« Risposta #91 inserita:: Luglio 22, 2015, 15:31:35 »
Taijiquan si chiama così per un motivo. Il taiji è il simbolo dell'unione feconda degli opposti. Per il taoismo gli estremi non sono separati, coesistono in un unico fenomeno.
E allora un buon taijiquan deve TENTARE di essere contemporaneamente pesante e leggero, non di passare velocemente da leggerezza a pesantezza. Deve essere contemporaneamente forte e debole , non passare da forza a debolezza. Se della forza nel corpo sale, della forza nel corpo scende da un'altra parte.... Se della forza viene mandata avanti, viene mandata anche indietro.
Se riesci a farlo fai taijquan. Pure se ci riesci così poco e male da prendere le pizze da uno che semplicemente usa la forza bruta. Se non riesci a farlo non stai facendo taijiquan. Pure se sei abbastanza forte da dar le pizze a qualcuno che usa la forza bruta.
L'allenamento però è specifico e mirato per ottenere queste caratteristiche. E le ottieni, al di la di come si allena il corpo, se riesci a mantenere l' "energia che eroghi" in stato potenziale quando serve. E questo è il nostro concetto di uso della forza.
« Ultima modifica: Luglio 22, 2015, 15:48:14 da Alkampfer81 »
Taijiquan si chiama così per un motivo. Il taiji è il simbolo dell'unione feconda degli opposti. Per il taoismo gli estremi non sono separati, coesistono in un unico fenomeno.
E allora un buon taijiquan deve TENTARE di essere contemporaneamente pesante e leggero, non di passare velocemente da leggerezza a pesantezza. Deve essere contemporaneamente forte e debole , non passare da forza a debolezza. Se della forza nel corpo sale, della forza nel corpo scende da un'altra parte.... Se della forza viene mandata avanti, viene mandata anche indietro.
Se riesci a farlo fai taijquan. Pure se ci riesci così poco e male da prendere le pizze da uno che semplicemente usa la forza bruta. Se non riesci a farlo non stai facendo taijiquan. Pure se sei abbastanza forte da dar le pizze a qualcuno che usa la forza bruta.
L'allenamento però è specifico e mirato per ottenere queste caratteristiche. E le ottieni, al di la di come si allena il corpo, se riesci a mantenere l' "energia" in stato potenziale quando serve. E questo è il nostro concetto di uso della forza.
Stai rispondendo a me o ad NND?
Nel caso fosse a me, forse non ci intendiamo: l'uso "classico" della forza di cui chiedevo lumi è quello indicato da Ragnazzz come alternativo all'uso della forza da TJQ. Quindi chiedevo cosa intedeva per capire in cosa differiva il pensiero.
Nel caso fosse a me, forse non ci intendiamo: l'uso "classico" della forza di cui chiedevo lumi è quello indicato da Ragnazzz come alternativo all'uso della forza da TJQ. Quindi chiedevo cosa intedeva per capire in cosa differiva il pensiero.
Ciao Nick
Ok. Beh, almeno ora hai chiaro un lato della questione nel caso.
Mi spiace, ma non mi è chiaro rispetto a quanto ho detto nel mio post.
Non capisco quale sia la sua idea di "uso classico della forza".
Ciao Nick
Facevo un esempio qualche pagina fa: Se uno mi spinge e io lo spingo "indietro" usando la mia forza muscolare, come se facessimo, appunto, una prova di forza, questo lo intendo come uso "classico", o anche istintivo, se vogliamo. Nel caso del taiji (per es.) non resisto a una spinta spingendo indietro, ma scaricando la spinta a terra. Non è la cosa più intuitiva del mondo e bisogna lavorarci su. Ovviamente anch'essa necessita di un lavoro "corporeo" specifico.
Ni. Esattamente cosa intendi per energia "potenziale"?
Rettifico:
Esattamente cosa intendi per energia "in stato potenziale"?
Ciao Nick
Ho riletto alcuni messaggi precedenti e vedo che hai già dato una definizione. Devo però dire che non sono del tutto concorde con quanto scrivi in riferimento all'uso delle forze. La causa però potrebbe semplicemente essere che io pratico BGZ e non TJQ.
Facevo un esempio qualche pagina fa: Se uno mi spinge e io lo spingo "indietro" usando la mia forza muscolare, come se facessimo, appunto, una prova di forza, questo lo intendo come uso "classico", o anche istintivo, se vogliamo.
Si, ma quello è solo un esercizio. Tradotto in combattimento (stricking per esempio) cosa vuol dire?
Nel caso del taiji (per es.) non resisto a una spinta spingendo indietro, ma scaricando la spinta a terra. Non è la cosa più intuitiva del mondo e bisogna lavorarci su. Ovviamente anch'essa necessita di un lavoro "corporeo" specifico.
Anche qui parliamo di esercizio. E comunque non è proprio così.
« Risposta #98 inserita:: Luglio 22, 2015, 15:59:55 »
Allora.
Fondamentalmente il punto è in quello che dicevo nel post precedente. Sto fermo. Ma la mie energia si muove istantaneamente in tutte le direzioni. La sensazione è quella di espandersi in tutte le direzioni. Come se spingessi contemporaneamente davanti, indietro, a destra, a sinistra, mi allungassi in alto e cadessi a terra. Ma queste spinte non le attui. Rimangono sensazioni di spostamento energetico. Finchè qualcosa non lo trasforma in movimento fisico (volontà o reazione alla forza avversaria). Il che significa che se mi tiri non mi sbilancio in avanti perchè stavo spingendo in avanti. Se mi spingi non mi sbilancio indietro perchè stavo spingendo indietro. E allora io ti spingo mentre mi espando indietro. Mi tiri il braccio, la forza di espansione indietro si trasforma immediatamente in attuale evitando che tu possa tirarmi. Non mi schiodi da terra perchè ci sto cadendo dentro. Ma neppure mi ci schiacci , perchè mi sto espandendo verso l'alto.
La sensazione che deriva da provare a spingere, tirare, colpire, sradicare, schiacciare ecc ecc una persona che si muove in questo modo è quella di farlo con una grossa, pesantissima palla di gomma elastica poggiata in acqua. Qualsiasi cosa fai si adatta velocemente. Se la schiacci giu la spinta la rialza, se provi ad alzarla non ce la fai, se la colpisci sfugge via e/o restituisce la forza del colpo.
E comunque sto parlando di solo di alcune delle alcune cose che compongono il taijquan (anche perchè vaglielo a dire a 120kg di muscoli che non ti solleva da terra manco morto). La domanda alla fine era "fate un esempio di uso non convenzionale della forza".
« Ultima modifica: Luglio 22, 2015, 16:15:27 da Alkampfer81 »
Ho riletto alcuni messaggi precedenti e vedo che hai già dato una definizione. Devo però dire che non sono del tutto concorde con quanto scrivi in riferimento all'uso delle forze. La causa però potrebbe semplicemente essere che io pratico BGZ e non TJQ.
Ciao Nick
Vabbè calcola pure la difficoltà di scrivere ste cose in un post. Magari poi scambiamo e ci capiamo. Oppure no perchè alcune cose le vediamo e pratichiamo in modo diverso, può essere.
Ho riletto alcuni messaggi precedenti e vedo che hai già dato una definizione. Devo però dire che non sono del tutto concorde con quanto scrivi in riferimento all'uso delle forze. La causa però potrebbe semplicemente essere che io pratico BGZ e non TJQ.
Ciao Nick
Quello in effetti può essere un motivo. Poi oh, non dobbiamo cmq essere d'accordo per forza C'è da dire anche che "a parole" è sempre più difficile spiegare cose "del genere".
Si, ma quello è solo un esercizio. Tradotto in combattimento (stricking per esempio) cosa vuol dire?
Anche qui parliamo di esercizio. E comunque non è proprio così.
Ciao Nick
In combattimento vuol dire che il colpo è tirato usando il peso del corpo (e, se si è capaci, della reazione vincolare del terreno) ma senza la "classica" catena cinetica tipica, per dire, di un gancio o di un diretto. In che senso poi dici che "non è proprio così" ? (scusa della risposta tardiva, mi era scappato questo tuo post)
Questo non mi sembra sia distintivo rispetto ad altre realtà del combattimento
Nel senso in cui lo si intende nel systema, sì. Si utilizza la "massa" corporea SENZA la necessità di usare una specifica tecnica percussiva (classici ganci montanti etc.)
Che sarebbe esattamente "classica" catena cinetica tipica? E qual'è la differenza? Qual'è una catena cinetica diversa?
Si tratta di trasferire energia sufficiente al colpo per essere efficace, senza sfruttare tutto il movimento del corpo necessario per tirare un "classico" colpo tipo appunto gancio o diretto o simili. Esprimere potenza sia da vicino/vicinissimo, sia con traiettorie "inusuali". Ovvio che la catena cinetica di un gancio quella è e quella resta (ed è "giusta" così). Non sto parlando di meglio o peggio (lo sottolineo perchè non si sa mai), semplicemente sono modalità diverse di dare energia a un colpo.
Nel senso che si tratta di uno skill "base" "lo scarico a terra". Le componenti sono diverse e molto più "complicate"
Figurati. Ci mancherebbe.
Ciao Nick
Chiaro che è uno skill base, ho usato quell'esempio proprio perchè era base e quindi facilmente comprensibile a tutti. Ed è vero anche che il discorso sarebbe ben più complesso, volendo sviscerare, ma stavo giusto facendo un esempio facile facile