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1140119 Messaggi in 46566 Discussioni da 34340 utenti
Ultimo utente: Aktarusq79
Questo é un esempio di pratica del Chi Sau nello Hung Gar. Questo é il mio maestro, Sifu Mak Che Kong. -> No, non é copiato né arriva dal Wing Chun. Questa pratica é tradizionale ed é stata tramandata dal lignaggio di Wong Lee, studente di Lam Sai Wing che ha ereditato anche forme pre-Wong Fei Hung. Lo Hung Gar "antico" faceva piú affidamento sull'omino di legno come il Wing Chun (venivano praticati assieme dalla societá segreta HungMen, sulle Opera Boat del golfo di Canton, storie di mafia) piuttosto che sugli anelli di ferro.
« Risposta #1 inserita:: Novembre 16, 2011, 09:52:57 »
Finalmente ho avuto il tempo di vedere con calma il video. Almeno "esteticamente" mi appare piu' simile al tuei shou del TJQ che al Chi Sau del Wing Chun. Come tipo di lavoro direi che e' tipico di quasi tutte le scuole di HG, si tratta di un lavoro tratto dalle forme a due, anche se poi ognuno lo interpreta "a modo suo".
« Risposta #3 inserita:: Dicembre 07, 2011, 10:14:02 »
Se, come penso, e' un lavoro tratto dalla gung gee non e' nemmeno corretto parlare di tuei shou (quindi mi autocorreggo) ma di un lavoro specifico HG, non sparei dire se affine o differente dal tuei shou perche non conosco il 2'.
« Risposta #4 inserita:: Dicembre 07, 2011, 11:18:35 »
Anch'io non parlerei di tuei shou, così come concepito dal Taiji, ma di un lavoro specifico sulla sensibilità e adattabilità delle tecniche dello stile in discussione. Non conosco l'hung gar, ma si riconoscono comunque dopo il lavoro di sensibilità tecniche di contrattacco classiche. Secondo me un buon metodo per approfondire alcune tematiche.
Infatti, non è assolutamente Chi Sao, è come dice Jack una versione del Tuei Shou fatta anche abbastanza male tra l'altro,
Di dove sei? Io di Milano ma vivo all'estero. Vorrei provare il nostro TUI shou "fatto anche abbastanza male" con te. Purtroppo torno a casa solo ogni trimestre. Altrimenti puoi farti una vacanza a Budapest e venire a trovarci e correggerci. Peró noi pratichiamo Hong Quan non Tai Ji Quan sai.
Sappi che stai giudicando un maestro ed un lignaggio che pratica kung fu ogni giorno da quarant'anni, ci insegna per ore ed ore nonostante l'etá mantenendo posizioni basse e perfette che nemmeno ragazzini riescono a raggiungere. E chiede solo il rimborso spese, non centinaia di dollari come fanno altri.
Quali carte metti sul tavolo tu?
(ed io che pensavo che pubblicando un video di una pratica che NON c'é sulla rete, avrei suscitato commenti e domande rilevanti)
« Risposta #7 inserita:: Dicembre 08, 2011, 17:39:58 »
Ciao Funkave, mi chiamo Alessandro, ho visto il fimato da te postato e m' incuriosisce parecchio potresti spiegare i principi sui quali si basa l' esercizio da te postato ?
Di dove sei? Io di Milano ma vivo all'estero. Vorrei provare il nostro TUI shou "fatto anche abbastanza male" con te. Purtroppo torno a casa solo ogni trimestre. Altrimenti puoi farti una vacanza a Budapest e venire a trovarci e correggerci. Peró noi pratichiamo Hong Quan non Tai Ji Quan sai.
Sappi che stai giudicando un maestro ed un lignaggio che pratica kung fu ogni giorno da quarant'anni, ci insegna per ore ed ore nonostante l'etá mantenendo posizioni basse e perfette che nemmeno ragazzini riescono a raggiungere. E chiede solo il rimborso spese, non centinaia di dollari come fanno altri.
Quali carte metti sul tavolo tu?
(ed io che pensavo che pubblicando un video di una pratica che NON c'é sulla rete, avrei suscitato commenti e domande rilevanti)
Vabbe' adesso non fate a botte eh? cioe'..se se volete fate a botte ma non fate "sfide a tuei shou"...vi prego. abbiamo una reputazione da mantenere.
Mi spiace di non "aver suscitato commenti rilevanti", sara' che nelle varie scuole di Hung Gar che ho visitato in Italia, l'ho sempre visto fare.
Ciao Funkave, mi chiamo Alessandro, ho visto il fimato da te postato e m' incuriosisce parecchio potresti spiegare i principi sui quali si basa l' esercizio da te postato ?
Grazie Alessandro.
Ciao! Certamente, ho tradotto una cosetta scritta dal mio insegnante metá in ungherese metá in cinese, la grammatica fa pena ma spero che risponda almeno in parte alla tua curiositá!
1.Pratica principale Attrezzi: una corda, su pali o pavimento. Ció che viene insegnato ed a cui bisogna prestare attenzione: l'adesione non coinvolge solo braccia e mani ma é una pratica di tutto il corpo. Il corpo e le mani sono a volte rilassate (song), a volte tese (ji), a volte penetrano in avanti (jin), si ritirano (tui), o accolgono si distendono (shoufang). Viene cosí spiegato: „percepisci la forza (tingjing 听劲), i piedi afferrano il suolo (zhuadi), questa é la stabile posizione mabu (loushi mabu 落实 马步)” 2. Esercizio delle mani che si toccano 2.1 uno in fronte all'altro in luoshi mabu Ció che viene insegnato ed a cui bisogna prestare attenzione: la mano sostituisce la corda. Ci sediamo in una posizione del cavallo stabile. Aderiamo sia alla porta interna che esterna (neimen, waimen), usiamo le techiche che usiamo nelle forme. Le anche devono essere flessibili e vitali. Se una parte va oltre la mano, la tiriamo. Un peso di quattro liang sposta mille jin (siliang boqianjin 四両拨千斤)
2.2 in posizione offensiva: luoshi qianyang 落实钳羊马, dingbu 定步 Ció che viene insegnato ed a cui bisogna prestare attenzione: pratica della „mano ad ala” (bangshou 膀手), taglio della mano (geshou 割手), la tecnica della „ragazza che si guarda allo specchio” ovvero palmo rivolto al viso (meiren zhaojing 美人照镜) ed attacchi di mano (gongshou 攻手). Le anche e le mani sono vitali, sentono il contatto.
2.3 passi liberi: huobu danchishao 活步单黐手 Si applicano le tecniche precedenti con una sola mano in contatto, spostandosi fra posizioini non prestabilite. Ció che viene insegnato ed a cui bisogna prestare attenzione: tutte le parti del corpo rilasciano forza (fajing 发劲), questa é la forza del „corpo intero” (zhengti jing 整体劲). La mano dell’attaccante é rimossa dalla linea centrale e tirata nel vuoto yinjin luokong 引进落空 Da non dimenticare: le quattro direzioni orizzontali temono i colpi diretti, la linea centrale teme quelli trasversali (siping pa zhizhuang, ziwu pa hengchong 四平怕直撞，子午怕横冲)
3. Pratica delle tecniche della forma Gong Gee con passi
« Risposta #10 inserita:: Dicembre 12, 2011, 12:53:47 »
Verso 3' 47'' del video, il maestro va in estensione verso il compagno e fa tre scatti. Sembra che "frazioni" il movimento in più tempi per sorprendere e "mangiare" spazio. E' un po' come quando in combattimento si spezza il ritmo facendo dei piccoli scatti in avanti. Successivamente lo spiega e lo applica in varie situazioni, ma vorrei dei chiarimenti a riguardo. E' una tecnica precisa che allenate oppure fa parte di tecniche acquisite con l'esperienza - per così dire, istintive?
Verso 3' 47'' del video, il maestro va in estensione verso il compagno e fa tre scatti. Sembra che "frazioni" il movimento in più tempi per sorprendere e "mangiare" spazio. E' un po' come quando in combattimento si spezza il ritmo facendo dei piccoli scatti in avanti. Successivamente lo spiega e lo applica in varie situazioni, ma vorrei dei chiarimenti a riguardo. E' una tecnica precisa che allenate oppure fa parte di tecniche acquisite con l'esperienza - per così dire, istintive?
Esatto! Sono fondalmentalmente tecniche brevi che tolgono l'equilibrio ad un praticante che non abbia ancora un equilibrio molto sviluppato, oppure fanno raggiungere il gomito dell'avversario al fine di controllarne il suo ponte. Da quello che ho riassunto io, ma é la mia personale opinione, negli stili del sud il ponte (cioé quella forza che va dalla punta delle dita alla schiena) é separato dal resto del corpo, a differenza di quanto accade nel Taijiquan. É difficile contrastare questi riposozionamenti veloci delle mani dell'avversario, soprattuto in quanto l'applicazione mira ai gomiti. Questa tecnica la trovi precisamente in questa forma a circa 0:18 http://www.youtube.com/watch?v=aaFfBVoIvYY&feature=channel_video_title
é la mia personale opinione, negli stili del sud il ponte (cioé quella forza che va dalla punta delle dita alla schiena) é separato dal resto del corpo
Non sono d'accordo, ne sull'interpretazione del concetto di ponte ne sulla separazione tra le varie parti del corpo. Ma magari abbiamo solo interpretazioni differenti, oppure ci spieghiamo male.
Non sono d'accordo, ne sull'interpretazione del concetto di ponte ne sulla separazione tra le varie parti del corpo. Ma magari abbiamo solo interpretazioni differenti, oppure ci spieghiamo male.
Jack
Sí penso la seconda, mi esprimo diversamente, non é che siano separati, é che sono due cose diverse. Confondere il ponte con il corpo porta ad illusioni mentali a volte e provoca disequlibrio. Ti spiego perché penso questo. Mi sono allenato 1 anno e mezzo nel Chow Gar Tong Long. Ho incontrato due volte il Maestro (oggi Gran) Ip Chee Keung, quello che si fa calciare le palle nei video su youtube per intenderci. L'allemento era tutto e solo allenamento del ponte, secondo me non é nemmeno kung fu, lo chiamerei piú power yoga. Ad ogni modo questo Maestro era un pessimo insegnante, non faceva niente e giocava col cellulare durante gli stage, ma mi ricordo bene che ripeteva quattro cazzate ogni lezione ed una di queste era sempre "de badi is not the bridge, the bridge is not the body" o "no paua, no gud kung fu" sputacchiando fuori dalla bocca. Poi da quando pratico Hung Gar e ho avuto la possibilitá di conoscere quest'onestuomo che é Sifu Mak, anch'egli ci ha mostrato due modi di praticare delle tecniche, quella tradizionale del sud e quella del Taijiquan, dato che pratica anche quello, senza peró insegnarlo. Ci ha mostrato mooolto esplicitamente come una posizione del cavaliere rimane solida e ferma durante le appllicazioni, mentre il corpo é flessibile dall'omberlico in su. Ovviamente questo non include le transizioni dove ad esempio muovo il bacino per spostarmi da Sei Ping Ma a Ji Ng Ma per sferrare un pugno.
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