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Rispondo solo ed unicamente perchè dimostri sempre apertura al dialogo, quantunque ci siano volte in cui travisi un po' forse spinto dalla situazione "solo contro tutti" che porta inevitabilmente ad essere aggressivi.
In primis, tanto per, io mi ritengo pratico in quanto legato ai risultati ed alla pratica che è stata proprio tanta.
Ma la teoria è, secondo me, proprio tanta. Puoi chiedere ai forumisti che si son fatti una birra od una pizza con me, si finiosce sempre a discorsi scacciafiga su metodologie, programmazione e quant' altro oppure ad aneddoti di gara.
Aaaanyway, come credo sia chiarissimo io non faccio assolutamente un discorso di disciplina quanto un discorso metodologico.
A me tange veramente poco se chiunque viene a dirmi che una parte di una determinata pratica è vecchia anche di diecimila anni semplicemente perchè mi trovo davanti all' evidenza che medicina, fisiologia e scienza in generale hanno effettuato più passi negli ultimi cento anni che nei precedenti quattromila.
Adesso sicuro arriverà qualcuno a tirar fuori quella o quell' altra eccezione ma se si guarda l' insieme..
Basta pensare che in Europa e Stati Uniti s'è praticato il salasso fino a metà dell' ottocento. Ora qualcuno alzerà la mano puntualizzando che in alcuni utilizzi il salasso era anche sensato ma spero ci siamo capiti.
Oppure qui dentro qualcuno che ha la moglie con forti emicranie vorrebbe far trapanare il cranio della moglie ? (ok ci abbiam pensato tutti in altre situazioni ma non è quello il caso.. )
Per me la pratica delle AM deve passare fondamentalmente da un punto: se pratico per confrontarmi (a qualunque livello e in qualunque modalità si preferisca ) quel che conta sono i risultati.
Se alla propria disciplina si vuole dare altra finalità non vedo perchè si dovrebbe comunque buttare dle tempo che si potrebbe investire meglio.
A corollario, se si vuole praticare per conservare le tradizioni bisogna accuratamente evitare di vendere quello che si pratica per quello che non è.
Detto questo il concetto di utilizzo superiore del corpo (che occidentalmente tradurrei come specializzazione ) ha, fondamentalmente, un punto "sbagliato".
Tralasciando quanto spesso vengano espressi concetti fisiologici sbagliati alla base di questo o quell' esercizio, c'è un punto fondamentalissimo: la specializzazione viene fatta a valle di un lavoro di base.
Il lavoro di base che dovrebbe partire dall' alfabetizzazione motoria nell' età corretta e finire nella costruzione della maggior quantità di caratteristiche di basilari possibile non va' tralasciato e non va' mischiato con altro in modo casuale.
Prendiamo una cosa semplicissima come la pliometria.
Modalità di allenamento arcinoto (e spesso mostruosamente travisato ) per allenare la forza esplosiva.
Centometristi, calciatori, lottatori, pugili, saltatori in lungo, karateka, tutti hanno infilato pliometria da qualche parte.
Il punto fondamentale, spesso trascurato, è che è un metodo in primis per atleti avanzati, in secondo luogo decisamente stressante a livello dell' snc ed in unltimo tutt'altro che semplice tecnicamente.
Quanta gente utilizza la pliometria avendo valori di forza base ridicoli? In quanti sbagliano completamente volumi di lavoro, tempi di recupero e distribuzione ?
Qualche disciplina millenaria che abbia mai parlato di periodizzazione dell' allenamento ?
Quanti praticanti di arti "moderne" e "occidentali" fanno HIIT tre volte la settimana giusto perchè fa' moda, si ammazzano di fatica e non capiscono un' acca di cosa stanno davvero facendo ?
Io posso prendere il campione olimpico dei cento metri, portarlo in pista, allenarlo per un' ora uccidendolo di fatica e non avergli fatto fare nulla di utile per quello che pratica.
E nemmeno sto parlando della ghisa, altrimenti dal nuotare in maniera aperta combiniamo le cose e finiamo in pieno oceano.
Esempi a caso di metodi di "specializzazione" che però vengono usati impropriamente.. ironicamente ci sono metodologie ben più raffinate che vengono usate a caso perchè lette da qualche parte o per incapacità di contestualizzazione.
Portano vantaggi? Sicuro ( in dipendenza del livello del praticante alla partenza), ma si potrebbe far meglio? Avoja.
Poi capisco il tuo disagio nel confrontarti con chi come me è decisamente monodirezionale, ma mettiti nei miei panni quando qualcuno mi dice che non ho idea di quanta fisiologia occidentale sia inserita nella pratica di Pinco Pallino e poi mi si risponde che "io mica salto in testa all' avversario".. avoja a parlare di sconforto.
Non sto nemmeno ad aggiungere che lo stesso discorso metodologico si potrebbe applicare per il discorso tecnico.
C'è troppo e sottolineo troppo lavoro tecnico e atletico da fare per perder tempo inutilmente.
Mi rendo conto di suonare terribilmente noioso ma la cosa non è assolutamente a detrimento di questa o quella disciplina ma dei metodi di lavoro.
Come già detto di quello che pratico io non ho problemi a sparar peste e corna.
L' allenatore di una mia ex compagna di allenamento, atleta di livello internazionale, una volta dopo un incontro perso al quarto minuto per sopravvenuta lattasi ( causa carico di lavoro raffazzonato per infortunio ) mi si siede accanto e mi dice che mi ha visto senza fiato e che mio servirebbe andar a correre tutte le mattine per un' oretta.. tralascio ogni commento.
E ne avrei altre decine..