« Risposta #15 inserita:: Giugno 29, 2015, 15:42:28 »
Sono diversi anni ormai che cerco di spiegare che il ninjutsu antico non era altro che una delle specializzazione militari sviluppate da samurai per samurai ...
E ora anche storici del calibro di Turnbull lo stanno dimostrando in modo molto più valido del mio
In quell'articolo c'e' scritto che essenzialmente non esiste niente di quello che si racconta o crede.
Dice che probabilmente esistono forme di guerriglia e mette assieme quello che trova. Ma se tanto bastasse a pensare a una scuola di ninja dovremmo allora inferire che tali scuole esistono in tutto il mondo antico,visto che racconti di sotterfugi e incursioni sono MOLTO piu' abbondanti in "altre storie" che non hanno mai rivendicato tradizioni mistiche di incursori.
E usa degli argomenti ben piu' letali della mancanza di prove: Quell'articolo toglie letteralmente le basi all'idea di ninja. A partire dall'elegantissimo:
Che essenzialmente dice: In giappone esistevano effettivamente dei guerrieri altamente spacializzati, con cariche ereditarie e incarichi speciali. Erano i samurai. Che non erano minimamente in grado di maneggiare le infinite arti che dovrebbe conoscere un ninja.
E' molto difficile ipotizzare che esistesse una casta capace di superare in tutto i samurai e di cui non si conserva alcuna traccia. ...nel "piccolo" giappone feduale in cui se non ci si metteva d'accordo in tutto il villaggio per l'acqua si moriva tutti di fame...
Comunque di nuovo bell'articolo e grazie
data la dovizia di particolari, e conseguentemente il fatto che l'articolo è molto ben circostanziato, non direi che l'intento sia quello di minare in toto le basi: che non si potesse parlare di "super samurai mistici", penso che i conoscitori della materia già lo sapessero, così come era noto che non si potesse parlare di casta segreta. già nel passato del forum questo è stato più volte appurato. il punto scottante mi pare più che altro quello in cui si afferma che nelle regioni di Iga e Koga non si può parlare di vere e proprie "scuole" tradizionali, che però è diverso dall'affermare una totale inesistenza.
ma anche questo, come ricorda Shiken, che è stato più tempestivo di me nel commentare, era ipotizzato da tempo
il punto scottante mi pare più che altro quello in cui si afferma che nelle regioni di Iga e Koga non si può parlare di vere e proprie "scuole" tradizionali, che però è diverso dall'affermare una totale inesistenza.
Esattamente. La novità dell'articolo sta nel dire che Iga e Koka non dimostrano storicamente di aver sviluppato una tradizione (= corpus unico di tecniche specifiche di quelle regioni tramandato in modo ereditario) specifica.
Ovvero, il ninjutsu era un metodo di guerra come un altro in tutto il Giappone ...
« Risposta #19 inserita:: Giugno 29, 2015, 16:27:12 »
Bhe... sara' diverso da affermare una totale inesistenza ma poco ci manca.
I ninja non si vestono di nero. Non hanno poteri magici. Non avevano clan o scuole a koga e iga. Non ci sono fonti storiche che parlino delle loro tecniche. I resoconti riportano solo qualche operazione che impallidisce anche solo al cospetto dei racconti antichi. Tecnicamente non esistono i "ninja" ma solo il verbo del "ninjare". Non erano professionisti mercenari al soldo. (pare che nemmeno le loro spade siano mai esistite) Non pare esserci una tipologia di operazioni specifica o marchio di fabbrica.
Insomma, persone di questo genere ci sono dai tempi dei fenici e nessuno studia la loro arte. Poi non porto ulteriormente avanti la polemica, e' un articolo lineare e con riferimenti,ognuno ne trarrarà il meglio
Insomma, persone di questo genere ci sono dai tempi dei fenici e nessuno studia la loro arte. Poi non porto ulteriormente avanti la polemica, e' un articolo lineare e con riferimenti,ognuno ne trarrarà il meglio
nessuna polemica, ergo la discussione è ben accetta
Non avevano clan o scuole a koga e iga. Non ci sono fonti storiche che parlino delle loro tecniche.
il fatto che non esistessero clan o scuole codificate a mo' di koryu, non significa che un certo tipo di lavoro non potesse venire fatto. opere come banshensukai, shoninki e ninpiden lo dimostrano.
Tecnicamente non esistono i "ninja" ma solo il verbo del "ninjare". Non erano professionisti mercenari al soldo. (pare che nemmeno le loro spade siano mai esistite) Non pare esserci una tipologia di operazioni specifica o marchio di fabbrica.
expendables dell'invisibilittà magari no, ma di gente che "facesse roba da ninja" e che rientresse nell'esercito regolare del signorotto di turno, mi pare che testimonianze ce ne siano.
« Risposta #21 inserita:: Giugno 29, 2015, 18:01:59 »
Intendo letteralmente qualcosa che permetta di mantenere il nome ninja. in qualsiasi declinazione. -al di fuori del fatto che esistano come tradizione inventata. e chi li "abbiano fatti esistere".
« Risposta #22 inserita:: Giugno 29, 2015, 18:53:53 »
in sè, la roba da ninja, esiste e ne abbiamo prova: il problema, imho, è stabilire QUALE ninja è inventato, e con quali caratteristiche, non se lo sia in generale.
specificamente un'arte marziale propria dei ninja non esiste, ma si sapeva
« Ultima modifica: Giugno 29, 2015, 18:59:41 da Kagemusha »
« Risposta #23 inserita:: Giugno 30, 2015, 08:02:02 »
Esattamente ...
NND, la lista che hai compilato è già stata smantellata da tempo (parlo del costume nero, dei poteri occulti, ecc.).
MA ciò non vuol dire che non esistessero gli shinobi no mono, intesi come incursori militari con abilità specifiche. Se noti nell'articolo viene citato il gruppo dei rappa dell'esercito degli Hojo di Odawara, che erano capitanati da Fuma Kotaro, bandito locale abile nell'introdursi ovunque. E infatti, venne arruolato assieme ad un centinaio di altri banditi e colpirono diverse volte di notte l'accampamento dei Takeda che li stavano assediando, rubando alcune volte le loro provviste, oppure impedendo loro di dormire (una sorta di attacco psicologico).
Perché, gira e rigira, ricordo che il ninja storico era proprio questo: un INCURSORE MILITARE, ovvero un SOLDATO specializzato a penetrare nel campo/castello avversario e fare danni strategici a chi vi è dentro.