Nonostante la presenza di sedicenti “storici” inglesi abbigliati con improponibili keikogi color vescovo, esistono Storici che, da professionisti quali sono, non hanno problemi a confutare se stessi e le proprie teorie quando l’analisi storiografica porta ad approfondimenti o nuove scoperte.
E’ questo il caso di Stephen Turnbull, uno dei più grandi studiosi di Storia militare giapponese.
Dopo aver scritto nel 1991 il libro “Ninja: The True Story of Japan’s Secret Warrior Cult”, ha ripreso l’argomento 23 anni nell’articolo intitolato “Ninja: An Invented Tradition?”, di cui condivido il link.
Consiglio caldamente di leggere attentamente l’analisi e le conclusioni di Turnbull relative all’ipotesi che l’esistenza di una tradizione ninja nelle provincie di Iga e Kōka sia solo il frutto di una progressiva invenzione culturale iniziata in Giappone già dal XVII secolo.
Proprio per evitare che qualcuno, non avvezzo alla lingua d’Albione, possa avere delle difficoltà, ho provveduto a tradurlo in italiano. Chiunque ne voglia una copia in PDF non deve fare altro che chiedermela.
Fa pensare e pone molti quesiti che, a mio avviso, potranno giovare anche a molti praticanti di Ninpō moderno.
Forse lo reputo più intelligente di quello che è, ma potrebbe averlo invece compreso fino in fondo e QUINDI reso pubblico per un fine molto semplice:
Natori ryu (qualsiasi cosa sia): base nel Kishu, lontano da Iga e Koka, di cui lui oggi è il "restauratore" ....
Se fosse dimostrato che la tradizione di Iga e Koka è il frutto di un'invenzione culturale, quale sola "tradizione" rimarrebbe potenzialmente "storica" e "autentica"?
« Risposta #5 inserita:: Giugno 29, 2015, 12:17:32 »
potrebbe, ma, imho, resterebbe comunque un'arma a doppio taglio, poichè, pur ammettendo che vi possano essere fatti storici alla base del MITO del ninja di Iga e Koga, se una "tradizionalizzazione" certa del ninjutsu simile a quella di altre koryu più "canoniche" non è ammissibile nelle suddette regioni, è poco probabile che sia invece realizzabile per il progetto dell'"inglesino"...o almeno, considerando come si è sviluppato. in sunto, se all'inizio pensavi che potesse essersi in parte tirato la zappa sui piedi, sono d'accordo
« Risposta #6 inserita:: Giugno 29, 2015, 12:40:21 »
A me questo articolo pare una mitragliata su tutto il mondo dei ninji... Cosa che peraltro mi sembra una costante quando un approccio rigoroso incontra questo mondo.
Non male la questione linguistica sul finale: "when the word shinobi is used it is intended as an adverb, not a noun. It indicates how something is carried out, not who does it."
potrebbe, ma, imho, resterebbe comunque un'arma a doppio taglio, poichè, pur ammettendo che vi possano essere fatti storici alla base del MITO del ninja di Iga e Koga, se una "tradizionalizzazione" certa del ninjutsu simile a quella di altre koryu più "canoniche" non è ammissibile nelle suddette regioni, è poco probabile che sia invece realizzabile per il progetto dell'"inglesino"...o almeno, considerando come si è sviluppato. in sunto, se all'inizio pensavi che potesse essersi in parte tirato la zappa sui piedi, sono d'accordo
Infatti ... come dicevo forse lo penso più intelligente di quello che è
Non male la questione linguistica sul finale: "when the word shinobi is used it is intended as an adverb, not a noun. It indicates how something is carried out, not who does it."
« Risposta #9 inserita:: Giugno 29, 2015, 12:57:59 »
Prevengo già potenziali obiezioni all'articolo, ricordando che tutti coloro che volessero contestare le ipotesi dovrebbero farlo con documenti storiografici di un certo livello, come lo stesso Turnbull fa.
Quindi, cose del tipo: "è tutto falso perché il mio maestro mi ha detto ...", oppure "lui non può sapere la verità occulta", ecc. non hanno alcun valore minimo ....
A me questo articolo pare una mitragliata su tutto il mondo dei ninji... Cosa che peraltro mi sembra una costante quando un approccio rigoroso incontra questo mondo.
Non male la questione linguistica sul finale: "when the word shinobi is used it is intended as an adverb, not a noun. It indicates how something is carried out, not who does it."
non per forza. per come l'ho inteso io, Turnbull contesta la veridicità di ipotesi che accostano il fenomeno ad una tradizione rigida e profondamente radicata, che magari possiamo interpretare similare a quella delle koryu, non parla di invenzione totale
non per forza. per come l'ho inteso io, Turnbull contesta la veridicità di ipotesi che accostano il fenomeno ad una tradizione rigida e profondamente radicata, che magari possiamo interpretare similare a quella delle koryu, non parla di invenzione totale
Diciamo che conclude dicendo che non vi sono prove storiche che definiscano l'esistenza di una tradizione di ninjutsu a Iga e a Koka, sottolineando che capacità simili erano presenti in diverse zone del Giappone, sempre intese come abilità di singoli samurai, non come "corpus unico trasmesso a un gruppo elitario ed ereditario di persone".
Quindi, a Iga e Koka può esserci stato qualcuno (come in molto altri luoghi) abile nelle incursioni militari, ma ciò non vuol dire che ne esista una tradizione come "koryu".
Il finale è interessante: it should not be dismissed but celebrated as Japan’s oldest martial invention and, through its modern cult-like manifestation, as Japan’s greatest martial fantasy
Considera "inventata" la pretesa di tradizione di Iga e Koka, non il Ninjutsu come fenomeno militare e storico
Diciamo che conclude dicendo che non vi sono prove storiche che definiscano l'esistenza di una tradizione di ninjutsu a Iga e a Koka, sottolineando che capacità simili erano presenti in diverse zone del Giappone, sempre intese come abilità di singoli samurai, non come "corpus unico trasmesso a un gruppo elitario ed ereditario di persone".
Quindi, a Iga e Koka può esserci stato qualcuno (come in molto altri luoghi) abile nelle incursioni militari, ma ciò non vuol dire che ne esista una tradizione come "koryu".
Il finale è interessante: it should not be dismissed but celebrated as Japan’s oldest martial invention and, through its modern cult-like manifestation, as Japan’s greatest martial fantasy
Considera "inventata" la pretesa di tradizione di Iga e Koka, non il Ninjutsu come fenomeno militare e storico
« Risposta #14 inserita:: Giugno 29, 2015, 15:19:23 »
In quell'articolo c'e' scritto che essenzialmente non esiste niente di quello che si racconta o crede.
Dice che probabilmente esistono forme di guerriglia e mette assieme quello che trova. Ma se tanto bastasse a pensare a una scuola di ninja dovremmo allora inferire che tali scuole esistono in tutto il mondo antico,visto che racconti di sotterfugi e incursioni sono MOLTO piu' abbondanti in "altre storie" che non hanno mai rivendicato tradizioni mistiche di incursori.
E usa degli argomenti ben piu' letali della mancanza di prove: Quell'articolo toglie letteralmente le basi all'idea di ninja. A partire dall'elegantissimo:
Citazione
The difficulty lies in identifying a uniquely Japanese version of it or a unique Japanese expertise in it. The second criterion, that secret warfare was carried out only by a highly skilled, highly specialized and perhaps hereditary corps of elite warriors, is complicated because Japan’s samurai class were precisely that: highly specialized, hereditary, and elite. The historical ninja would therefore have to be the “super-samurai” beloved of modern ninja movies. In that case no ordinary samurai, no matter how good he may have been at the martial arts, could perform these techniques of castle-entry, battle-disruption, or intelligence gathering. They were the exclusive preserve of the ninja.
Che essenzialmente dice: In giappone esistevano effettivamente dei guerrieri altamente spacializzati, con cariche ereditarie e incarichi speciali. Erano i samurai. Che non erano minimamente in grado di maneggiare le infinite arti che dovrebbe conoscere un ninja.
E' molto difficile ipotizzare che esistesse una casta capace di superare in tutto i samurai e di cui non si conserva alcuna traccia. ...nel "piccolo" giappone feduale in cui se non ci si metteva d'accordo in tutto il villaggio per l'acqua si moriva tutti di fame...