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| | |-+  La sottile linea rossa (forse OT e forse no)
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Autore Discussione: La sottile linea rossa (forse OT e forse no)  (Letto 150 volte)
carlo
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La sottile linea rossa (forse OT e forse no)
« inserita:: Luglio 11, 2007, 09:46:57 »

USA 1998
Regia: Terrence Malick
Durata: 170 minuti
Cast: Sean Penn, Adrien Brody, George Clooney, John Cusack, Woody Harrelson, Nick Nolte, John Travolta

Un principio che ricorre spesso nelle Arti marziali, è quello di considerarel un metodo, un modo, una Via (“Do”, in giapponese) per l’automiglioramento. In altri termini, eliminata o comunque ridotta la necessità di confrontarsi con nemici o aggressori esterni, gli stessi metodi, opportunamente adattarti ed impiegati, possono essere impiegato per affrontare le nostre “parti oscure”, i nostri difetti, le nostre paure, i nostri Ego. Ueshiba Morihei, il fondatore dell’Aikido, affermava spesso che “la più grande vittoria è la vittoria su sé stessi”, rievocando quanto affermato da altri Maestri in altri tempi ed altri luoghi.

In questo film, anomalo sotto molti aspetti, ritroviamo questo concetto: ancor prima di combattere contro un nemico fisico e visivamente individuabile, ciascuno dei protagonisti si trova ad affrontare i propri demoni. Come spesso accade in questi casi, la trama racconta poco, ed il film va visto, lasciato decantare, meditato e magari rivisto. Come detto, un film anomalo: girato da un regista dopo vent’anni dalla sua pellicola precedente, è un film di guerra dove per i primi quaranta minuti non c’è uno sparo e dove tutti e nessuno sono protagonisti “strictu senso”. Ciascuno dei personaggi incarna, per certi aspetti, un carattere, una personalità, un aspetto di ciascuno di noi per come è e come potrebbe essere. Ciascuno di loro, vinto o vincitore sul campo di battaglia, esce innegabilmente piegato dal confronto con la Natura e col Destino, che concedono alle pedine umane con cui giocano giusto la possibilità di farsi le solite domande, a cui quasi nessuno ha voglia e coraggio di darsi una risposta.

Un film del genere non poteva passare inosservato, nel bene e nel male, ed infatti, per quanto possano valere i riconoscimenti, è stato premiato con un Orso d'oro a Berlino per Malick e sette nomination agli oscar, ma nessuna statuetta

“Un poema triste, soffocato e malinconico sulle cose della natura e sulla natura delle cose, uomo compreso”
(Bruno Fornara).
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Re: La sottile linea rossa (forse OT e forse no)
« Risposta #1 inserita:: Luglio 11, 2007, 10:06:12 »

E' uno dei più bei film che abbia mai visto.
La sua sfortuna è stata essere uscito troppo vicino a "Salvate il SOldato Ryan", che ne ha totalmente offuscato la presenza nelle sale.
La gente ha preferito vedere i manichini gommati esplosivi sprizza sangue, che riflettere su cosa è davvero la guerra (che volendo di sangue e ferite realistiche se ne vedono anche in questo film, anche se con meno protagonismo).
Gli oscar non glieli hanno dati per i motivi sopra e per il fatto che il resgista era troppo "outsider" dal giro.
Colonna sonora di Hans Zimmer indimenticabile.
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Orsobruno77
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Re: La sottile linea rossa (forse OT e forse no)
« Risposta #2 inserita:: Luglio 11, 2007, 13:56:20 »

film eccezionale, come tutti quelli di mallick.

ha doti visive straordinarie, la fotografia è sempre ciò che permette una lettura corretta dei suoi film.

a parte il messaggio della sceneggiatura...sempre profondo e mai scontato.

non credo sia giusto definirlo un film di guerra, e di conseguenza sbagliarono a farlo uscire poco prima del film di spielberg. doveva uscire dopo e con una campagna pubblicitaria diversa.

la guerra qui è come in apocalypse now...un mezzo per raccontare l'uomo.

p.s.: real world, per esempio è stato pubblicizzato come se l'attore protagonista fosse l'irlandese...solo perchè andava di moda in quel periodo, mente il protagonista maschile è bale.

questo per dire che la distribuzione e la pubblicità sono fondamentali per il successo di un film ai botteghini...

« Ultima modifica: Luglio 11, 2007, 13:59:14 da orsobruno77 » Registrato

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Re: La sottile linea rossa (forse OT e forse no)
« Risposta #3 inserita:: Luglio 18, 2007, 07:46:33 »

E' uno dei più bei film che abbia mai visto.
La sua sfortuna è stata essere uscito troppo vicino a "Salvate il SOldato Ryan", che ne ha totalmente offuscato la presenza nelle sale.
La gente ha preferito vedere i manichini gommati esplosivi sprizza sangue, che riflettere su cosa è davvero la guerra (che volendo di sangue e ferite realistiche se ne vedono anche in questo film, anche se con meno protagonismo).
Gli oscar non glieli hanno dati per i motivi sopra e per il fatto che il resgista era troppo "outsider" dal giro.
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