« Risposta #17 inserita:: Settembre 12, 2005, 16:50:22 »
Io personalmente ho quelli della mediterraneè, non so se c'è qualcosa di meglio. di quella edizione ti consiglio sopratutto il secondo volume, il primo racconta sostanzialmente la storia....
« Risposta #19 inserita:: Settembre 12, 2005, 20:41:24 »
oggi ho provato a farli e mi è rimasto un senso di nausea ( tipo mal d'auto ) tutto il pomeriggio! Magari tra qualche giorno riprovo a farli di mattina appena sveglio...
« Risposta #20 inserita:: Settembre 13, 2005, 09:32:54 »
cavoli non trovo più il libro!!!! mi dovrò accontentare delle immagini del sito segnalato da shaolin monk. vorrei comunque chiedere una cosa, LA RESPIRAZIONE DEVE ESSERE ADDOMINALE?
« Risposta #23 inserita:: Settembre 13, 2005, 15:44:32 »
Attenti a pratiche saltate fuori da chissà dove (probabilmente dalla fantasia di un furbo divulgatore new-age) e fatte in casa per conto proprio.......lasciate perdere le mode del momento, seguite pratiche tradizionali, consolidate dall'esperienza di generazioni di maestri e praticanti ......
Attenti a pratiche saltate fuori da chissà dove (probabilmente dalla fantasia di un furbo divulgatore new-age) e fatte in casa per conto proprio.......lasciate perdere le mode del momento, seguite pratiche tradizionali, consolidate dall'esperienza di generazioni di maestri e praticanti ......
Si la respirazione deve essere quella tradizionale orientale, per cui si gonfia il ventre respirando e si espira svuotandolo.
Io con le ed. Mediterranee mi sono trovato molto bene.
La sensazione di stordimento è abbastanza diffusa all'inizio, ma poi ci si abitua.... luk, per caso hai la cervicale infiammata?
io invece inspiro portando dentro l'ombellico il più possibile ed espiro rilassando la pancia facendola tornare in posizione rilassata! praticamente il contrario di ciò che fai tu Con queste respirazioni! non si sa quale sia la più valida
oggi ho provato a farli e mi è rimasto un senso di nausea ( tipo mal d'auto ) tutto il pomeriggio! Magari tra qualche giorno riprovo a farli di mattina appena sveglio...
Già..... soprattutto le pratiche che coinvolgono la respirazione non possono essere improvvisate. Respirare male per lungo tempo non comporta solamente disturbi passeggeri da iperventilazione (giramenti di testa, formicolii agli arti, etc.) il che poco male sarebbe. Se tutti gli antichi testi classici indiani sul Pranayama (controllo del respiro/energia) affermano di non improvvisare un motivo c'è, e sta nel fatto che la respirazione è appunto strettamente legata al Prana (il Qi dei cinesi, il Ki dei giapponesi, il Pneuma degli antichi greci, etc.) e i danni a cui mi riferisco dipendono quindi dagli squilibri energetici causati dalla mal pratica. Inoltre, rimanendo sul piano puramente fisico, alcuni tipi di respirazioni che comportano apnee o compressione delle vie aeree a glottide chiusa interferiscono con l'azione di pompa del cuore e questo potrebbe essere pericoloso in alcuni casi. Altri tipi di respirazione come quella accennata da Hattori (la cosiddetta respirazione taoista o inversa) possono causare congestione e ingorgo venoso nella pelvi peggiorando quadri di insufficienza venosa degli arti (varici), varicocele ed emorroidi, soprattutto se effettuate con un eccessivo impegno muscolare della parete addominale e del pavimento pelvico. Insomma, le pratiche che coinvolgono la respirazione non vanno fatte a caso seguendo le istruzioni di un libro o di un sito. Soprattutto quando la pratica stessa ha origini alquanto dubbie......
Citazione
L'autore
PETER KELDER, un giovane saggio, è un'anima antica capace di rendersi invisibile. Si tratta di un uomo straordinariamente misterioso; tuttavia, attraverso le sue affascinanti rivelazioni, ogni lettore riuscirà a scoprire la sua vera identità.
.......................
Ovviamente sono spuntati come funghi gli emuli di Kelder che hanno approfittato del suo successo per mettersi in scia, ed ecco la miriade di libri che spiegano o migliorano i 5 esercizi originari, ecco il libro del warm-up per i 5 tibetani, ecco le musiche, ecco il sesto tibetano, etc.etc.
Alla faccia delle pratiche ortodosse, che non cambiano da millenni.
« Ultima modifica: Settembre 13, 2005, 21:58:00 da lob »
Già..... soprattutto le pratiche che coinvolgono la respirazione non possono essere improvvisate. Respirare male per lungo tempo non comporta solamente disturbi passeggeri da iperventilazione (giramenti di testa, formicolii agli arti, etc.) il che poco male sarebbe. Se tutti gli antichi testi classici indiani sul Pranayama (controllo del respiro/energia) affermano di non improvvisare un motivo c'è, e sta nel fatto che la respirazione è appunto strettamente legata al Prana (il Qi dei cinesi, il Ki dei giapponesi, il Pneuma degli antichi greci, etc.) e i danni a cui mi riferisco dipendono quindi dagli squilibri energetici causati dalla mal pratica. Inoltre, rimanendo sul piano puramente fisico, alcuni tipi di respirazioni che comportano apnee o compressione delle vie aeree a glottide chiusa interferiscono con l'azione di pompa del cuore e questo potrebbe essere pericoloso in alcuni casi. Altri tipi di respirazione come quella accennata da Hattori (la cosiddetta respirazione taoista o inversa) possono causare congestione e ingorgo venoso nella pelvi peggiorando quadri di insufficienza venosa degli arti inferiori (varici), varicocele ed emorroidi, soprattutto se effettuate con un eccessivo impegno muscolare della parete addominale e del pavimento pelvico. Insomma, le pratiche che coinvolgono la respirazione non vanno fatte a caso seguendo le istruzioni di un libro o di un sito. Soprattutto quando la pratica stessa ha origini alquanto dubbie......
Citazione
L'autore
PETER KELDER, un giovane saggio, è un'anima antica capace di rendersi invisibile. Si tratta di un uomo straordinariamente misterioso; tuttavia, attraverso le sue affascinanti rivelazioni, ogni lettore riuscirà a scoprire la sua vera identità.
.......................
Ovviamente sono spuntati come funghi gli emuli di Kelder che hanno approfittato del suo successo per mettersi in scia, ed ecco la miriade di libri che spiegano o migliorano i 5 esercizi originari, ecco il libro del warm-up per i 5 tibetani, ecco le musiche, ecco il sesto tibetano, etc.etc.
Alla faccia delle pratiche ortodosse, che non cambiano da millenni. Se proprio volete praticare yoga tibetano, seguite qualche Lama che insegni lo Yantra Yoga, per esempio Chogyal Namkhai Norbu
« Ultima modifica: Settembre 13, 2005, 22:12:19 da lob »