bianchi integrano anche gli atemi del karate shotokan compreso la mia, ma da dove è nata questa cosa? Non credo che il M° Bianchi abbia avuto il tempo anche di imparare lo shotokan... Inoltre a me piacerebbe molto conoscere i nomi giapponesi delle rispettive tecniche di settore, a parte alcune del settore B che sono simili a quelle di judo(seoi nage,o'goshi ecc.)
Mi pare di capire che tu pratichi in una scuola Fijlkam, se così fosse il metoto Bianchi è solo una delle componenti del jujitsu Fijlkam, peraltro modificato rispetto al metodo originario da almeno due Maestri (Orlandi e Bagnulo). il jujitsu Fijlkam ha quindi una componente di judo, di hontay ryu e per gli atemi karate (in genere shotokan). Queste modifiche chiaramente non hanno nulla a che fare con il Maestro Bianchi ma sono integrazioni via via inserite nel tempo dalla federazione stessa.
« Risposta #29 inserita:: Gennaio 23, 2014, 20:12:22 »
Sinceramente noi siamo affiliati con ASI, noi facciamo riferimento molto piu ad Orlandi che Bagnulo perchè il primo ha diciamo preservato molte tecniche rispetto a Bagnulo.