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1140007 Messaggi in 46562 Discussioni da 34340 utenti
Ultimo utente: Aktarusq79
« Risposta #105 inserita:: Aprile 09, 2013, 14:59:19 »
direi che chandler si riferisca alla saiga ryu io avevo letto il pettegolezzo, ma non ne conosco la fonte originaria, e l'ho citato sperando di avere qualche illuminazione a riguardo, ma non so dire altro
« Risposta #106 inserita:: Aprile 09, 2013, 22:19:24 »
Uno che usavano le armi da fuoco. Due, come dici tu, non erano diversi dai samurai. In pratica il mio amico la pensa esattissimamente come te, esimio Shiken, ma non saprei dirti da che fonte, sono discorsi da marzialisti fatti davanti a una birra il sabato sera e io più di tanto non so . Ah mi ha detto pure che nelle scuole di katori il nunjutsu era semplicemente l'arte della simulazione e che era una delle tante tecniche samuraiche, né più né meno. Buffo che lavoriamo con le bibliografie e non ce ne siamo scambiate manco una, in merito ma magari quando lo rivedo rimedio!
Ah mi ha detto pure che nelle scuole di katori il nunjutsu era semplicemente l'arte della simulazione e che era una delle tante tecniche samuraiche, né più né meno.
Su questo argomento, direi che circolano tante e diverse versioni ...
Uno che usavano le armi da fuoco. Due, come dici tu, non erano diversi dai samurai. In pratica il mio amico la pensa esattissimamente come te, esimio Shiken, ma non saprei dirti da che fonte, sono discorsi da marzialisti fatti davanti a una birra il sabato sera e io più di tanto non so . Ah mi ha detto pure che nelle scuole di katori il nunjutsu era semplicemente l'arte della simulazione e che era una delle tante tecniche samuraiche, né più né meno. Buffo che lavoriamo con le bibliografie e non ce ne siamo scambiate manco una, in merito ma magari quando lo rivedo rimedio!
il che non sembra essere sbagliato: nelle moderne scuole di ninjutsu si insegnano un complesso di cose in cui, tecnicamente, il ninjutsu propriamente detto erano lo spionaggio e tutte le carinerie inerenti già citate
« Ultima modifica: Aprile 10, 2013, 12:25:53 da Kagemusha »
« Risposta #114 inserita:: Aprile 11, 2013, 10:59:38 »
Un caro amico, che ringrazio tantissimo, mi ha segnalato che proprio Hayes ha scritto in uno dei suoi libri un breve paragrafo proprio sulla Saiga ryu. Se non altro ho una minima base e un minimo di riferimenti per vedere cosa si può trovare ...
PERO' .... secondo il principio "se tanto mi dà tanto", non so quanto possa essere attendibile ciò che Hayes scrive, visto quello che ho letto proprio nel paragrafo precedente a quello relativo alla Saiga ryu.
Parla infatti di Fuma Kotaro che, secondo le sue fonti, "apparteneva alla quinta generazione di capi jonin del Fuma ryu ninjutsu" ... Ovvero, stante questa informazione sembra che la tradizione ninja dei Fuma fosse già affermata e consolidata in un vero e proprio ryu ...
La domanda che sorge spontanea è da dove ha tirato fuori questa informazione???
Ciò che sappiamo su Kazama (o Fuma) Kotaro deriva dall'opera che lo stesso Hayes cita, ovvero lo Hojogodaiki (cronaca di cinque generazioni della famiglia Hojo di Odawara), composto agli inizi del periodo Edo da un certo Miura Joshin, ex vassallo proprio di questa famiglia. Viene narrato che fosse un bandito, ingaggiato tra gli ashigaru dell'esercito degli Hojo per guidare effettivamente un gruppo di "rappa", formato da circa 200 tra ladri e banditi della zona, con lo scopo specifico di fare incursioni notturne negli accampamenti dell'esercito dei Takeda, che stavano cercando di assediarli. La strategia era quello di sfiancare il morale e la psiche degli assedianti, non permettendo loro di sentirsi al sicuro di notte e quindi di non dormire. Il gruppo di Kazama, infatti, assassinava, rapinava, incendiava, ecc.
NULLA sembra far capire che fosse il jonin di chissà quale tradizione antica o cose del genere ... anzi, essendo pure un ashigaru, viene descritto esclusivamente in negativo, addirittura come un mostro ...
La tradizione, poi, lo ha fatto diventare un personaggio del "pantheon ninja", ma come abbiamo visto sebbene possiamo effettivamente considerarlo uno "shinobi" (visto il suo ruolo strategico), non possiamo certo dire che esistesse una tradizione a lui antecedente ...
Tutto ciò per dire che ciò che Hayes scrive sul Saiga ryu potrebbe essere affetto dalla medesima approssimazione storica e quindi essere relativamente valido.
Ciò che sappiamo su Kazama (o Fuma) Kotaro deriva dall'opera che lo stesso Hayes cita, ovvero lo Hojogodaiki (cronaca di cinque generazioni della famiglia Hojo di Odawara), composto agli inizi del periodo Edo da un certo Miura Joshin, ex vassallo proprio di questa famiglia. Viene narrato che fosse un bandito, ingaggiato tra gli ashigaru dell'esercito degli Hojo per guidare effettivamente un gruppo di "rappa", formato da circa 200 tra ladri e banditi della zona, con lo scopo specifico di fare incursioni notturne negli accampamenti dell'esercito dei Takeda, che stavano cercando di assediarli. La strategia era quello di sfiancare il morale e la psiche degli assedianti, non permettendo loro di sentirsi al sicuro di notte e quindi di non dormire. Il gruppo di Kazama, infatti, assassinava, rapinava, incendiava, ecc.
NULLA sembra far capire che fosse il jonin di chissà quale tradizione antica o cose del genere ... anzi, essendo pure un ashigaru, viene descritto esclusivamente in negativo, addirittura come un mostro ...
La tradizione, poi, lo ha fatto diventare un personaggio del "pantheon ninja", ma come abbiamo visto sebbene possiamo effettivamente considerarlo uno "shinobi" (visto il suo ruolo strategico), non possiamo certo dire che esistesse una tradizione a lui antecedente ...
premetto che di kotaro fuma non so un granchè, ma un esame che ho fatto mi ha insegnato a prendere molto con le molle quello che "i nobili" nei loro resoconti dicono degli appartenenti alle classi inferiori chiaramente senza mettere in dubbio l'oggettività dei fatti riportati dalle fonti
grazie, molto interessante premetto che di kotaro fuma non so un granchè, ma un esame che ho fatto mi ha insegnato a prendere molto con le molle quello che "i nobili" nei loro resoconti dicono degli appartenenti alle classi inferiori chiaramente senza mettere in dubbio l'oggettività dei fatti riportati dalle fonti
Esattamente ...
Infatti, la difficoltà primaria sta nel non dare credito alle parti descrittive, ma a quelle sostanziali, dove i riferimenti storico-culturali sono evidenti.
Allo stesso modo, si deve fare in modo di non vedere cose che nella fonte non c'è ... Tipo "jonin di quinta generazione", ecc.
« Risposta #117 inserita:: Aprile 11, 2013, 15:01:27 »
beh chiaro mi faceva riflettere che il ninja-ashigaru fosse un mostro spregevole, mentre il ninja-samurai invece fosse uno che faceva quello che si deve per servire il suo signore
beh chiaro mi faceva riflettere che il ninja-ashigaru fosse un mostro spregevole, mentre il ninja-samurai invece fosse uno che faceva quello che si deve per servire il suo signore
Infatti
Come si può leggere tra le righe, appunto, il disprezzo dei bushi derivava dal fatto che codesti personaggi erano ashigaru (ovvero, manovalanza militare costituita da prevalentemente da contadini armati in qualche modo), non perché avevano la funzione di ninja ...
Quindi, anche il mito: "il samurai odia il ninja perché inferiore a lui" crolla miseramente ...