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Ultimo utente: Aktarusq79
Giorno a tutti. Da ex (per motivi di tempo) praticante di taiji (stile Chen, lineage diretto Chen Bing - Chen xiao wang, se qualcuno fosse curioso) sto praticando (e da poco anche insegnando) Systema. Ammetto che di taiji non ho un'esperienza lunghissima (poco più di 3 anni), ma un'idea penso di essermela fatta. Facendo Systema ho notato, fin da subito, moltissime "cose" in comune. Ora, più vado avanti e più ne trovo. Ovviamente non parlo di "tecniche" o movimenti, ma di principi di movimento, strategie di attacco/difesa, setting mentale, struttura, etc. Mi son quindi fatto l'idea che i russi per mettere a punto il systema abbiano utilizzato primariamente il taiji, rendendolo un po' più fruibile in tempi brevi, anche se magari così facendo hanno dovuto semplificare e impoverire in parte (non so quanto, ancora), il taiji stesso. Ma a parte questo, altri hanno avuto esperienze simili?
Che io sappia il systema prende molto dagli stili cinesi in generale. E gli stili cinesi han molte cose in comune fra loro, checchè se ne dica.
E fin qui tutto bene. La mia idea è che ci sia proprio un collegamento diretto taiji->systema, molto ma molto di più che con qualsiasi altra amt cinese o non cinese Capisco sia difficile visto che sia il systema che il taiji (inteso come taiji un minimo marziale) sono poco diffusi e quindi è raro trovare chi abbia provato entrambi per periodi di tempo non troppo brevi....
« Risposta #4 inserita:: Luglio 17, 2015, 23:17:03 »
Anche a me il Systema ha sempre dato l'idea di essere un tai chi espresso in termini capibili. Ma ho attribuito tale impressione alle esperienze che ho avuto (si interpreta il mondo sulla base delle proprie esperienze). Ma da qui ad avere prove di discendenza ce ne passa e qui mi fermo.
Anche a me il Systema ha sempre dato l'idea di essere un tai chi espresso in termini capibili. Ma ho attribuito tale impressione alle esperienze che ho avuto (si interpreta il mondo sulla base delle proprie esperienze). Ma da qui ad avere prove di discendenza ce ne passa e qui mi fermo.
Io l'ho notato nel tempo, non subito. Chiaro che non intendo parlare di discendenza tipo lineage e robe del genere. Però una influenza fortissima sì.
Non conosco particolarmente il systema. Hai dei video che possano mostrare le similitudini di cui parli?
Uhm... di video di systema in giro ce ne sono fin troppi... ma così "a vista" non credo si capisca granchè. Io le similitudini le ho "sentite" più che viste. A livello proprio di esercizi e di pratica, le due arti non sembrano avere troppo in comune, salvo giusto l'attenzione alla respirazione e il movimento "decontratto".
« Risposta #8 inserita:: Luglio 20, 2015, 10:58:22 »
Il punto di contatto del taichi e del systema, e lo dico perche' ho avuto occasione di vedere maestri di altre discipline accostarsi a quell'approccio con l'avanzare degli anni, mi sembra rintracciabile in quell'idea di "ascoltare il corpo e allenarsi in scioletezza" che dovessi lanciarmi in interpretazioni vedrei come la speranza di colmare con la mente e l'astuzia di un movimento delicato i gap fisici.
Credo che sia semplicemente espressione di un sogno o desiderio marziale di agire senza forza in armonia con se stessi e il mondo.
Ritengo pero' sia un risultato da raggiungere a fine pratica,non un approccio per studiare alcunche'. Come l'aikido.
Sono pareri strettamente personali Lo stupore e' perche' e' poco sotto l'ipotetico 3d "wing chun e ninjutzu"
quell'idea di "ascoltare il corpo e allenarsi in scioletezza" che dovessi lanciarmi in interpretazioni vedrei come la speranza di colmare con la mente e l'astuzia di un movimento delicato i gap fisici.
Credo che sia semplicemente espressione di un sogno o desiderio marziale di agire senza forza in armonia con se stessi e il mondo.
Mi pare una definizione largamente incompleta. Non scorretta in modo assoluto, ma superficiale.
Il punto di contatto del taichi e del systema, e lo dico perche' ho avuto occasione di vedere maestri di altre discipline accostarsi a quell'approccio con l'avanzare degli anni, mi sembra rintracciabile in quell'idea di "ascoltare il corpo e allenarsi in scioletezza" che dovessi lanciarmi in interpretazioni vedrei come la speranza di colmare con la mente e l'astuzia di un movimento delicato i gap fisici.
Credo che sia semplicemente espressione di un sogno o desiderio marziale di agire senza forza in armonia con se stessi e il mondo.
Ritengo pero' sia un risultato da raggiungere a fine pratica,non un approccio per studiare alcunche'. Come l'aikido.
Sono pareri strettamente personali Lo stupore e' perche' e' poco sotto l'ipotetico 3d "wing chun e ninjutzu"
LOL, non avevo visto quel 3D Per il resto, concordo con alka. La tua idea non è errata ma, anche secondo me, c'è altro. Lo stesso YM tempo fa, parlando del taiji, lo descriveva sommariamente (a livello marziale) come un modo per essere efficaci senza dover fare affidamento su forza fisica/preparazione atletica/dimensioni corporee importanti etc. Il come questo di faccia è oggetto di fiumi di inchiostro. Io me ne sto facendo una mia idea che fortunatamente vedo abbastanza condivisa. In questo sicuramente taiji e systema sono "uguali". Nel systema manca tutta la "filosofia", il parlare di chi, di energie, di posizioni specifiche, etc... diciamo che c'è pochissima "teoria" e molta pratica che, imho, all'inizio è decisamente meglio. Successivamente invece non mi dispiace avere delle "teorie" che possano far capire meglio la direzione in cui andare con la pratica. Discorso un po' complicato, mi rendo conto
« Risposta #11 inserita:: Luglio 20, 2015, 11:38:21 »
Dal mio punto di vista la teoria ad indicare la direzione per la pratica non è un male nemmeno da principiante. Se non rimane teoria fine a se stessa. Ogni cosa va sperimentata, sentita, provata e compresa PRIMA fisicamente. Sennò si, è fuorviante.
E' come praticare morbidi e rilassati perchè la teoria dice di essere morbidi e rilassati, sperando che un giorno sta cosa paghi nel confronto. Mentre la cosa deve essere compresa e pagare SUBITO. Perchè allora ti accorgeresti che essere morbidi e rilassati se diventa essere molli paga facendoti distruggere. E una volta capito questo, capisci l'assetto da tenere e le sensazioni. E una volta capite capisci la teoria su l'essere decontratti e tutte le altre teorie ad essa collegate. E così via via.
« Ultima modifica: Luglio 20, 2015, 11:43:20 da Alkampfer81 »