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1140011 Messaggi in 46562 Discussioni da 34340 utenti
Ultimo utente: Aktarusq79
« Risposta #60 inserita:: Febbraio 02, 2016, 18:36:37 »
Credo che il discorso che fa Fabry sia applicabile concettualmente a qualsiasi situazione con più persone in cui vieni spinto... Ovviamente la direzione della spinta prevede accorgimenti ma il concetto resta uguale.
Credo che il discorso che fa Fabry sia applicabile concettualmente a qualsiasi situazione con più persone in cui vieni spinto... Ovviamente la direzione della spinta prevede accorgimenti ma il concetto resta uguale.
E' quel che credo anch'io.. mi sembrava piuttosto "ovvio"....
« Risposta #62 inserita:: Febbraio 02, 2016, 20:49:25 »
Questa cosa la vedo come la pretesa di calcolare infinite possibilità. Sei uno contro due (non dico tre o quattro) se cerchi di gestire la cosa immaginando lui va di qua allora io mi sposto ecc ecc fai overflow anche se sei HAL 9000. E una battuta da NERD qua è il minimo.
Secondo me l'unica è forzare l'equazione e ridurre il numero degli opponenti a uno. Il più presto possibile con qualsiasi mezzo e a qualsiasi prezzo.
Mi sembra di aver capito che Fabry applichi quella tecnica sapendo di avere due aggressori (uno avanti e uno dietro) e sapendo che quello davanti gli deve dare una spinta.
Detto questo, ok allenarsi a gestire due o più persone da ogni direzione, ma imho, non va bene (almeno per me) allenarsi su attacchi specifici o sapendo in anticipo come verrai attaccato.
da noi si dice che fa tutto istinto e situazione. Quando si crea la situazione si sfrutta, quindi ovviamente non posso sapere in anticipo cosa succederà. Ma se la situazione si crea devo sapere cosa è più logico fare, e magari provare qualche cosa in modo che non sia solo una soluzione sulla carta. Quello dell'esempio è uno, diciamo, "scenario" che serve ad applicare una strategia generale: se c'è la situazione, uso la spinta per portare un colpo risolutivo al secondo, in modo da dover poi lavorare un uno vs uno. Ovvio che se uno dei due è abbastanza lontano da non potergli finire addosso allora è una minaccia meno impellente e la strategia quindi può cambiare. Ovvio che se invece che spingermi il primo parte di cazzotto allora devo chiudermi (e chi dice che non mi chiuda comunque, nella stessa maniera, anche quando mi spinge, proprio perchè non posso sapere che farà). Ovvio che poi la messa in pratica non può prescindere da considerazioni tipo, posso farlo in modo da essere ragionevolmente protetto anche se il secondo non dovesse crollare subito oppure è un movimento "o la va o la spacca"?
Poi, naturalmente, legittimo preferire altre soluzioni o approcci.
da noi si dice che fa tutto istinto e situazione. Quando si crea la situazione si sfrutta, quindi ovviamente non posso sapere in anticipo cosa succederà. Ma se la situazione si crea devo sapere cosa è più logico fare, e magari provare qualche cosa in modo che non sia solo una soluzione sulla carta. Quello dell'esempio è uno, diciamo, "scenario" che serve ad applicare una strategia generale: se c'è la situazione, uso la spinta per portare un colpo risolutivo al secondo, in modo da dover poi lavorare un uno vs uno. Ovvio che se uno dei due è abbastanza lontano da non potergli finire addosso allora è una minaccia meno impellente e la strategia quindi può cambiare. Ovvio che se invece che spingermi il primo parte di cazzotto allora devo chiudermi (e chi dice che non mi chiuda comunque, nella stessa maniera, anche quando mi spinge, proprio perchè non posso sapere che farà). Ovvio che poi la messa in pratica non può prescindere da considerazioni tipo, posso farlo in modo da essere ragionevolmente protetto anche se il secondo non dovesse crollare subito oppure è un movimento "o la va o la spacca"?
Poi, naturalmente, legittimo preferire altre soluzioni o approcci.
Ma infatti... la penso allo stesso modo, al 100%...
« Risposta #70 inserita:: Febbraio 03, 2016, 12:50:42 »
Sul post di fabry che trovo chiaro e semplice: “La tattica si distingue dalla strategia, che è la descrizione di un piano d'azione di lungo termine usa-to per impostare e successivamente coordinare le azioni tese a raggiungere uno scopo predetermina-to. Un esempio della differenza, in una guerra contro un'altra nazione, in cui l'obiettivo è vincere la guerra, è tra la strategia che punta a distruggere l'esercito per neutralizzare la sua capacità militare e le tattiche messe in opera dai combattenti per eseguire specifiche azioni in luoghi specifici”
Non si deve fare confusione: non si puo’ usare la tattica al posto della tecnica e la strategia al posto della tattica. Gran parte dei discorsi di fantamarzialismo sono di gente che confonde i piani e riflette su problemi tecnici dando risposte strategiche, pensa di combattere coi principi o non collega la strategia che ha in mente con i mezzi che studia.
Sul post di fabry che trovo chiaro e semplice: “La tattica si distingue dalla strategia, che è la descrizione di un piano d'azione di lungo termine usa-to per impostare e successivamente coordinare le azioni tese a raggiungere uno scopo predetermina-to. Un esempio della differenza, in una guerra contro un'altra nazione, in cui l'obiettivo è vincere la guerra, è tra la strategia che punta a distruggere l'esercito per neutralizzare la sua capacità militare e le tattiche messe in opera dai combattenti per eseguire specifiche azioni in luoghi specifici”
Non si deve fare confusione: non si puo’ usare la tattica al posto della tecnica e la strategia al posto della tattica. Gran parte dei discorsi di fantamarzialismo sono di gente che confonde i piani e riflette su problemi tecnici dando risposte strategiche, pensa di combattere coi principi o non collega la strategia che ha in mente con i mezzi che studia.