Benvenuto! Accedi o registrati.
Luglio 31, 2016, 19:53:48

Accesso con nome utente, password e durata della sessione
Attivata la Sezione  Link Amici attraverso la quale sarà possibile aggiungere il tuo sito web con modalità scambio link !
1140030 Messaggi in 46563 Discussioni da 34340 utenti
Ultimo utente: Aktarusq79
Ricerca:     Ricerca avanzata
+  The Forum of Martial Arts
|-+  Salute e Qualità della Vita
| |-+  Oriente incontra Occidente (Moderatore: Amadio_Bianchi)
| | |-+  elenco arti marziali stile interno
« precedente successivo »
Pagine: 1 [2] 3 4 ... 10 Stampa
Autore Discussione: elenco arti marziali stile interno  (Letto 7090 volte)
NND
Utente Gold
*****
Scollegato Scollegato

Messaggi: 2646



Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #15 inserita:: Dicembre 23, 2014, 14:34:54 »

In merito sei riservato o puoi/vuoi raccontarci? Smiley
Registrato

"se ho un sasso (...) te lo do in faccia" cit.
Alkampfer81
Utente Preparato
***
Scollegato Scollegato

Messaggi: 909


Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #16 inserita:: Dicembre 23, 2014, 14:42:44 »

Dipende da che domande vuoi farmi, molto va a finire nel personale.
Comunque son disponibile al confronto, senza dubbio. Già è cominciata molto meglio che nell'altro topic   Grin
Registrato

Content on this page requires a newer version of Adobe Flash Player.

Get Adobe Flash player

Alkampfer81
Utente Preparato
***
Scollegato Scollegato

Messaggi: 909


Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #17 inserita:: Dicembre 23, 2014, 16:54:14 »

A parte che l'articolo non dice nulla che non sapessi già dalla pratica. Per questo dico che c'è ignoranza in merito. I principi posturali sono appunto principi. Si basano sulla sensazione personale e non c'è NESSUNO che semplicemente scimmiotti la forma del maestro. Se mai si seguono le indicazioni , si sta attenti alle proprie sensazioni e all'ascolto del proprio corpo, si sta MOLTO attenti a non forzare posizioni e movimenti e che ogni singolo movimento venga fatto con il PIU' PICCOLO sforzo muscolare e articolare possibile. Poi, col tempo, il limite di ognuno si sposta un po' più in la da se.
Arte interna ha un significato molto preciso. Se tu non ne hai mai praticata una , veramente, guardando la forma di una persona che non sa cosa sia l'arte interna ma la copia esternamente e guardando uno che la esegue con cognizione di causa non noterai ALCUNA differenza.
Anche solo l'apertura delle anche da fermo ha effetti deleteri o non deleteri a seconda se la torsione (PICCOLA ed interna, esternamente non viene notata) viene trasmessa direttamente sotto la pianta del piede (corretto) o al ginocchio (sbagliato)

Fermo restando quello che ti ho scritto in pvt voglio cominciare estendendo un momento questo post dato che comunque il tuo intervento e il link all'articolo sono uno spunto interessante per cominciare a sbrogliare la matassa di fraintendimenti.

Il taijiquan (più di altre) è un'arte marziale di origine taoista e legata a doppio filo alla medicina cinese classica... quando dico che bisognerebbe capire tutto quello che orbita intorno a questo ""semplice"" concetto per capire l'arte lo intendo.
La medicina cinese classica vede ogni singolo individuo come unico ed irripetibile. Partendo da questo assunto è convinta che ogni singola patologia (anche la stessa) si sviluppi e progredisca per cause e con modalità diverse in ogni singolo individuo. Per cui di fatto studia l'individuo in ogni aspetto possibile, spostando il focus dalla malattia.

Capisci dove voglio arrivare? Un'arte che parte da una matrice del genere COZZA vistosamente con un approccio come quello da te descritto (o descritto nell'articolo). Dove dici "SFORZARE di tenere le mani in un modo fa male" o dove l'articolo dice "dire ad uno di abbassare di più le anche è sbagliato" è assolutamente corretto e se qualcuno perpreta l'insegnamento in questo modo non sta insegnando un'arte taoista.

Il riuscire o meno a posizionarsi senza sforzo in un modo specifico, se lo vediamo in medicina cinese , dipende dalla libertà dei meridiani tendino muscolari. Liberarli prevede un lavoro complesso (qi gong, arte marziale, meditazione) fatto di posizioni statiche e dinamiche (e anche qua.... utilizzare troppa statica sforzando eccessivamente è controproducente) in cui NULLA va forzato. E il non forzare prevede inevitabilmente un assetto posturale (sia in statica che in dinamica) che permetta di muoversi , stare in piedi e generare forze MOLTO potenti con il minore sforzo muscolare e articolare possibile.
L'utilità di tenere posizioni scomode statiche ad esempo (con cautela e poco tempo alla volta) è costringere l'attenzione coscente a trovare le PROPRIE linee di forza e operare un lavoro di decontrazione profonda e aggiustamento posturale fine (per altro estremamente legato all'affrontare stasi emotive)  allo scopo di non crollare di stanchezza dopo pochi secondi. Sostenere con sforzo eccessivo, troppo a lungo , con contrazione muscolare o blocchi articolari è controproducente.
Così NESSUNO che sappia cosa fa (o meglio che non abbia imparato dai vecchi film di kung fu) costringerebbe ad "abbassare la posizione" di una persona in mabu ma si preoccuperebbe semmai di spiegargli lo scarico del peso a terra , l'apertura delle anche , come non sforzare le ginocchia, come il peso dell tronco debba  "defluire" a terra lasciando che ognuno stia all'altezza , larghezza di apertura delle gambe e torsione dei piedi (entro un determinato range) che li aggrada.

Il testare e stressare la struttura "interna" acquisita è un altro paio di maniche, e si fa delicatamente e progressivamente (anche in confronti non collaborativi)


p.s.

un annedoto sul discorso "meridiani tendino muscolari". Non riuscivo a tenere posizioni particolari delle dita della mano in determinati esercizi di qi gong. Facendone altri, per qualche mese, che non coinvolgevano tali posizioni e tornando (per pura casualità) a rifare gli esercizi precedenti riuscivo a posizionare le dita quasi senza problemi.
« Ultima modifica: Dicembre 23, 2014, 17:05:23 da Alkampfer81 » Registrato
Canicula2
Utente non iscritto
Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #18 inserita:: Dicembre 23, 2014, 17:05:06 »

Fermo restando quello che ti ho scritto in pvt voglio cominciare estendendo un momento questo post dato che comunque il tuo intervento e il link all'articolo sono uno spunto interessante per cominciare a sbrogliare la matassa di fraintendimenti.

Il taijiquan (più di altre) è un'arte marziale di origine taoista e legata a doppio filo alla medicina cinese classica... quando dico che bisognerebbe capire tutto quello che orbita intorno a questo ""semplice"" concetto per capire l'arte lo intendo.
La medicina cinese classica vede ogni singolo individuo come unico ed irripetibile. Partendo da questo assunto è convinta che ogni singola patologia (anche la stessa) si sviluppi e progredisca per cause e con modalità diverse in ogni singolo individuo. Per cui di fatto studia l'individuo in ogni aspetto possibile, spostando il focus dalla malattia.

Capisci dove voglio arrivare? Un'arte che parte da una matrice del genere COZZA vistosamente con un approccio come quello da te descritto (o descritto nell'articolo). Dove dici "SFORZARE di tenere le mani in un modo fa male" o dove l'articolo dice "dire ad uno di abbassare di più le anche è sbagliato" è assolutamente corretto e se qualcuno perpreta l'insegnamento in questo modo non sta insegnando un'arte taoista.

Il riuscire o meno a posizionarsi senza sforzo in un modo specifico, se lo vediamo in medicina cinese , dipende dalla libertà dei meridiani tendino muscolari. Liberarli prevede un lavoro complesso (qi gong, arte marziale, meditazione) fatto di posizioni statiche e dinamiche (e anche qua.... utilizzare troppa statica sforzando eccessivamente è controproducente) in cui NULLA va forzato. E il non forzare prevede inevitabilmente un assetto posturale (sia in statica che in dinamica) che permetta di muoversi , stare in piedi e generare forze MOLTO potenti con il minore sforzo muscolare e articolare possibile.
L'utilità di tenere posizioni scomode statiche ad esempo (con cautela e poco tempo alla volta) è costringere l'attenzione coscente a trovare le PROPRIE linee di forza e operare un lavoro di decontrazione profonda e aggiustamento posturale fine (per altro estremamente legato all'affrontare stasi emotive)  allo scopo di non crollare di stanchezza dopo pochi secondi. Sostenere con sforzo eccessivo, troppo a lungo , con contrazione muscolare o blocchi articolari è controproducente.
Così NESSUNO che sappia cosa fa (o meglio che non abbia imparato dai vecchi film di kung fu) costringerebbe ad "abbassare la posizione" di una persona in mabu ma si preoccuperebbe semmai di spiegargli lo scarico del peso a terra , l'apertura delle anche , come non sforzare le ginocchia, come il peso dell tronco debba  "defluire" a terra lasciando che ognuno stia all'altezza , larghezza di apertura delle gambe e torsione dei piedi (entro un determinato range) che li aggrada.

Il testare e stressare la struttura "interna" acquisita è un altro paio di maniche, e si fa delicatamente e progressivamente (anche in confronti non collaborativi)

OTTIMO POST! Grazie per aver condiviso. Concordo su diverse cose.
Registrato
Alkampfer81
Utente Preparato
***
Scollegato Scollegato

Messaggi: 909


Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #19 inserita:: Dicembre 23, 2014, 17:22:40 »

Inoltre anche lo sviluppo di skill (rifacendomi al tuo post) è frainteso.

Sviluppare le skill del taiji singolarmente non serve a nulla. Svilupparle e sperare che servano in combattimento, speraci.

Svilupparle, unirle in insieme armonico ed allenarle collaborativamente (per sviluppare la sensibilità fine del corpo) e non collaborativamente (per stressarle e metterle alla prova) è un altro paio di maniche.
Fermo restando che anche lo scontro deve essere vissuto come una "relazione" , ed allenarsi con l'idea di sopraffare l'avversario piuttosto che accettarlo (in primo luogo) e reagire a seconda della necessità non porta lontani.

Qualcuno mi disse "se prendi una carota, un sedano , una patata e le metti nel piatto uno accanto all'altro non hai fatto un minestrone".

Non vi scordate che taiji è l'unione degli estremi. Il che significa non che esistono opposti separati ma che questi esistono contemporaneamente in ogni cosa.
Registrato
NND
Utente Gold
*****
Scollegato Scollegato

Messaggi: 2646



Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #20 inserita:: Dicembre 23, 2014, 17:37:50 »

Non vi scordate che taiji è l'unione degli estremi. Il che significa non che esistono opposti separati ma che questi esistono contemporaneamente in ogni cosa.

La dialettica cinese preferisce non considerare le cose "separate" come nostro costume, per loro piuttosto la realta' e' unico in cui le parole e i concetti vanno a ritagliare particolari istanze.
Questo non autorizza a sfumare grossolanamente i confini delle parole e dei concetti per fare quel che chiamiamo sofismo.


Se vogliamo concludere qualcosa serve un minimo di rigore per accordarci sul piano della discussione:

Parliamo di
-benefici fisici
-benefici psicologici
-benefici "spirituali"
-benefici nella capacita' combattiva

Inoltre esorto a non dare malamente per scontati i collegamenti taiji-medicina cinese e taiji-filosofia cinese.

E' innegabile che il pugilato sia intriso fino al midollo di dialettica europea e di scoperte mediche occidentali,ma e' una bella impostura considerare imprescindibili per parlare o praticare pugilato.
Registrato

"se ho un sasso (...) te lo do in faccia" cit.
Alkampfer81
Utente Preparato
***
Scollegato Scollegato

Messaggi: 909


Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #21 inserita:: Dicembre 23, 2014, 17:47:27 »

La dialettica cinese preferisce non considerare le cose "separate" come nostro costume, per loro piuttosto la realta' e' unico in cui le parole e i concetti vanno a ritagliare particolari istanze.
Questo non autorizza a sfumare grossolanamente i confini delle parole e dei concetti per fare quel che chiamiamo sofismo.


Se vogliamo concludere qualcosa serve un minimo di rigore per accordarci sul piano della discussione:

Parliamo di
-benefici fisici
-benefici psicologici
-benefici "spirituali"
-benefici nella capacita' combattiva

Inoltre esorto a non dare malamente per scontati i collegamenti taiji-medicina cinese e taiji-filosofia cinese.

E' innegabile che il pugilato sia intriso fino al midollo di dialettica europea e di scoperte mediche occidentali,ma e' una bella impostura considerare imprescindibili per parlare o praticare pugilato.

Veramente io parlavo di tenerlo in considerazione durante la pratica.
Essere radicato non serve in combattimento.
Essere potente non serve in combattimento.
Essere flessibile non serve in combattimento.

Essere radicato, potente, flessibile ed organizzarlo in un "unicum" pensato per il combattimento ed allenato in combattimento invece si.

Ad esempio il taijiquan è morbido o duro?
Cedevole o potente da sradicare l'avversario?
Sono domande sbagliate.


Spero di essermi spiegato.


Per il resto puoi pure non considerarli imprescindibili, ma metodiche e risultati da quelle conoscenze dipendono. Possono essere relativamente oscure a te come praticante finchè sei correttamente indirizzato nella pratica. Possono essere oscure a chi te le insegna , finchè ti insegna correttamente.
Ma se l'insegnamento è scorretto ti rifai alla medicina e alla biomeccanica per corregerlo, nelle discipline occidentali.
Inoltre la consapevolezza del come e perché produce risultati migliori
« Ultima modifica: Dicembre 23, 2014, 18:41:23 da Alkampfer81 » Registrato
NND
Utente Gold
*****
Scollegato Scollegato

Messaggi: 2646



Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #22 inserita:: Dicembre 23, 2014, 18:40:49 »

Senza dubbio,ma io non ho una laurea in medicina cinese e di filosofia cinese ho letto scandalosamente poco e quel poco mi e' sembrato esageratamente troppo vasto,antico e interpretabile per pensare che un praticante italiano, dopo la purga comunista, che nella migliore delle ipotesi legge il cinese da 20 anni e sicuramente non con la preparazione di un letterato, possa permettersi di interpretare qualsivoglia parte di una cultura di 4'000 anni....per trarne corrette indicazioni. Poi capisco che posso essere un ignorante io,diciamo solo che diffido.


Il motivo per cui cerco di circoscrivere il punto della discussione e' duplice: uno cercare di capire cosa costituisca un risultato, due evitare di mischiare successivamente i piani,cosicche' all'obiezione "ma in 4 mesi di judo migliori l'equilibrio il doppio che con il taiji" non si risponda "si ma costruiamo un corpo diverso e poi sviluppa la pace interiore" Smiley

E,come consueto da parte mia, scinderei nettamente i dati dalle opinioni e dai racconti.



Gia' che ci siamo buttiamoci in partenza l'Yi chuan, cosa ne pensate di questa disciplina?
E' un bel taglio rispetto agli altri stili interni, eppure riesce a rivendicare un minimo di spendibilita' in sparring che le altri arti della famiglia sembrano sognarsi. Secondo voi a cosa e' dovuto?
Registrato

"se ho un sasso (...) te lo do in faccia" cit.
Alkampfer81
Utente Preparato
***
Scollegato Scollegato

Messaggi: 909


Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #23 inserita:: Dicembre 23, 2014, 19:27:05 »

Senza dubbio,ma io non ho una laurea in medicina cinese e di filosofia cinese ho letto scandalosamente poco e quel poco mi e' sembrato esageratamente troppo vasto,antico e interpretabile per pensare che un praticante italiano, dopo la purga comunista, che nella migliore delle ipotesi legge il cinese da 20 anni e sicuramente non con la preparazione di un letterato, possa permettersi di interpretare qualsivoglia parte di una cultura di 4'000 anni....per trarne corrette indicazioni. Poi capisco che posso essere un ignorante io,diciamo solo che diffido.

Allora neanche il kung fu esiste più. E di certo un non cinese non può praticarlo.
La realtà è un po' diversa. Ci son relativamente poche persone a cui sono state tramandate cose con maggior esattezza. Per altro la cultura è vecchia di 4000 anni, non SCOMPARSA da 4000 anni. E' un po' differente.
Per inciso quel che studio come pratiche (non strettamente marziali) e filosofia viene da una setta. Gli insegnamenti che vogliono rendere pubblici, almeno.
Poi se vuoi diffidare di tutto e tutti diffida di tutto e tutti.


Il motivo per cui cerco di circoscrivere il punto della discussione e' duplice: uno cercare di capire cosa costituisca un risultato, due evitare di mischiare successivamente i piani,cosicche' all'obiezione "ma in 4 mesi di judo migliori l'equilibrio il doppio che con il taiji" non si risponda "si ma costruiamo un corpo diverso e poi sviluppa la pace interiore" Smiley

E,come consueto da parte mia, scinderei nettamente i dati dalle opinioni e dai racconti.

Allora. Intanto sul discorso dati e opinioni non so sinceramente che ti aspetti. Posso dirti quel che ho visto io. Se ti aspetti medaglieri e risultati sportivi sta fresco. Sai bene quanto me che non ce ne sono.
Potrei darti un sacco di spiegazioni su quello che io credo sia il "problema" ma la bolleresti come filosofia fumosa.
Voglio che sia chiara una cosa. Se finisci su un'isola deserta e ti ritrovi a parlare con degli aborigeni con una cultura e una lingua diversa dalla tua se vuoi che vi capiate insegni a loro la tua lingua e la tua cultura e impari la loro lingua e la loro cultura. Parte di ciò che vuoi insegnargli non lo capiranno perchè non gli appartiene e perchè non è "traducibile" nei loro termini e nella loro mentalità e viceversa.
Allora dovrai cominciare, se vuoi capire, non a tradurre secondo la tua forma mentis ma a pensare secondo la loro (e viceversa se vogliono capire la tua).

Te chiedi dati, spiegazioni, ricerche mediche occidentali e riscontri secondo la tua mentalità. Non otterrai nulla, devi cercare il punto di incontro. E non lo stai facendo , credimi. Perchè ci sono grosse verità banalizzate in quel che hai scritto con il sorriso.
Comunque intanto comincia a porre le domande. Poi si vedrà dove arriviamo.


Gia' che ci siamo buttiamoci in partenza l'Yi chuan, cosa ne pensate di questa disciplina?
E' un bel taglio rispetto agli altri stili interni, eppure riesce a rivendicare un minimo di spendibilita' in sparring che le altri arti della famiglia sembrano sognarsi. Secondo voi a cosa e' dovuto?

Conosco nulla dello yi quan. Suppongo semplicemente che sia meno falsificabile/falsificato. Se non ricordo male non ha forme e quindi o insegni yi quan o insegni merda , e quindi il salto è meno sfumato.
« Ultima modifica: Dicembre 23, 2014, 19:28:56 da Alkampfer81 » Registrato
NND
Utente Gold
*****
Scollegato Scollegato

Messaggi: 2646



Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #24 inserita:: Dicembre 23, 2014, 19:48:45 »

Come premesso, forse in maniera non debitamente esplicita, a me interessa parlare di arti marziali in termini di arti marziali e di filosofia in termini di filosofia.
Con il doveroso distinguo di palestra e libri.

I risultati non ci sono se parliamo di taiji,se parliamo di yi quan si e' vista gente combattere. Non e' un dato da poco a mio avviso.


Non intendo offendere nessuna verita' grande o piccola quando affermo che una risposta non e' pertinente alla domanda.
E non penso ci sia un problema di piani culturali differenti perche' se ragionevolmente io e te siamo nati in occidente non credo che tu ragionerai con logica circolare e allusiva a me incomprensibile. Anzi penso che bene o male si abbiano diversi punti in comune,salvo che tu voglia reputare la tua pratica completamente "altra cosa" rispetto a quello che ho fatto io,ma a quel punto staremmo parlando di cavoli e pere ed e' evidente che non potremo concordare Smiley



Che dati mi aspetto? quelli che hanno convinto te della bonta' del tuo percorso, quelli che ti fanno credere a quanto dici e quelli che secondo te possono convincere me.

Acceto anche "sono mie sensazioni" come risposta, perfettamente legittima ma con un differente peso.
Registrato

"se ho un sasso (...) te lo do in faccia" cit.
Alkampfer81
Utente Preparato
***
Scollegato Scollegato

Messaggi: 909


Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #25 inserita:: Dicembre 23, 2014, 20:11:37 »

Come premesso, forse in maniera non debitamente esplicita, a me interessa parlare di arti marziali in termini di arti marziali e di filosofia in termini di filosofia.
Con il doveroso distinguo di palestra e libri.

E ancora una volta ti rispondo che non sono separate come tu vorresti che fossero. Anche se tu non li studiassi, imparando il taijiquan insegneresti a corpo e mente ad essere secondo gli insegnamenti filosofici che incorpora e cela. Senza nemmeno esserne consapevole, in quel caso.
Un pugile occidentale si concentra sul' imparare a combattere. Un praticante di taiji si concentra sull' impara ad ESSERE in un determinato modo. Che rende efficaci in combattimento (se opportunamente allenato).

Fermo restando che non è DEL TUTTO vero, non è una separazione così stagna fra le due culture essendo corpo e mente la stessa per tutti. E' un "maggior focus su"

I risultati non ci sono se parliamo di taiji,se parliamo di yi quan si e' vista gente combattere. Non e' un dato da poco a mio avviso.

Il mio parere l'ho dato. Probabilmente è anche più veloce da apprendere. Non mi sorprenderebbe.


Non intendo offendere nessuna verita' grande o piccola quando affermo che una risposta non e' pertinente alla domanda.
E non penso ci sia un problema di piani culturali differenti perche' se ragionevolmente io e te siamo nati in occidente non credo che tu ragionerai con logica circolare e allusiva a me incomprensibile. Anzi penso che bene o male si abbiano diversi punti in comune,salvo che tu voglia reputare la tua pratica completamente "altra cosa" rispetto a quello che ho fatto io,ma a quel punto staremmo parlando di cavoli e pere ed e' evidente che non potremo concordare Smiley

Io sto modificando MOLTO il mio modo di essere, pensare, vedere ed esperire e ritrovo questa distanza sempre di più parlando con le persone. Non so se la mia pratica sia completamente altra cosa rispetto a quella che hai fatto tu, perchè non ne abbiamo parlato. Ma da quel poco che scrivi sono portato a pensarlo. Per questo ti dico, se vogliamo capirci dobbiamo piegarci un minimo entrambi.



Che dati mi aspetto? quelli che hanno convinto te della bonta' del tuo percorso, quelli che ti fanno credere a quanto dici e quelli che secondo te possono convincere me.

Acceto anche "sono mie sensazioni" come risposta, perfettamente legittima ma con un differente peso.

Aspetto ancora però domande precise a cui rispondere.
Le poche osservazioni/questioni che hai posto (come per esempio l'articolo postato prima  o quelle in privato ho già risposto. Se non ti convincono le risposte, entra nello specifico. Se hai dubbi su altro domanda.
« Ultima modifica: Dicembre 23, 2014, 20:17:08 da Alkampfer81 » Registrato
Alkampfer81
Utente Preparato
***
Scollegato Scollegato

Messaggi: 909


Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #26 inserita:: Dicembre 23, 2014, 21:00:02 »

Intanto che aspetto mi spingo oltre.

In uno sport da combattimento occidentale è importante l'alimentazione secondo i canoni della scienza sportiva?
E' importante lo sviluppo della percezione secondo i canoni delle scienze sportive?
E' importante l'allenamento delle emozioni secondo i canoni delle scienze sportive?
La diagnosi in medicina occidentale e la cura di squilibri psicofisici?


Ok.

Ora prendi il taijiquan. Che tu ci creda o meno alla teoria dietro la medicina cinese

In una disciplina sviluppatasi in un contesto di "scienze energetiche" sarà importante l'alimentazione secondo i canoni di tali scienze?
Sarà importante la gestione delle emozioni ecc ecc ecc?
E della percezione secondo ecc ecc ecc?
La diagnosi in medicina cinese di squilibri energetici (e psicofisici)?

Che succede se prendi e integri quello che non studi e non sai (come accade nel 90% dei casi) basandoti su una cultura diametralmente opposta? Che succede se semplicemente continui ad ignorare tutto questo?


E' solo una piccola parte, un piccolo esempio.
Alcune arti marziali orientali semplicemente si prestano più facilmente. Il kung fu interno ha una omeostasi più delicata.

Ma qualsiasi arte da combattimento se la impari dicendo "chissenefrega io la imparo come dico io e pratico come dico io" come MINIMO la impari decisamente male.
« Ultima modifica: Dicembre 23, 2014, 21:03:37 da Alkampfer81 » Registrato
xjej
Utente Gold
*****
Collegato Collegato

Messaggi: 5773



Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #27 inserita:: Dicembre 24, 2014, 12:55:31 »

Nota a margine:
autopercezione e postura/movimento non sempre si sposan bene tra loro sopratutto se tiriamo in mezzo paramorfismi e dismorfismi.
Poi aggiungiamo nozioni di fisiologia errate ( tendini che si contraggono o che rinforzano l' articolazione, ginocchia usate in valgismo, bacini antero/retroversi a caso e concezioni "muscolari " classificabili tra il curioso ed il totalmente errato ) e abbiamo pratiche disastrose come risultato.
Pensare poi che la pratuca "sportiva " non abbia ogni interesse a preservare fisicamente é un concetto che si contraddice con la volontà di ottenere risultati..
Registrato

Alkampfer81
Utente Preparato
***
Scollegato Scollegato

Messaggi: 909


Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #28 inserita:: Dicembre 24, 2014, 13:49:09 »

Nota a margine:
autopercezione e postura/movimento non sempre si sposan bene tra loro sopratutto se tiriamo in mezzo paramorfismi e dismorfismi.
Poi aggiungiamo nozioni di fisiologia errate ( tendini che si contraggono o che rinforzano l' articolazione, ginocchia usate in valgismo, bacini antero/retroversi a caso e concezioni "muscolari " classificabili tra il curioso ed il totalmente errato ) e abbiamo pratiche disastrose come risultato.
Pensare poi che la pratuca "sportiva " non abbia ogni interesse a preservare fisicamente é un concetto che si contraddice con la volontà di ottenere risultati..

L'autopercezione è l'unico mezzo per , lentamente e senza fretta, riavvicinarsi alle posture corrette. Come ho gia detto e ridetto l'errore è SCIMMIOTTARE la forma dell'istruttore piuttosto che attenersi a PARAMETRI e sensazioni adattandole al proprio corpo.
Il bacino non VIENE anteroverso. Il bacino è lasciato cadere per forza di gravita e va automaticamente in LEGGERA anteroversione grazie alla distensione dei muscoli lombari. Ma non rimane MAI e ripeto MAI bloccato. Che il bacino sia completamente mobile è una delle basi assolute. Un'articolazione bloccata è un'articolazione che non trasmette forza. Un'articolazione che non trasmette forza è un'articolazione inutile. Quale che sia. I tendini non si contraggono, se mai il movimento tiene conto del fatto che i muscoli sono il motore ma che le articolazioni il fulcro.
Il ginocchio non è valgo anzi l'attenzione e che cada SEMPRE sul piede entro un range accettabile visto che altrimenti il peso scarica male a terra e quindi si usa il ginocchio come sostegno del peso del corpo (cosa sbagliatissima, e anche l'autopercezione dello scarico del peso è essenziale per preservarsi)
Aspettando domande specifiche le rivolgo io a NND. Considerati i suoi 10 anni di pratica in arti marziali interne

-  Pratiche parallele? (meditazione e qi gong?) Se si , come , quali , con che modalità?

-  Atteggiamenti e attenzioni posturali?

-  Connessioni interne?

-  metodi di decontrazione profonda ed effetti emotivi?

- Nei gong?

Visto che dici che dopo 10 anni non eri in grado di combattere e dici "stupidaggini" parlando di costruzione del corpo e skill


- Sviluppato almeno peng , ting e hua in modo accettabile? Sai cosa sono e sai descriverli? Sai le metodiche di allenamento?

- Zhong Ding e uso della colonna vertebrale?

- Ti veniva insegnato a cedere per forza? A Radicarti forzatamente e staticamente? A cercare di colpire? Oppure , correttamente, ad ascoltare ed accettare senza polarizzazione la forza dell'avversario e "fonderti" , lasciarti scorrere affinchè il colpire, sbalzare , resistere o cedere (che per altro non sono neppure cose separate) dipenda da cosa il corpo/mente/energia è portato a fare? Correttamente ad intendere il radicamento come ricerca del punto di massimo equilibrio e stabilità in ogni posizione e nel passaggio da una all'altra(equilibrio nelle arti marziali significa che lo mantieni anche sotto interferenze esterne, credo concordiamo)?
Ti insegnavano "il colpo" con applicazione fissa o ti insegnavano a "deformare" la tecnica grazie al "principio" nascosto dentro spiegandoti che qualsasi forma offensiva è CONTEMPORANEAMENTE colpo, presa e annullamento della forza avversaria e che puoi usare ogni volta uno degli 8 quan per colpire a seconda della distanza? (per dire di un singolo movimento non raramente ho visto una decina di applicazioni fatte su di me NON collaborativamente.. anche utilizzando gli stessi principi in un movimento istintivo, al di la della forma corretta)

Io in due anni di arti marziali (e altri due o tre anni di qi gong prima, che condivide la stragrande maggioranza di principi di movimento , postura, respirazione ecc ecc) ho risolto problemi emotivi, problemi posturali, problemi di salute (cose personali) , migliorato equilibrio, forza elastica, forza esplosiva (e lo vedo al sacco a casa come al colpitore al corso quando con un montante completamente rilassato stacco i piedi da terra a chi lo regge... anche quando pesa 30 kg più di me). Parli di gente molla.... e ancora una volta se parli di mollezza non parli di arti interne. Ho visto gente molto piccola ed esile partire da posizione svantaggiata (completamente piegato col busto di fianco con la testa verso il pavimento) risollevarsi SENZA il minimo sforzo muscolare staccando da terra una persona molto più grossa che cercava di impedirgli di rialzarsi.
Parlate di problemi motori causati dal movimento lento. Il movimento lento causa problemi solo se quel movimento è FORZATAMENTE lento. Le connessioni interne permettono di muoversi lentamente, senza sforzo nel mantenere posture e posizioni e generando una forza che vi permette di spostare facilmente e senza sforzi qualcuno che cerchi di impedirvi i movimenti (specie se sai cosa è lo "sradicare").
E ancora una volta ti dico... non sono le singole skill di per se a fare il sistema di combattimento... c'è parecchio di più ed è un insieme organico. E te ne accorgi quando tiri un pugno e vieni sbalzato via malamente come se qualcuno ti tirasse solo perchè hai sfiorato il braccio di chi ti ha parato. O quando ti rendi conto della facilità con cui vieni sparato contro un muro a due metri di distanza (pur percependo chiaramente che chi lo ha fatto si sta trattenendo per non farti male....e non te ne fa se non vuole ma ti rendi conto che poteva spanarti la gabbia toracica) o quando ti rendi conto di come i vettori di forza siano completamente nascosti fino al momento in cui ti esplodono addosso, flessibili (scorrono come acqua e ti investono anche se cerchi di arginarli trovando da loro il passaggio) e potenti. Ma vabbè bisognerebbe scrivere molto di più di così.

Capisco che è facile dopo aver passato 10 anni dietro a delle cazzate dire "sono tutte cazzate, non esiste nulla".
Purtroppo data la situazione del kung fu potresti passarne 40 di anni dietro senza vedere nulla di valido e non significherebbe altro che sei stato sfortunato.
« Ultima modifica: Dicembre 25, 2014, 13:44:08 da Alkampfer81 » Registrato
xjej
Utente Gold
*****
Collegato Collegato

Messaggi: 5773



Re: elenco arti marziali stile interno
« Risposta #29 inserita:: Dicembre 24, 2014, 14:12:51 »

Tocca ripetete che l' autopercezione é tutt'altro che ottimale sopratutto in ragione della non perfetta simmetria del corpo umano.
Non c'é percezione di qualcosa di sbagliato se ci si ha sempre convissuto, di solito la cosa viene appresa quando comincisn disfunzioni serie.
Registrato

Pagine: 1 [2] 3 4 ... 10 Stampa 
« precedente successivo »
Vai a:  

Powered by MySQL Powered by PHP XHTML 1.0 valido! CSS valido!
Powered by SMF | SMF © 2006-2007, Simple Machines LLC         Privacy Design by Netboom - Bari -