Buongiorno ragazzi è da un po che non postavo sul forum qualche video, così oggi ho deciso di condividere con voi un video tutorial in cui spiego il concetto di distruzione e di cuneo che utilizzo e che insegno nel mio sistema. Sono stufo di fare i soliti video dimostrativi, per cui da qualche tempo ho iniziato a girare video didattici come questo (per ora sono 3) e brevi clip con esercizi e applicazioni. Ritengo possa essere più interessante e produttivo per chi guarda, magari per trarre spunto o semplicemente per discutere. In riferimento al tema del video, molti ne parlano, troppi per sentito dire. Cosi, se avete voglia di dedicare una decina di minuti all'argomento, potrete vedere cosa intendo quando ne parlo io e come applico il concetto di "rompere il dente al serpente".
Chiedo scusa in anticipo per la qualità audio sicuramente non eccelsa, ma l'eco della sala è una brutta bestia quando si usano strumenti "comuni"
« Risposta #5 inserita:: Febbraio 10, 2016, 19:45:49 »
Nihil, io sono perfettamente sulla tua linea di pensiero per quanto riguarda gli hammerfist usati in attacco e per aprire la strada ad altre tecniche ma mi convincono poco come mezzi di intercettazione dei pugni altrui, e, perdonami, non mi risulta granché comprensibile quel lavoro fuori distanza che si vede nel video quando parli di "distruzione in fase difensiva": intercetti con gli hammerfist dei colpi che arriverebbero a malapena a trenta centimetri dalla tua faccia, e non mi pare che ci sia un footwork in arretramento a rendere un minimo ragionevole questa possibilità quelli son proprio cazzotti tirati da fuori distanza
che senso dovrebbe avere in termini di allenamento?
per il resto condivido, anche se il cuneo lo vedo abbastanza impegnativo e con discreti margini di rischio...
Nihil, io sono perfettamente sulla tua linea di pensiero per quanto riguarda gli hammerfist usati in attacco e per aprire la strada ad altre tecniche ma mi convincono poco come mezzi di intercettazione dei pugni altrui, e, perdonami, non mi risulta granché comprensibile quel lavoro fuori distanza che si vede nel video quando parli di "distruzione in fase difensiva": intercetti con gli hammerfist dei colpi che arriverebbero a malapena a trenta centimetri dalla tua faccia, e non mi pare che ci sia un footwork in arretramento a rendere un minimo ragionevole questa possibilità quelli son proprio cazzotti tirati da fuori distanza
che senso dovrebbe avere in termini di allenamento?
per il resto condivido, anche se il cuneo lo vedo abbastanza impegnativo e con discreti margini di rischio...
Ciao Win Hai ragione, nella parte in cui spiego i pugni sono decisamente lontani. È che è difficile pretendere dal mio allievo che me li tiri davvero quando sa che gli farò male per la gloria e i riflettori Se noti quando ripropongo l'applicazione e lui indossa il casco fa il passo quando tira, mentre nella spiegazione precedente tira da fermo. E allo stesso modo, nella fase applicativa con il casco, io arretro quando colpisco le sue braccia per poi lanciarmi in avanti. In termini di allenamento, considera che di solito sono io che li tiro a loro e non come vedi nel video e stai sicuro che quando glieli tiro io a costo di prendermelo in faccia (come succede) io vado avanti e li colpisco quando sbagliano
Ps grazie del commento E grazie per avermi fatto notare l'errore, è una cosa che io stesso avrei criticato in un video probabilmente, quindi alla prossima ci starò più attento
« Ultima modifica: Febbraio 10, 2016, 21:43:11 da Nihil »
« Risposta #7 inserita:: Febbraio 11, 2016, 17:51:13 »
ciao nihil sono contento che tu abbia preso in senso costruttivo il mio apunto
stai tranquillo, di video con roba di qualità ne hai postati talmente tanti che non sarà un tal genere di peccatuccio a mettere in dubbio il valore di quello che pratichi
« Risposta #8 inserita:: Febbraio 11, 2016, 19:11:23 »
Premetto che il video è molto interessante,fatta questa doverosa premessa però mi sorge spontanea una domanda senza alcuna polemica ma giusto per curiosita'...queste intercettazioni /distruzioni su tecniche di braccia altrui sono state mai provate in un contesto di sparring o comunque non collaborativo contro pugili o striker? E se si con quale esito? Non discuto l'efficacia delle tecniche qualora arrivino a segno ma a mio parere la vedo dura riuscire ad eseguirle con chi sa portare combinazioni di braccia con una certa rapidità.
« Risposta #9 inserita:: Febbraio 11, 2016, 23:32:44 »
Bello mi piace il tuo approccio, anche se di armi non ne capisco nulla, tranne un breve seminario di coltello dove ho visto concetti e tecniche simili. Per quanto riguarda l'intercettare mi ritrovo con alcune cose del wing chun, dove l'intercettare non è parare ma colpire. Tuttavia nel wing chun, a parte sui ganci, l'intercettare è una conseguenza del coprire la linea centrale e andare dentro. In questo senso capisco le perplessità di max boxer sulla possibilità di intercettare con intenzione il pugno dell'altro e non come una copertura o colpo che cerca di entrare e casualmente nell'impattare con il braccio dell'altro ha effetto distruttivo.
« Ultima modifica: Febbraio 11, 2016, 23:35:00 da Gbr »
Premetto che il video è molto interessante,fatta questa doverosa premessa però mi sorge spontanea una domanda senza alcuna polemica ma giusto per curiosita'...queste intercettazioni /distruzioni su tecniche di braccia altrui sono state mai provate in un contesto di sparring o comunque non collaborativo contro pugili o striker? E se si con quale esito? Non discuto l'efficacia delle tecniche qualora arrivino a segno ma a mio parere la vedo dura riuscire ad eseguirle con chi sa portare combinazioni di braccia con una certa rapidità.
Ciao Max grazie della domanda. Si le tecniche sono state ovviamente provate in ambito non collaborativo. Risultato buono, con un buon allenamento. Se guardi i miei due video intitolati "theory and practice" mostro proprio questo aspetto di quello che faccio: non amo teorizzare tecniche strampalate per poi applicarne altre in realtà. Quello che alleno, uso. Se non funziona non lo alleno più. Ovviamente se il tuo dubbio si riferisce ad una situazione da ring, la cosa diventa molto più ostica, come ben puoi immaginare. Bisogna ovviamente contestualizzare la cosa. Infatti se ragioniamo in termini di difesa personale, in cui partiamo da una posizione di guardia celata del tipo "tranquillo non voglio problemi", con le braccia già alte, colpire le linee dirette che passano in mezzo a loro non è cosi difficile come può sembrare. Anche chiudere la linea sopra di esse, a dirla tutta. Anche e soprattutto perché per usare questa tecnica vado a creare un'apertura di invito per l'attacco quindi posso "prevedere" che l'aggressore passerà da li. Ma approfondirò questo aspetto in qualche video, grazie per lo spunto Per quanto riguarda la distruzione in genere, anche la gomitata sul diretto sembra di difficoltà enorme, mentre in realtà con un buon allenamento è fattibilissima visto che il tempo e lo spazio richiesti per questa tecnica sono molto inferiori rispetto alla linea del pugno (faccio sempre il paragone di coprirti la faccia quando ti lanciano qualcosa sul viso).
ciao nihil sono contento che tu abbia preso in senso costruttivo il mio apunto
stai tranquillo, di video con roba di qualità ne hai postati talmente tanti che non sarà un tal genere di peccatuccio a mettere in dubbio il valore di quello che pratichi
Bello mi piace il tuo approccio, anche se di armi non ne capisco nulla, tranne un breve seminario di coltello dove ho visto concetti e tecniche simili. Per quanto riguarda l'intercettare mi ritrovo con alcune cose del wing chun, dove l'intercettare non è parare ma colpire. Tuttavia nel wing chun, a parte sui ganci, l'intercettare è una conseguenza del coprire la linea centrale e andare dentro. In questo senso capisco le perplessità di max boxer sulla possibilità di intercettare con intenzione il pugno dell'altro e non come una copertura o colpo che cerca di entrare e casualmente nell'impattare con il braccio dell'altro ha effetto distruttivo.
Ciao Gbr, anche per me intercettare è una conseguenza del coprire. A dirla tutta è una conseguenza dello studio di quella che chiamo la finestra del trapping e dei 5 incroci. Inizialmente questo tipo di cose le studiavo quando usavo lo straight blast di Vunak con la PFS. Abituato a coprire la linea centrale attaccando, avevo imparato a prendere lo spazio togliendo le linee dirette altrui e mettendoci le mie. Due corpi non possono stare nello stesso posto nello stesso istante, si dice cosi? In pratica tiravo insieme all'aggressore e facevo passare le mie braccia sopra le sue, con lo stesso "cuneo" che usavo per i pugni a catena, rubandogli la linea. Alla fine mi son detto "se riesco a farle strisciare sopra, perchè non provare a colpirle?" Il mio uso dell'hammer in questo caso è infatti enfatizzato nel video ma in realtà non richiede caricamento eccessivo o colpi devastanti (a meno che non siano colpi telegrafati o la distanza lo permetta). Mi alleno a scaricare il peso con questa tecnica attraverso lo scarico verso il basso di tutto il corpo (come con il bastone o lo staff) cosi da "abbassare" le sue braccia facendo sentire il colpo, senza la pretesa di "distruggere" le sue armi. Mi basta liberare la linea e creare disagio. Come dico nel video l'idea di rompere non è da prendere alla lettera (diverso se parliamo della gomitata con la quale la mano si frantuma senza troppi problemi).
Ciao Max grazie della domanda. Si le tecniche sono state ovviamente provate in ambito non collaborativo. Risultato buono, con un buon allenamento. Se guardi i miei due video intitolati "theory and practice" mostro proprio questo aspetto di quello che faccio: non amo teorizzare tecniche strampalate per poi applicarne altre in realtà. Quello che alleno, uso. Se non funziona non lo alleno più. Ovviamente se il tuo dubbio si riferisce ad una situazione da ring, la cosa diventa molto più ostica, come ben puoi immaginare. Bisogna ovviamente contestualizzare la cosa. Infatti se ragioniamo in termini di difesa personale, in cui partiamo da una posizione di guardia celata del tipo "tranquillo non voglio problemi", con le braccia già alte, colpire le linee dirette che passano in mezzo a loro non è cosi difficile come può sembrare. Anche chiudere la linea sopra di esse, a dirla tutta. Anche e soprattutto perché per usare questa tecnica vado a creare un'apertura di invito per l'attacco quindi posso "prevedere" che l'aggressore passerà da li. Ma approfondirò questo aspetto in qualche video, grazie per lo spunto Per quanto riguarda la distruzione in genere, anche la gomitata sul diretto sembra di difficoltà enorme, mentre in realtà con un buon allenamento è fattibilissima visto che il tempo e lo spazio richiesti per questa tecnica sono molto inferiori rispetto alla linea del pugno (faccio sempre il paragone di coprirti la faccia quando ti lanciano qualcosa sul viso).
Ciao Nihil,grazie a te per avermi risposto in modo esauriente. Sicuramente interessante il discorso del creare un'apertura come invito a portare un certo tipo di attacco,è un elemento questo che non avevo valutato e che già rende la cosa decisamente più fattibile. Se farai altri video li guarderò sempre con grande interesse.