Welcome to the Forum of Martial Arts Register in order to become an active member of the forum. Dont just stay there and look....register now !! HAVE FUN
1140007 Messaggi in 46562 Discussioni da 34340 utenti
Ultimo utente: Aktarusq79
Verissimo. Infatti la cosa migliore sarebbe di cercare una sorta di compromesso ottimale. Tieni però conto che le differenze di forza sono maggiori che quelle, ad esempio, nella velocità di esecuzione. Essendo molto facile progredire in forza massimale, mi sembra limitativo trascurarla e preferire quella resistente, magari in range sballati (vedi i 100 piegamenti o gli altri requisiti dei programmi del kyokushin: http://www.kyokushinwla.com/index.php?option=com_content&view=article&id=9&Itemid=39&lang=en ).
Quando uno allena molto un'abilità, i miglioramenti tenderanno progressivamente a divenire infinitesimali. Se ci sono abilità che hanno transfer e che non sono state quasi toccate, avrebbe (IMHO) più senso curare quelle per migliorare il risultato globale. Sarebbe come intestardirsi a palleggiare per migliorare nel calcio senza pensare affatto a correre più velocemente.
Il discorso dell' applicazione della forza massimale negli sport di striking è spinoso, sopratutto considerando il tempo di applicazione della forza che bisogna gestire. Non è per me nemmeno il problema maggiore, sinceramente, quando in molti casi viene tralasciato persino un fondo aerobico decente o altre porcherie relate, tipo quelli che per moda infilano un hiit tutti i santi giorni. Per il discorso del powerlifter che ha vinto senza "tecnica" devi anche considerare quanto il combattimento fosse probante ( aka livello dell' incontro, federazione, eccetera, tenuto anche conto che le mma non hanno ancora livelli medi _probabnti_ e anche in alto manca una standardizzazione della performance ). L' allenamento in genere, aimè, viene gestito in maniere che analizzate razionalmente farebbero rabbrividire..molto spesso il concetto di allenamento utile passa per l' "ho fatto fatica = buon allenamento".
Il discorso dell' applicazione della forza massimale negli sport di striking è spinoso, sopratutto considerando il tempo di applicazione della forza che bisogna gestire. Non è per me nemmeno il problema maggiore, sinceramente, quando in molti casi viene tralasciato persino un fondo aerobico decente o altre porcherie relate, tipo quelli che per moda infilano un hiit tutti i santi giorni. Per il discorso del powerlifter che ha vinto senza "tecnica" devi anche considerare quanto il combattimento fosse probante ( aka livello dell' incontro, federazione, eccetera, tenuto anche conto che le mma non hanno ancora livelli medi _probabnti_ e anche in alto manca una standardizzazione della performance ). L' allenamento in genere, aimè, viene gestito in maniere che analizzate razionalmente farebbero rabbrividire..molto spesso il concetto di allenamento utile passa per l' "ho fatto fatica = buon allenamento".
Proviamo a invertire i termini del ragionamento originario: un panchista di medio livello sarà in grado di eseguire 50 piegamenti come si deve? La risposta è senz'altro affermativa (mi invitarono anni fa a partecipare a una garetta online di chalistenics e provai i piegamenti per quell'unica occasione, facendone mi pare 62, perfetti, in meno di un minuto - dopo l'allenamento con i pesi). Viceversa, se uno si allena con esercizi base a corpo libero in range di ripetizioni 50+, avrà un massimale rispettabile nei fodamentali? Generalmente no. La velocità di esecuzione con i carichi bassi (poniamo il 50-60% del massimale) è legata in gran parte a come ci si allena, da quello dipende la maggior parte del transfer... il movimento dovrebbe poi essere il più possibile simile a quello del gesto tecnico da migliorare. Vi posso assicurare che, sviluppando la giusta intenzionalità esplosiva (e non facendo sollevamenti volti ad ipertrofizzare/pompare) non si diventa più lenti... si impara solo a reclutare più unità motorie inviando impulsi a frequenza più alta, abbassando anche la soglia di attivazione di unità motorie generalmente dormienti e si perfeziona la coordinazione fra distretti muscolari.
Prese, corpo a corpo, proiezioni, grappling e tecniche di sottomissione hanno tempi di applicazione della forza abbastanza elevati da permettere di utilizzare buone percentuali delle proprie capacità di reclutamento. Il transfer si riduce superati certi valori che, grossomodo, per un atleta di 80 kg, possono essere 140-160 di squat, 105-120 di panca, 180-200 di stacco e 40-60 kg di sovraccarico nelle trazioni. Sono pesi alla portata di (quasi) tutti, ma che in pochissimi marzialisti sono in grado di gestire: http://www.projectinvictus.it/quanta-forza-serve-al-praticante-di-sport-da-combattimento/
La capacità aerobica ha valore solo se parliamo di sport... se si ritenesse che lo scontro tipo fosse un kion kumite, allora non avrebbe neppure senso allenarla (estremizzo). Altro argomento a favore dei fautori della tecnica e solo tecnica: con l'avanzare dell'età, le capacità tecniche mi restano e il fisico invecchia. La velocità calerà pure, ma la forza molto meno... il pieno sviluppo lo si raggiunge attorno ai 35 anni (un nuotatore a 25 è già vecchio) e, se opportunamente stimolata, resta a ottimi livelli anche a 50-60 anni (perdendo forse un 15% fra i 30 e i 60 anni). I muscoli mantengono una propria memoria, per cui, anche smettendo di allenare la forza, si recupera un buon 90% nel giro di pochissimi mesi (a patto di non aver perso peso). In definitiva, la memoria vale sia per la tecnica che per la forza, molto meno per la velocità pura (anche se il discorso può essere diverso per la capacità di non compiere movimenti preparatori, ma sempre di tecnica si tratta).
« Ultima modifica: Settembre 24, 2014, 20:23:02 da krt »
Proviamo a invertire i termini del ragionamento originario: un panchista di medio livello sarà in grado di eseguire 50 piegamenti come si deve? La risposta è senz'altro affermativa (mi invitarono anni fa a partecipare a una garetta online di chalistenics e provai i piegamenti per quell'unica occasione, facendone mi pare 62, perfetti, in meno di un minuto - dopo l'allenamento con i pesi). Viceversa, se uno si allena con esercizi base a corpo libero in range di ripetizioni 50+, avrà un massimale rispettabile nei fodamentali? Generalmente no.
Well, in primis bisognerebbe discutere di cosa è "rispettabile" e di cosa sia un corretto lavoro a copro libero in termini di imput. Per altro non è da tralasciare che il discorso piegamenti è, a prescindere dai metabolismi e quant'altro, un discorso di buon rapporto peso/forza.
Citazione
La velocità di esecuzione con i carichi bassi (poniamo il 50-60% del massimale) è legata in gran parte a come ci si allena, da quello dipende la maggior parte del transfer... il movimento dovrebbe poi essere il più possibile simile a quello del gesto tecnico da migliorare. Vi posso assicurare che, sviluppando la giusta intenzionalità esplosiva (e non facendo sollevamenti volti ad ipertrofizzare/pompare) non si diventa più lenti... si impara solo a reclutare più unità motorie inviando impulsi a frequenza più alta, abbassando anche la soglia di attivazione di unità motorie generalmente dormienti e si perfeziona la coordinazione fra distretti muscolari.
Well io sono stato allenato a pane, girate e metodo bulgaro ibrido ma il discorso sul tipo di pratica è lungo..per un praticante da due volte la settimana il tempo per apprendere un' alzata olimpica sono lunghi.. certo ci sarebbe da valutare il transfer a livello neuromuscolare, intramuscolae ed intermuscolare ma dipende dal tipo di pratica.. alla fine bisogna valutare come e quanto l' individuo può allenarsi. Una larga fetta di praticanti trarrebbe beneficio dal riuscire a far tutte le mattine un minimo di lavoro a corpo libero regolare ma per moltissimi è utopico persino concettualmente.
Citazione
Prese, corpo a corpo, proiezioni, grappling e tecniche di sottomissione hanno tempi di applicazione della forza abbastanza elevati da permettere di utilizzare buone percentuali delle proprie capacità di reclutamento.
Motivo per il quale valori di forza massimale decisamente alti sono imprescindibili per un lottatore, non altrettanto direttamente per uno striker.
Citazione
Il transfer si riduce superati certi valori che, grossomodo, per un atleta di 80 kg, possono essere 140-160 di squat, 105-120 di panca, 180-200 di stacco e 40-60 kg di sovraccarico nelle trazioni. Sono pesi alla portata di (quasi) tutti, ma che in pochissimi marzialisti sono in grado di gestire: http://www.projectinvictus.it/quanta-forza-serve-al-praticante-di-sport-da-combattimento/
L' articolo che citi è di un amico, tieni però presente che quei valori non sono proprio alla portata di tutti, non saprei quanti in italia si allenino tutti i giorni, la multifrequenza poi temo sia da scordare. Conti alla mano, in quanti siamo su questo forum che han gestito un certo tipo di parametri? Tra la gente attiva tutt' oggi temo si viaggi sotto la dozzina..i motivi sono molteplici (tra il non professionismo, il non interesse, la mancanza di tempo e quant'altro ) ma è da tenere pure a mente che non so quanti siano i lottatori nel forum ma sicuro una minoranza. Quei parametri sono sicuramente effettivi per lottatori a buon livello professionisti o semi, ma basta che ci spostiamo sul pugilato ed i valori caleranno sensibilmente. I motivi sono molteplici, ci si potrebbe fare pagine di topic.
Citazione
La capacità aerobica ha valore solo se parliamo di sport... se si ritenesse che lo scontro tipo fosse un kion kumite, allora non avrebbe neppure senso allenarla (estremizzo).
A parte i transfer indiretti del lavoro di "fondo", c'è da considerare che mediamente un allenamento si protrae tra i 60 ed i 120 minuti ( esclusi periodi particolari di programmazione ) ed è più che comune che i praticanti abbiano poca benzina per finire persino l' allenamento, figurarsi per mantenere intensità di lavoro ed attenzione adeguate..
« Ultima modifica: Settembre 24, 2014, 21:20:04 da xjej »
« Risposta #18 inserita:: Settembre 24, 2014, 23:19:22 »
Citazione
Motivo per il quale valori di forza massimale decisamente alti sono imprescindibili per un lottatore, non altrettanto direttamente per uno striker.
verissimo, exje! CLASSIFICAZIONE DEGLI SDC CHE RICHIEDONO PIU’ FORZA Se vogliamo determinare una classifica degli SDC che richiedono maggiore Forza avremo più o meno questa disposizione: 1- Lotta Greco-Romana (Greco-Roman Wrestling) 2- Lotta Libera (Freestyle Wrestling) 3- Judo 4- MMA 5- No-Gi Grappling e Sambo 6- BJJ 7- Muay Thai 8- Boxe 9 – Kick Boxing 10- TaeKwonDo, Light Contact, Point Karate
concordo su questa teoria dell'articolo postato prima , ci sono fighter thailandesi che tradizionalmente non hanno lavori specifici sull 1rm e sulla alla preparazione per forza massimale eppure sono dominatori nella loro cat di peso Sam-A Kaiyanghadaogym
https://www.youtube.com/watch?v=_Jogu1dSpng in quanto nello striking la forza veloce, forza esplosiva e resistenza alla forza veloce e potenza aerobica sono le caratteristiche fisiche più importanti e sviluppate , rispetto ai massimali su girate, snatch, deathlifting etc. etc. oltre ad un enorme volume di allenamento, su tecniche e tattiche
Registrato
COORDINATORE DEL FORUM ---------------------------
« Risposta #19 inserita:: Settembre 25, 2014, 00:33:36 »
A questo punto occorre fare più chiarezza. Se parliamo unicamente di sport, la preparazione agonistica dovrebbe essere mirata a quello specifico fine... però, fare sempre gli stessi esercizi a carico naturale non risulta essere una buona strategia, poiché viene meno la progressione del carico. Fare 500 sit-up o 300 squat a corpo libero non rende più potenti, né più veloci, né più forti. Se ci riferiamo invece a una tradizione marziale che punta ad eseguire un gesto in modo perfetto, esplosivo e potente, allora essere più potenti, per definizione, conta. Più si sale nelle categorie di peso (per quello un thai-boxer di 60 kg domina... perché non combatte con uno di 100 kg abile quasi quanto lui) più la potenza aumenta, anche se la velocità diminuisce un po' e la tecnica è invariante (F=m*a e la massa aumenta anche in virtù dell'allenamento con i sovraccarichi). Per il point karate conta la velocità, la tecnica, l'allungo. Per mettere KO un rivale con un cross, essere grande e forte come uno dei Klitschko è utile... anche se il pugno è meno tecnico e meno veloce di quello di un campione dei superleggeri.
Insomma, in ottica difesa personale (come ho inteso per molti anni il karate non sportivo), penso che essere forti, veloci e tecnici sia importante per avvicinarsi al proprio potenziale in quello specifico contesto. Essere aerobicamente allenati, a parte la difesa primaria (la fuga), passa in secondo piano.
Adatto a uomini e donne di qualsiasi età, corporatura e preparazione fisica. Il Ving Tsun (Wing Chun), attraverso un rilassamento attivo, insegna a sfruttare l’energia del nostro aggressore, aggiungendo a questa tutta la potenza generata dalla nostra muscolatura interna. Non dovendo ricorrere alla forza fisica, anche la persona più debole, contrariamente a quanto avviene negli sport da combattimento, riuscirà ad avere la meglio su individui molto più grandi e forti di lei. Questo è uno dei motivi per cui è oggi considerato tra i migliori e più efficaci sistemi di autodifesa al mondo. http://www.windrei.com/joomla/wind-rei-ving-tsun/54-wing-tsun-difesa-efficace-e-senza-fronzoli-
e. I metodo è adatto a tutti, soprattutto alle persone più deboli e per questo impossibilitate ad utilizzare la forza muscolare, proprio per questo motivo risulta una delle più efficaci forme di difesa personale femminile. http://www.formaebenessere.it/index.php/difesa-personale-ims/
M.G.A. FIJLKAM - Metodo Globale Autodifesa Un Metodo adatto a tutti e per tutto. Un Metodo aperto applicabile in tutti i contesti. Un Metodo dove la cultura è alla base e la violenza è lasciata agli altri. Un Medtodo dove la forma fisica è importante ma la mimetica no. Un Metodo dove una leva articolare non è la soluzione di tutto ma fa parte della "conoscenza" tecnica . Un Metodo dove sudare è un piacere e non una imposizione da sergente di ferro. Un Metodo dove l'insegnante conosce i suoi limiti e non si improvvisa. Un Metodo dove la conoscenza delle armi è fine alla disciplina che si studia non una forma di narcisismo. Un Metodo dove la forza fisica non è tutto. Un Metodo nato da una grande esperienza e non improvvisato. http://www.fijlkamveneto.it/artimarziali/2013-10-02-07-14-17/notizie-m-g-a/12-prova-mga.html
« Ultima modifica: Settembre 25, 2014, 05:51:53 da Deltauno »
Registrato
COORDINATORE DEL FORUM ---------------------------
« Risposta #21 inserita:: Settembre 25, 2014, 09:02:09 »
come scritto prima, il fondo aerobico serve in maniera dirett per l' allenamento (durta, intensità, soglia attenzione, prevenzione infortuni ) e poi per tutti i benefici indiretti relati. Senza contare che per me DP (se ci teniamo proprio così tanto ) è farsi di sicuro quattro rampe di scale senza morire, ma pue un paio di km belli svelti se la macchina mi pianta in un posto dimenticato da dio..Non si chiede di tenere i tre al chilometro, ma almeno non morire ai sei..
come scritto prima, il fondo aerobico serve in maniera dirett per l' allenamento (durta, intensità, soglia attenzione, prevenzione infortuni ) e poi per tutti i benefici indiretti relati. Senza contare che per me DP (se ci teniamo proprio così tanto ) è farsi di sicuro quattro rampe di scale senza morire, ma pue un paio di km belli svelti se la macchina mi pianta in un posto dimenticato da dio..Non si chiede di tenere i tre al chilometro, ma almeno non morire ai sei..
visto che siamo in tema, e che sei così disponibile ti faccio la domanda. Seria. (vediamo se trovo le parole giuste ovviamente)
la DP ha una caratteristica di cui pochi parlano: è a freddo vale a dire non vieni aggredito previo regolare riscaldamento
ho sempre pensato, e qui scatta la domanda, che necessiti un attitudine/abitudine/allenamento al sapersi muovere a freddo
« Risposta #23 inserita:: Settembre 25, 2014, 09:32:32 »
M.G.A. FIJLKAM - Metodo Globale Autodifesa Un Metodo adatto a tutti e per tutto. Un Metodo aperto applicabile in tutti i contesti. Un Metodo dove la cultura è alla base e la violenza è lasciata agli altri. Un Medtodo dove la forma fisica è importante ma la mimetica no. Un Metodo dove una leva articolare non è la soluzione di tutto ma fa parte della "conoscenza" tecnica . Un Metodo dove sudare è un piacere e non una imposizione da sergente di ferro. Un Metodo dove l'insegnante conosce i suoi limiti e non si improvvisa. Un Metodo dove la conoscenza delle armi è fine alla disciplina che si studia non una forma di narcisismo. Un Metodo dove la forza fisica non è tutto. Un Metodo nato da una grande esperienza e non improvvisato.
visto che siamo in tema, e che sei così disponibile ti faccio la domanda. Seria. (vediamo se trovo le parole giuste ovviamente)
la DP ha una caratteristica di cui pochi parlano: è a freddo vale a dire non vieni aggredito previo regolare riscaldamento
ho sempre pensato, e qui scatta la domanda, che necessiti un attitudine/abitudine/allenamento al sapersi muovere a freddo
qual'è la tua opinione a riguardo?
Hai presente quelli che un giorno sollevano il divano col fratello e restano bloccati per giorni con la schiena? Ecco...un fisico allenato con costanza garantisce una funzionalità e una reattività tale per cui non ci sia bisogno di prepararsi prima a chissà cosa... E questo senza considerare l'aiuto dell'adrenalina eventualmente. Poi ho letto da qualche parte il discorso della tecnica abbinata alla dp...senza impelagarsi in discorsi sterili, la tecnica intesa come tecnicità di molte arti orientali ha poco a che vedere con quello che è l'universo di uno scontro reale...
M.G.A. FIJLKAM - Metodo Globale Autodifesa Un Metodo adatto a tutti e per tutto. Un Metodo aperto applicabile in tutti i contesti. Un Metodo dove la cultura è alla base e la violenza è lasciata agli altri. Un Medtodo dove la forma fisica è importante ma la mimetica no. Un Metodo dove una leva articolare non è la soluzione di tutto ma fa parte della "conoscenza" tecnica . Un Metodo dove sudare è un piacere e non una imposizione da sergente di ferro. Un Metodo dove l'insegnante conosce i suoi limiti e non si improvvisa. Un Metodo dove la conoscenza delle armi è fine alla disciplina che si studia non una forma di narcisismo. Un Metodo dove la forza fisica non è tutto. Un Metodo nato da una grande esperienza e non improvvisato.
Hai presente quelli che un giorno sollevano il divano col fratello e restano bloccati per giorni con la schiena? Ecco...un fisico allenato con costanza garantisce una funzionalità e una reattività tale per cui non ci sia bisogno di prepararsi prima a chissà cosa... E questo senza considerare l'aiuto dell'adrenalina eventualmente. Poi ho letto da qualche parte il discorso della tecnica abbinata alla dp...senza impelagarsi in discorsi sterili, la tecnica intesa come tecnicità di molte arti orientali ha poco a che vedere con quello che è l'universo di uno scontro reale...
vero ma non esaustivo della mia domanda, anche perchè 1° la muscolatura si può allenare in diversi modi e per diverse finalità 2° mi risulta, ma potrei sbagliarmi, che il corpo non sia fatto solo di muscoli ma anche altri tessuti
« Risposta #27 inserita:: Settembre 25, 2014, 11:08:28 »
Quando parlo di corpo allenato io parlo di corpo allenato in maniera funzionale... Nel corpo esistono di fatto muscoli, tendini e ossa... Un allenamento funzionale li condiziona tutti... E in ottica reale stiamo cmq parlando di un non problema perchè l'adrenalina condiziona il corpo. Certo...se vogliamo fare la sfida alla Van Damme allora cambia tutto...
Quando parlo di corpo allenato io parlo di corpo allenato in maniera funzionale... Nel corpo esistono di fatto muscoli, tendini e ossa... Un allenamento funzionale li condiziona tutti... E in ottica reale stiamo cmq parlando di un non problema perchè l'adrenalina condiziona il corpo. Certo...se vogliamo fare la sfida alla Van Damme allora cambia tutto...
Van Damme l'ho già menato ieri, e li siamo apposto
funzionale a che? alla DP? cosa vuol dire funzionale alla DP?
visto che siamo in tema, e che sei così disponibile ti faccio la domanda. Seria. (vediamo se trovo le parole giuste ovviamente)
la DP ha una caratteristica di cui pochi parlano: è a freddo vale a dire non vieni aggredito previo regolare riscaldamento
ho sempre pensato, e qui scatta la domanda, che necessiti un attitudine/abitudine/allenamento al sapersi muovere a freddo
qual'è la tua opinione a riguardo?
Non potendo prevedere il futuro tocca aver il miglior paracadute possibile. Ergo freddo o non freddo che il corpo possa fare il meglio che può a prescindere. Un buon tono muscolare protegge le articolazioni, protegge in minima parte dagli urti, un muscolo vascolarizzato (e pure gli altri tessuti ) hanno miglior funzionalità in generale a prescindere dalla temperatura. Avere 5 cavalli di potenza e averne 4 non è la stessa cosa quando anche ne fosro richiesti 6, il fuorigiri è una brutta bestia.