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Autore
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Discussione: La sottile linea rossa (forse OT e forse no) (Letto 151 volte)
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carlo
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USA 1998 Regia: Terrence Malick Durata: 170 minuti Cast: Sean Penn, Adrien Brody, George Clooney, John Cusack, Woody Harrelson, Nick Nolte, John Travolta
Un principio che ricorre spesso nelle Arti marziali, è quello di considerarel un metodo, un modo, una Via (“Do”, in giapponese) per l’automiglioramento. In altri termini, eliminata o comunque ridotta la necessità di confrontarsi con nemici o aggressori esterni, gli stessi metodi, opportunamente adattarti ed impiegati, possono essere impiegato per affrontare le nostre “parti oscure”, i nostri difetti, le nostre paure, i nostri Ego. Ueshiba Morihei, il fondatore dell’Aikido, affermava spesso che “la più grande vittoria è la vittoria su sé stessi”, rievocando quanto affermato da altri Maestri in altri tempi ed altri luoghi.
In questo film, anomalo sotto molti aspetti, ritroviamo questo concetto: ancor prima di combattere contro un nemico fisico e visivamente individuabile, ciascuno dei protagonisti si trova ad affrontare i propri demoni. Come spesso accade in questi casi, la trama racconta poco, ed il film va visto, lasciato decantare, meditato e magari rivisto. Come detto, un film anomalo: girato da un regista dopo vent’anni dalla sua pellicola precedente, è un film di guerra dove per i primi quaranta minuti non c’è uno sparo e dove tutti e nessuno sono protagonisti “strictu senso”. Ciascuno dei personaggi incarna, per certi aspetti, un carattere, una personalità, un aspetto di ciascuno di noi per come è e come potrebbe essere. Ciascuno di loro, vinto o vincitore sul campo di battaglia, esce innegabilmente piegato dal confronto con la Natura e col Destino, che concedono alle pedine umane con cui giocano giusto la possibilità di farsi le solite domande, a cui quasi nessuno ha voglia e coraggio di darsi una risposta.
Un film del genere non poteva passare inosservato, nel bene e nel male, ed infatti, per quanto possano valere i riconoscimenti, è stato premiato con un Orso d'oro a Berlino per Malick e sette nomination agli oscar, ma nessuna statuetta
“Un poema triste, soffocato e malinconico sulle cose della natura e sulla natura delle cose, uomo compreso” (Bruno Fornara).
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nana korobi ya oki E Bas il Profeta disse: " Va', e che Deng Denghete Deng sia la tua unica legge!" "Vai, presentati, osserva, chiedi, pratica, osserva, valuta, decidi" (legge di Grunf) "Ma se, come marzialisti e come uomini, decideremo di usare la nostra arma migliore (il cervello) credo che aiuteremo noi stessi, le nuove leve ed il mondo marziale in generale, che ne ha tanto ma tanto bisogno !" (scritto dall'utente Fightland)
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cooks71
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E' uno dei più bei film che abbia mai visto. La sua sfortuna è stata essere uscito troppo vicino a "Salvate il SOldato Ryan", che ne ha totalmente offuscato la presenza nelle sale. La gente ha preferito vedere i manichini gommati esplosivi sprizza sangue, che riflettere su cosa è davvero la guerra (che volendo di sangue e ferite realistiche se ne vedono anche in questo film, anche se con meno protagonismo). Gli oscar non glieli hanno dati per i motivi sopra e per il fatto che il resgista era troppo "outsider" dal giro. Colonna sonora di Hans Zimmer indimenticabile.
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Orsobruno77
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film eccezionale, come tutti quelli di mallick.
ha doti visive straordinarie, la fotografia è sempre ciò che permette una lettura corretta dei suoi film.
a parte il messaggio della sceneggiatura...sempre profondo e mai scontato.
non credo sia giusto definirlo un film di guerra, e di conseguenza sbagliarono a farlo uscire poco prima del film di spielberg. doveva uscire dopo e con una campagna pubblicitaria diversa.
la guerra qui è come in apocalypse now...un mezzo per raccontare l'uomo.
p.s.: real world, per esempio è stato pubblicizzato come se l'attore protagonista fosse l'irlandese...solo perchè andava di moda in quel periodo, mente il protagonista maschile è bale.
questo per dire che la distribuzione e la pubblicità sono fondamentali per il successo di un film ai botteghini...
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« Ultima modifica: Luglio 11, 2007, 13:59:14 da orsobruno77 »
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hidden_dragon
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E' uno dei più bei film che abbia mai visto. La sua sfortuna è stata essere uscito troppo vicino a "Salvate il SOldato Ryan", che ne ha totalmente offuscato la presenza nelle sale. La gente ha preferito vedere i manichini gommati esplosivi sprizza sangue, che riflettere su cosa è davvero la guerra (che volendo di sangue e ferite realistiche se ne vedono anche in questo film, anche se con meno protagonismo). Gli oscar non glieli hanno dati per i motivi sopra e per il fatto che il resgista era troppo "outsider" dal giro. Colonna sonora di Hans Zimmer indimenticabile.
quoto
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Tutti gli imperi sono condannati ad espandersi fino alla loro dissoluzione.
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