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Autore Discussione: Uno contro due. O tre. O quattro....  (Letto 2406 volte)
Deltauno
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #15 inserita:: Gennaio 27, 2016, 18:56:13 »

Solo contro due io attaccherei il primo con un furia assassina da Moro Juramentado

praticamente è quello che fa il ragazzo insieme alla fidanzanta in uno dei video che ho postato io
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #16 inserita:: Gennaio 27, 2016, 19:00:24 »

Quello che mi chiedo è quanto effettivamente puoi riuscire a farti scudo: mi piacerebbe pensare che si possa fare sempre ma ho paura che non sia mica così facile. Beccarsi dei colpi: vero che possono essere da Ko però, se vedi video di risse (o di combattimenti sul ring) vedi anche che la maggior parte dei colpi impatta malissimo. Vanno in adrenalina anche loro. Forse non è un rischio folle. Esempio: salti addosso al primo e vai in clinch thai poi cominci a ginocchiarlo come una furia, tutto chiuso. Forse per quei pochi secondi ce la puoi fare.

Poi è chiaro che sono superhazzi
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John Spartan
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #17 inserita:: Gennaio 27, 2016, 20:06:41 »

Se parliamo di difesa personale reale qualsiasi costruzione teorica e tecnica deve essere fondata sullo scenario peggiore possibile e ipotizzabile.
Altrimenti è drammaticamente altro.
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #18 inserita:: Gennaio 27, 2016, 22:13:28 »

Su questo mi piacerebbe buttarla su una citazione letteraria. Nel libro di Rambo (il primo e l'unico) Rambo viene arrestato dallo sceriffo e si accorge che ha beccato la Stella d'Argento in Corea come sergente dei marines. Allora, quando scappa e lo sceriffo lo insegue, gli fa un'imboscata e ammazza tutti i suoi agenti tranne lui. Lo sceriffo scappa e Rambo dietro. Rambo applica il worst case scenario e immagina che lo sceriffo, ex eroe di guerra, gli tenda un'imboscata.

Così lo insegue piano pianino fermandosi ad ascoltare. Cammina fuori dal sentiero, si fa mille pippe mentali.

Alla fine si accorge che lo sceriffo gli è sfuggito: è scappato a gambe levate e non si è fermato mai. E a quel punto ha già chiamato la Guardia Nazionale avviando il porcesso che porterà Rambo a venire ucciso. Eh sì, nel libro muore e lo ammazza proprio Trautman.

Tutto questo per dire che se supponiamo di avere di fronte due sergenti del SAS o due campioni di vale tudo non solo ce l'abbiamo in quel posto già da subito, ma siamo comunque fregati anche se pensiamo a quale tattica usare per farci scudo con uno dei due. Le persone di cui in oggetto mica si fanno prendere così.

Facendo riferimento al Minchione Medio (Immaginario streetfighter della nostra stessa forza ma senza particolare addestramento) invece varie cose possono funzionare.
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #19 inserita:: Gennaio 27, 2016, 22:34:19 »

Se parliamo di difesa personale reale qualsiasi costruzione teorica e tecnica deve essere fondata sullo scenario peggiore possibile e ipotizzabile.
Altrimenti è drammaticamente altro.
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #20 inserita:: Gennaio 27, 2016, 22:58:31 »

Su questo mi piacerebbe buttarla su una citazione letteraria. Nel libro di Rambo (il primo e l'unico) Rambo viene arrestato dallo sceriffo e si accorge che ha beccato la Stella d'Argento in Corea come sergente dei marines. Allora, quando scappa e lo sceriffo lo insegue, gli fa un'imboscata e ammazza tutti i suoi agenti tranne lui. Lo sceriffo scappa e Rambo dietro. Rambo applica il worst case scenario e immagina che lo sceriffo, ex eroe di guerra, gli tenda un'imboscata.

Così lo insegue piano pianino fermandosi ad ascoltare. Cammina fuori dal sentiero, si fa mille pippe mentali.

Alla fine si accorge che lo sceriffo gli è sfuggito: è scappato a gambe levate e non si è fermato mai. E a quel punto ha già chiamato la Guardia Nazionale avviando il porcesso che porterà Rambo a venire ucciso. Eh sì, nel libro muore e lo ammazza proprio Trautman.

Tutto questo per dire che se supponiamo di avere di fronte due sergenti del SAS o due campioni di vale tudo non solo ce l'abbiamo in quel posto già da subito, ma siamo comunque fregati anche se pensiamo a quale tattica usare per farci scudo con uno dei due. Le persone di cui in oggetto mica si fanno prendere così.

Facendo riferimento al Minchione Medio (Immaginario streetfighter della nostra stessa forza ma senza particolare addestramento) invece varie cose possono funzionare.

First Blood, bello vederlo citato ancora oggi, magari a qualche giovincello gli viene voglia di leggerselo, anche se hai fatto uno spoiler da paura! buck2
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #21 inserita:: Gennaio 28, 2016, 07:38:10 »

Se parliamo di difesa personale reale qualsiasi costruzione teorica e tecnica deve essere fondata sullo scenario peggiore possibile e ipotizzabile.
Altrimenti è drammaticamente altro.

Come viene ipotizato lo scenario peggiore possibile? Si pensa semplicemente a quali possono essere le complicazioni per quanto poco probabili o si cerca di fare una qualche stima di probabilità?
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #22 inserita:: Gennaio 28, 2016, 09:07:16 »

Lo scenario da difesa da più persone cambia anche dal contesto , ovvero  ambiente chiuso tipo locali pubblici o aperto,nel primo la ritirata strategica è molto difficoltosa e messi all'angolo bisogna solo colpire e sperare che gli avversari non siano più di due , in campo aperto è diverso , ricordo un episodio accaduto in un paese costiero della Sardegna , ove era consuetudine aggredire in branco i malcapitati ragazzi che giungevano per una giornata al mare, questo ragazzo scappa e viene inseguito da tre soggetti , ebbene rallentava   si faceva raggiungere dal più atletico di turno e lo metteva giù , cosi anche per gli altri due, poi via più veloce della luce facendo 50 km in più per paura di imboscate Smiley
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #23 inserita:: Gennaio 28, 2016, 09:58:01 »

Come viene ipotizato lo scenario peggiore possibile? Si pensa semplicemente a quali possono essere le complicazioni per quanto poco probabili o si cerca di fare una qualche stima di probabilità?

Dipende...la probabilità è un fattore che devi tenere a mente (Mac Young diceva "When you go in Rome, do like the romans" intendendo che quando sei in un posto diverso da casa devi sapere cosa può capitare lì di diverso rispetto alla tua realtà), ma la valutazione la fai sul plausibile.
Esempio plastico: lo scorso sabato nello stesso locale di Roma ci sono stati due alterchi degenerati culminati entrambi nell'accoltellamento, uno alle spalle, di due ragazzi e i due casi non hanno alcuna connessione fra loro.
Cosa dice la statistica in questo caso non saprei, cosa dice il buon senso e il plausibile si...
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #24 inserita:: Gennaio 28, 2016, 10:57:55 »

Resto alla mera questione tecnica di quando si fanno esercizi, personalmente ho visto che l’addestramento ad attaccare in due fa tanto.

Le stesse persone alla prima esercitazione si intralciano, si fanno ingannare, stanno attenti ai colpi.

Dopo poco diventano smaliziate, ti tagliano a due lati e si tuffano ad acchiapparti, sapendo che essenzialmente gli basta afferrare, tenere stretto e cadere a peso morto che poi ti finiscono.
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #25 inserita:: Gennaio 28, 2016, 12:15:39 »

Direi comunque che, in generale, il "tirare di scherma" contro due funzioni poco.
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #26 inserita:: Gennaio 28, 2016, 12:34:44 »

Dipende...
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #27 inserita:: Gennaio 28, 2016, 14:22:41 »

Per quella che è la mia esperienza personale, se riesci ad individuare il capetto di turno e gli dici: "fatti sotto, solo io e te, dai, vediamo se hai le palle", questo si caga sotto e gli altri più di lui. Chiaramente non è sempre così.

Aggiungo: se quello accetta e tu lo malmeni pesante, il resto del gruppo potrebbe spaventarsi vedendo il "capo" rovinato, lui che notoriamente è il maschio alpha del loro gruppo  knuppel2
Ovviamente mi accodo ad Amedeo concludendo con NON SEMPRE È COSI.
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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #28 inserita:: Gennaio 28, 2016, 15:39:07 »

Per quella che è la mia esperienza personale, se riesci ad individuare il capetto di turno e gli dici: "fatti sotto, solo io e te, dai, vediamo se hai le palle", questo si caga sotto e gli altri più di lui. Chiaramente non è sempre così.

Diciamo che come soluzione alternativa ci sta, nel migliore dei casi tutti se la fanno sotto, nel peggiore (se gli altri magari stanno fermi come dice John, perché momentaneamente spiazzati dalla mia "baldanza") potrebbe finire come ho detto io prima.

Aggiungo: se quello accetta e tu lo malmeni pesante, il resto del gruppo potrebbe spaventarsi vedendo il "capo" rovinato, lui che notoriamente è il maschio alpha del loro gruppo  knuppel2
Ovviamente mi accodo ad Amedeo concludendo con NON SEMPRE È COSI.

Non intendevo questo, nel peggior scenario io penserei sempre che gli altri lo possano aiutare appena gli metto le mani addosso. Quindi, sempre imho, non userei questo stratagemma per poi effettivamente usare la fisicità, ma solo per darmela a gambe.

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Re: Uno contro due. O tre. O quattro....
« Risposta #29 inserita:: Gennaio 28, 2016, 15:47:18 »

Come viene ipotizato lo scenario peggiore possibile? Si pensa semplicemente a quali possono essere le complicazioni per quanto poco probabili o si cerca di fare una qualche stima di probabilità?

One MUST assume that the ANY pragmatic training doctrine should ALWAYS START with “worst case” scenarios. Anything less is just plain foolishness. These mandates include:

1. More than ONE aggressor (whether you see more than one aggressor or not).
2. ALL aggressors are ARMED (whether you see a weapon or not).
3. ANY aggressor you may face is a SUPERIOR fighter (in terms of size, strength, fitness, youth, experience and skill).
4. ANY aggressor willing to lay a hand on you, or even verbally threaten you is FULLY capable of KILLING YOU!
5. NO potentially violent situation can be “defused” or “de-escalated”. NEVER EVER assume that it CAN!
6. NO stranger OR potential threat should EVER be allowed to enter your personal safety zone without being CHALLENGED (to reveal intent) or STOPPED IMMEDIATELY(if within touching distance) – ANY approach from the REARWARD 180 degree circumference MUST be FORCEFULLY and IMMEDIATELY DEALT WITH!
7. ANY and ALL tactics, training and “technique” must be “workable” under conditions of poor visibility, poor terrain, obstacle strewn and unfamiliar environment, physical distress, injury, exhaustion and while having to protect others.

by Carl Cestari

« Ultima modifica: Gennaio 28, 2016, 15:49:29 da Aldo. » Registrato

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